di Claudio Montini
Allora grazie a Rita Mosca (per le riprese e l'invio in rete; spero che arrivino presto anchei miei video: che ce voi fà?Sò vanitoso...), a Tina e Gianfranco Magenta per la squisita ospitalità, a Mino Stramezzi, a Emilia Mangiarotti, Davide Agapito, Davide G. Zardo, Daniele Santi la cui maestria con la matita mi ha ricordato quanto sia io un cane a disegnare ed è meglio che scriva (faccio meno danni), Erminia Silvia Gardella per comodità di linguaggio da tutti conosciuta come Emi che mi ha affascinato con la grazia del suo Tulilem e delle sensazioni che ha raccontato riguardo alla stesura del suo romanzo fantasy (Tulilem e il signore del tempo ed. Loquendo: correte ad accaparrarvelo!). Ho conosciuto un sacco di bella gente, in un bel posto e in una bella casa, mangiando un risotto fuori orario ma strepitoso e grazie alla grande carica umana e simpatica di tutti i partecipanti, dai più grandi ai più piccini, ho ritrovato una buona dose di otttimismo e fiducia in me stesso. Un grazie particolare va a Pierantonio Ghiglione perchè dicendomi di andare e raccontare, per una strana alchimia che ci lega anche a distanza, ha saputo far scattare in me la molla per uscire dal mio eremo. (la foto del mio faccione è di Rita Mosca ed è la più bella che mi abbiano mai fatto! Ma è anche la cartolina della bella serata che ho vissuto.)
(c) 2016 testo di Claudio Montini
(c) 2016 foto di Rita Mosca dal suo profilofacebook
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