di Claudio Montini
Se pioveva d'estate, quand'ero un ragazzino (d'un certo peso, vabbè, ma mica son nato già vecchio..), ci si ritrovava nel cortile di chi aveva una tettoia o un porticato e ci si raccontava storie che si perdevano nella notte dei tempi, si rievocavano vecchi fantasmi e poveri diavoli travolti dalla loro stessa sfortuna, si riciclavano vecchie storielle divertenti calcando la mano sui particolari bizzarri e grotteschi, giusto per farsi quattro sane risate e dimenticare le menate del giorno e le grane che aspettavano la nuova alba. La televisione, quella poca che c'era in quei tempi di austerity e terrorismo, eravamo negli anni '70 del XX secolo, proprio come adesso d'estate andava in ferie anche lei e, per non abbassare la saracinesca, aveva dei giorni comandati in cui fare vedere qualcosa di varietà, di western e vecchi polizieschi. Stasera a queste latitudini da cui scrivo, piove da oltre un'ora e mezza; pur navigando tra mille canali, non si vede un alcunchè (famosa paroletta italiana con due zeta) di nulla perchè in onda c'è lo scarto della schiuma della segatura truciolata del nulla sotto vuoto spinto. D'altronde, cosa vogliamo pretendere dal passaggio che ci fa lasciare alle spalle il mese di luglio e ci mette sulla soglia di agosto, mese della vacanza per eccellenza sebbene di fatto chiuda l'estate in un cassetto come le vecchie cartoline una volta che cederà il passo a settembre. Agosto....e le rime si sprecherebbero con "non ti conosco": intanto in pochi si accorgeranno che l'anno in corso ha iniziato la sua discesa, molti preferiranno rimandare o rimuovere il pensiero che l'autunno e poi l'inverno sono dietro l'angolo, che la ruota ha fatto un'altro giro e ogni momento è buono perchè la pallina si fermi proprio sul nostro numero. Ma che diamine siamo in estate: scoppia il caldo, la vita, la voglia di pelle profumata e scoperta e baciata dal sole, di sale e di tuffi e di gelati; chi ha lavorato vuole svago e chi non lavora perchè nessuno lo vuole rosica perchè non può fare nient'altro che sopravvivere e sperare che in autunno si muova qualcosa. Intanto provate a sorridere con IL CANE PILOTA...: piuttosto che niente, è meglio piuttosto (antico proverbio sairanese)
(c) 2016 Foto di Orazio Nullo
(c) 2016 Videocomica di VideoKlaut66
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