Marie Montard Rue des livres - 2012 |
L'importanza delle prime tre righe...
di Claudio Montini
Un libro non parla, non oppone resistenza, non sporca e non disturba; vive solo se viene sfogliato e letto, magari distrattamente, anche per poche righe e poi abbandonato là da dove lo si è tolto; intanto, così ha già sprigionato una scintilla della sua magia: ti ha costretto a incontrarlo, a presentarti perchè lui si è presentato per primo col titolo, la copertina, il nome dell'autore e, ammettilo, questo approccio, a un qualsiasi estraneo o sconosciuto o straniero non l'avresti mai permesso.
Un libro è un prodotto artigianale che può essere industrializzato solo in fase di commercializzazione e produzione fisica: per quanto si possano impegnare gli strateghi delle vendite e delle analisi di mercato, i correttori di bozze (che con sussiego si fanno chiamare editor o con malcelato fastidio redattori ma che, a mio parere, rimangono degli artisti mancati), i suggeritori di temi da innestare sul prodotto dell'ingegno altrui ma senza la benchè minima idea operativa al riguardo, l'editoria non può prescindere dell'estro e dal talento o dal lampo di genio proprio di colui che scrive la storia, sceglie le parole e monta i dialoghi, vede i personaggi come se fossero persone vere e mette in sequenza gli eventi e le situazioni che da essi scaturiranno.
Infatti, costui, detto per comodità di linguaggio "scrittore", ha già in testa tutta la storia; deve soltanto trovare parole e tempi adatti a renderli appetibili all'altro elemento, o attore, irrinunciabile per la vita di un libro: il lettore che faccia lo faccia suo acquistandolo e leggendolo, ripagando editore e libraio degli sforzi che hanno compiuto affinchè questo circolo virtuoso si chiudesse ma, al tempo stesso, anche colui che è origine e artefice della fortuna di tutto il sistema culturale legato ai libri, ovvero il narratore o il poeta o il saggista o il pensatore o qualsiasi altro produttore di idee in forma scritta.
In un mondo ideale, in un universo parallelo e immaginario, caotico eppure guidato dalla logica del buonsenso, uno scrittore è un lettore appassionato e attento che assimila messaggi, li elabora lasciandoli liberi di vivere e muoversi nella sua mente, quindi produce da quelli altri pensieri che, per non farli svanire come i sogni all'alba, trascrive perchè il suo prossimo sia partecipe delle emozioni che ha vissuto grazie alla lettura.
L'editore è colui che, leggendo senza pregiudizi quel che gli viene proposto, vaglia e saggia e pondera non come il cercatore d'oro nel fiume o in una miniera, bensì come il cercatore d'acqua nel deserto che sente oltre i cinque sensi dove sarà l'oasi che rifocilla e ristora, oppure dove scavare il pozzo che darà vita alla pianura riarsa.Il libraio è l'elemento indispensabile affinchè gli altri due entrino in contatto, si combinino e offrano al mercato dei potenziali fruitori un prodotto che non offenda la loro intelligenza ma la stimoli, la corrobori, e l'affascini con eleganza, garbo e buongusto: in altre parole, educhi lo spirito a riconoscere il valore e la qualità e la bellezza a scapito delle mode transitorie, delle vacue trasgressioni che vengono spacciate per medicamento polivalente ai mali del mondo. Qualcuno, più illustre e più illuminato di me, prima di rendere l'anima al Creatore, ha detto o fatto sapere al suo aguzzino e carnefice che poteva serrare carni in catene e mettere bavagli alle bocche, ma non avrebbe potuto fare altrettanto con i pensieri, con le idee, con i sogni; essi volano, nuotano vivono e camminano in un universo contiguo, connaturato e connesso al nostro: si nascondono talvolta tra pagine e tra le righe che esse contengono e, per questo motivo, sono inafferrabili eppure intellegibili da chiunque abbia la curiosità e la pazienza di far parlare la propria anima con la lettura dei libri. Questi, dunque, non parlano mai a vuoto, non oppongono resistenza e si lasciano ammantare di polvere: però sono pronti a sbocciare vivi come fiori a primavera e a trasmettere energia vitale sin dalle prime tre righe che passano la soglia degli occhi
(c) 2016 Testo di Claudio Montini
(c) 2012 Immagine di Marie Montard "Rue des livres" da Google Images
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