Prosegue il progetto SINAPSI e si arricchisce di questa favola in rima che fotografa una serata, un ricevimento d'altri tempi, oggi si direbbe un party, con una curiosa e affatto scontata sorpresa finale la cui morale, come tutte le favole che si rispettino, si cela voluttuosamente tra le righe. A buon intenditor...poche parole! Io le trascrivo per vostra comodità, ma vi consiglio di guardare attentamente il dipinto di Augusta Belloni e fissarlo nella mente: otterrete molto di più dai nostri versi, avranno un valore aggiunto che ora non vi svelo.
Claudio Montini
IL BALLO IN MASCHERAI capelli bianchi
come schiuma delle onde
le sbattevan sulla fronte
Le labbra chiuse
come un bocciolo di rosa
contrastavano col viso
che sembrava imbalsamato
perchè troppo incipriato
Due cascate azzurre
come goccie trasparenti
si mischiavano alle piume
della stola grigio perla
dal riflesso un po' cangiante
con quell'aria di disprezzo
e lo sguardo suo arrogante.
Più che una donna,
una bambola di gomma
modellata da un chirurgo,
dall'aspetto molto furbo,
abbronzato e affascinante,
era stato anche suo amante.
Ora sbarra gli occhi
perchè ha visto un'arlecchino
con il volto di un bambino:
ha deciso di sedurlo.
Muove i primi passi ancheggiando
Si sta quasi innamorando
quando...una donna si avvicina
le sussurra in un'orecchio:
"Lascia stare: Arlecchino è fidanzato
e si sta per sposare la regina delle nevi.
Lei è molto corteggiata come vedi...
Poco fa, l'ho notata
quando sono andata in bagno
e l'ho vista nello specchio
che faceva pipì in piedi".
"Mi concede questo ballo?"
Con un battito di ciglia
fa capire al cardinale
che anche lei vuole danzare.
Come una farfalla vola
con il tulle che svolazza
suscitando molta invidia:
lui le regala una carezza.
Mentre il cardinale parla
riconosce la sua voce...
quella del giovane prete
che faceva catechismo
all'oratorio del paese
Ma che scherzi fa la vita...
"Tutto il mondo è paese",
"I migliori vanno prima",
"Meglio l'uovo o la gallina",
"E...se non c'è più religione,
Cogli al volo l'occasione!"
(c) 2016 testi di Augusta Belloni e Claudio Montini
(c) 2016 immagine e grafica di Augusta Belloni
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