domenica 3 gennaio 2016

Esordio nevoso del nuovo anno


di Claudio Montini

A volte succede che si sbagli nel dare una data agli avvenimenti, alle cose della vita, alle persone: ma quelle poi ti correggono, te lo fanno notare e si finisce col riderci sopra pensando che sia un fatto normale, di quelli legati alla senilità che avanza, sopratutto se si è ancora vicini al confine di un tempo, di un atto, di un ciclo che ci siamo lasciati alle spalle.
Quanto vorrei che il 2015 fosse l'epilogo di una stagione della mia vita e il 2016 l'epifania di una tutta nuova, di un capitolo da scrivere bello e nuovo, cui andare incontro con l'incoscenza della gioventù ma anche con tutto il suo entusiasmo.
Un proverbio dei nonni diceva che sotto la neve c'è il grano, la cui farina non ci farà mancare il pane quando l'avremo mietuto e portato al mulino a macinare, selezionando la parte da seminare di nuovo.
E' una ruota che gira ma non lo fa mai a caso, nemmeno quando è il momento di andare, di sognare, di pensare.
E' la terra che si prepara, mentre si riposa, a una nuova generazione e a qualche impresa meravigliosa.
E' il primo dipinto di Orazio nel nuovo anno che porta il nome di quello vecchio perchè il domani è un giorno che non ti sei ancora lasciato alle spalle mentre l'oggi è già dietro di te, ma non te ne accorgi.

(c) 2016 Testo di Claudio Montini
(c) 2016 Immagine di Orazio Nullo " Country snowed on winter" 
 

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