mercoledì 10 agosto 2016

Avrei un desiderio da chiedere a San Lorenzo...

San Lorenzo, mandaci una buona stella...

di Claudio Montini

Siamo in attesa delle Perseidi, del loro transito nel cielo che sovrasta lo stivale italico e che righerà il buio della notte accendendo mille desideri nei cuori ansiosi degli osservatori. Lo sciame meteorico che incrocerà l'orbita terrestre intorno al sole è altrimenti conosciuto come lacrime di San Lorenzo poichè il picco del fenomeno celeste si verifica tra il 10 e il 12 di agosto: la tradizione popolare, poi, vuole che la vista di una stella cadente sia foriera della concretizzazione del desiderio celato nel cuore di chi la guarda.
Qualcuno, in rete, l'ha già buttata in politica affermando che se stanotte cadesse il governo, in Italia, non avremmo nemmeno il disturbo di immaginare un desiderio...Nichilismo pret-a-porter, di bassa lega se la Lega non fosse già bassa di suo e con tutto il centrodestra e i cespugli della Quercia (ovvero la fronda interna al PD italiano) non fosse nella confusione e nella cecità e nella miopia politica più totale.
Purtroppo agli Italiani, o meglio, ai piemontesi, ai valdostani, ai liguri, ai veneti, ai friulani e ai giuliani, ai trentini, agli altoatesini (o sud tirolesi), agli emiliani e ai romagnoli, ai toscani, ai marchigiani, agli umbri, ai pugliesi, ai lucani, ai laziali e ai romanisti con ciociari e tusci, ai campani, ai calabresi, ai siciliani importa poco assai del disastro che la classe dirigente scaltra ma inadatta e presuntuosa ma tronfia coi deboli e ruffiana coi potenti, che loro pensano di punire non andando a votare, si appresta a mandare in onda dopo essersi assicurata per bene il proprio fondoschiena e aver assestato un'altra poderosa manata alle esangui tasche delle pecore sciocche di cui sono i pastori distratti.
La Corte Costituzionale, lunedì 8 agosto, ha dichiarato ammissibile il referendum confermativo delle norme contenute nel disegno di legge costituzionale, elaborato dal ministro Maria Elena Boschi, che incide sulla seconda parte della Costituzione della Repubblica Italiana attualmente vigente dal 1948 e che ha già subito altre modifiche ed abolizione di commi o di norme transitorie in esse contenute; nel disegno di legge Boschi, approvato nel mese di aprile in via definitiva dal parlamento ma che entrerà nel vigore dei suoi effetti dopo il referendum confermativo (di fatto nel corso del 2017), viene modificata la composizione del Senato della repubblica e termina la sua esistenza come assemblea composta da eletti scelti dai cittadini: sarà composto da sindaci e presidenti di regione e perderà la facoltà legislativa ordinaria, mantenendo quella costituzionale.
La Camera dei Deputati rimane elettiva tal quale con tutte le sue prerogative e avoca a sè anche competenze che ora sono delle Regioni che, per necessità e interesse nazionale, possono essere scavalcate dal Parlamento nella legiferazione: alla faccia del federalismo! Si cancella la figura della Provincia dalla carta costituzionale, così si potrà anche abolire la ridicola Area Vasta il cui presidente sarà votato alla fine di questo mese dai sindaci dei comuni dell'ormai ex provincia; si abolisce il Cnel, perchè non si deve disturbare il manovratore in tema di economia e lavoro: è bravo a sbagliare da solo. L'immunità parlamentare rimane salda e appannaggio di entrambe le Camere; si abbassa il quorum per i referendum ordinari e si potranno anche fare quelli propositivi ma solo a una certa età, i cittadini votando i consiglieri regionali dovranno anche dire se possono fare i senatori o no; fine del bicameralismo perfetto perchè la fiducia al governo la vota solo la Camera dei Deputati. 
Io, per non saper nè leggere nè scrivere, chiederei a San Lorenzo non di mandarci le Perseidi ma di farci la grazia di aprire gli occhi e le orecchie, di non nascondere la testa sotto la sabbia e restare proni col posteriore per aria: lo Stato si ritira e ci lascia laceri e contusi sul campo di battaglia, i dirigenti si ritirano nella loro torre d'avorio che hanno provveduto a rinforzare e a rimpinguare.
Abbiamo una sola speranza ed è riposta in una matita, da usare in una cabina elettorale, sopra un pezzo di carta colorato e timbrato: come diceva la buonanima di Indro Montanelli, turiamoci il naso e andiamo a votare!

(c) 2016 Testo Claudio Montini
(c) 2014 Foto da Google Images database condiviso da facebook

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