
Il
 Jazz, con la sua inconfondibile timbrica, ci riporta in riva al 
Mississippi, a New Orleans e nelle piantagioni di cotone, dove donne e 
uomini d'Africa, deportati e schiavizzati levano al cielo i loro canti, 
nella consapevole illusione di lenire le disumane fatiche del lavoro. 
C'è una storia che si intreccia con i brani che ascolteremo domani sera,
 e la biblioteca la vuole raccontare suo pubblico, con il linguaggio e 
lo spirito della musica Jazz.
Marco Feccia, presidente della biblioteca
Marco Feccia, presidente della biblioteca
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