Ci sono parti d'Italia cui basta essere evocate per nome; ci sono, d'altro canto zone che non dicono molto a chiunque ne senta parlare: eppure sono popolate da gente operosa e orgogliosa di viverci, che in giro per il mondo porta il proprio modo di vedere la vita e di adattarsi agli accidenti dell'esistenza.
In Lomellina pare essere diffusa la teoria per cui la vita sia piatta e monotona come le nostre campagne, che non abbiamo attrattive e che il destino di queste lande sia segnato dalla subalternità alle grandi città: storiedilomellina.altervista.org ed io non la pensiamo affatto così e, ciascuno a modo suo, ve lo dimostriamo!
La colonna sonora del video è una versione acustica e sinfonica, cioè con arrangiamento non elettronico, di ENJOY THE SILENCE già dei DEPECHE MODE, eseguita da non si sa chi perchè i produttori del video non hanno riportato gli estremi degli esecutori nei titoli di coda, limitandosi a segnalare gli autori delle immagini con cui hanno realizzato lo slide show.
Il componimento, che leggerete sotto, è il primo capitolo dell'antologia di racconti di Claudio Montini BRICIOLE DI SOGNI NELLO SGUARDO (2013) ed. Youcanprint in selfpublishing.
RADIO
PATELA
E’
ancora il mezzo più potente
per
l’informazione impertinente:
con
voci e ricami di pettegolezzi vari.
Lo
cantava De Andrè tanto tempo fa
ascoltandola
fuori dalla sua città:
“ Come
dall’arco la freccia scocca
la
notizia vola di bocca in bocca “.
Cambia
la gent, pasan i stagion
quand
ghè i suk ghè nò i amlon
se
la sunada l’è sempar quela
t’è
anca ti vun ad Radio Pêtêla!
Non
ci sono antenne né trasmettitori,
neppure
microfoni e registratori:
sono
le lingue sciolte i soli redattori
che
attraggono curiosi ascoltatori.
Giudizi
inappellabili e taglienti,
rivelazioni
pruriginose e scottanti,
corna
vissute e parentele ingombranti:
Tutti
sono protagonisti e sono importanti.
Prima
gh’era i pruverbi in t’la stala
a
fat cacià giù ogni bala
adess
ghe la television c’l’at ciula:
cunsulumas
tuti cun Radio Pêtêla.
Dal
Brallo fino a Palestro e Certosa
cambia
cadenza ma non riposa;
dalle
vigne di San Damiano spumeggianti
alle
risaie di Sartirana e Mede gracidanti,
torna
pure al tuo campanile solo per i Santi:
trovi
sempre qualcuno, in agguato o in attesa,
pronto
ad aggiornarti con la lingua accesa
integrando
a fantasia ogni passo e ogni spesa.
Disan
che tut al mond l’è paes:
african
rumeni albanes e cines,
sensa
dì gnent e cun cautela,
i
han tirà su anca lur Radio Pêtêla.
Forse
a Pavia, Vigevano e Voghera,
piene
di pendolari e gente straniera,
non
riesce più a farsi ascoltare
come
un saggio che non sa più insegnare.
Saranno
più evoluti quelli di città
ma
sciamano da noi in cerca di tranquillità,
alimentando
il chiacchiericcio spietato,
tipico
dei nostri paesi di cui v’ho cantato.
Cambia
la gent, pasan i stagion:
quand
ghè i suk ghè nò i amlon.
Se
at manca mai, in buca, la parola,
t’è
anca ti vun ad Radio Pêtêla!
Post scriptum.......
......... traduzione dei
ritornelli per tutti gli extrapavesi
Cambian
le persone, passan le stagioni:
quando
è tempo delle zucche non ci sono più i meloni.
Se
la morale della Storia è sempre quella
anche
tu sei uno di Radio Pettegola
Prima
c’erano i proverbi raccontati nella stalla
a
farti credere ad cosa, ad ogni balla.
Adesso
c’è la televisione che t’imbambola:
consoliamoci
tutti con Radio Pettegola
Si
dice in giro che tutto il mondo sia paese:
africani
rumeni cinesi e qualche albanese,
senza
dir nulla e con grande cautela
hanno
messo in onda la loro Radio Pettegola
Cambian
le persone, passan le stagioni:
quando
è tempo delle zucche non ci sono più i meloni.
Se,
in bocca, non ti manca mai la parola,
anche
tu sei uno di Radio Pettegola
(c) 2015 video di Storie di Lomellina / youtube " Lomellina: tra acqua, natura e storie..."
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