poesie a metro libero
di Claudio Montini
Le poesie sono bei giochi di parole di scarsa utilità pratica, eccezion fatta per i testi delle canzoni, che tuttavia piace a molti sentirsi dedicare. Non credo che ci siano persone che abbiano disprezzato o accolto con freddezza un biglietto d'auguri scritto in rima e in bella calligrafia, così come sono certo che ogni genitore al mondo sia stato scosso da brividi d'orgoglio ascoltando la sua creatura recitare filastrocche, più o meno famose o auliche o altisonanti, imparate a forza e senza la minima spiegazione circa il senso, il ritmo, la musicalità delle parole e dei segni di interpunzione (utili, se non altro, a capire quando riprendere fiato).
C'è chi dice che non capisce la poesia, c'è chi dice che non la riconosce, c'è chi ne è stato traumatizzato dovendola imparare a memoria, tanto da detestarla fin dal suo comparire all'orizzonte; poi quegli stessi imparano senza difficoltà apparente ogni respiro, ogni pausa, ogni intonazione delle canzonette della radio diventando capaci di cantare sopra il disco confondendosi con esso; si commuovono davanti a un tramonto, a un cielo stellato, a un alba, a un bel sedere o a una bella faccia sorridente sciorinando i più altisonanti aggettivi pur di evitare un rifiuto.
Io, che sono un parolaio, che sono uno che vorrebbe campare delle sue parole scritte, che faccio? Compongo poesie, per divertimento e per esercizio, nella mia testa per poi correre a scriverle in fretta perchè altrimenti svaniscono e non ritornano: ma lo faccio di nascosto, per non dare l'idea d'essere un perdigiorno con la testa fra le nuvole, perchè è risaputo fin dai tempi antichi che le poesie non danno il pane. Ma a me piace giocare con le parole e finisce sempre che suonino talmente bene insieme da non avere il coraggio di buttarle o dimenticarle: così è nato questo ebook di cui, nel momento in cui sto scrivendo, esiste solo la copertina creata da Orazio Nullo ma che presto sbarcherà sulla rete virtuale con StreetLib. Si tratta di una quarantina di componimenti a metro libero, in italiano (il migliore di cui dispongo), che sono stati omaggi ad amici, manifestazioni di miei stati d'animo, preghiere laiche che in modo del tutto misterioso sono affiorate nell'anima e si sono sedute ad aspettare che io passassi, le raccogliessi e dessi loro corpo. Le emozioni che sapranno regalarvi saranno propio quelle GOCCE SPARSE NELLA POLVERE che impediranno a quest'ultima di soffocarvi.
(c) 2016 Testo di Claudio Montini
(c) 2016 Foto di Orazio Nullo
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