giovedì 20 ottobre 2022

Notturno: seconda stagione. Puntata n.2

 

ATTO DI FEDE


 Cinque minuti dopo l'ultimo secondo, ci stupiremo di essere ancora vivi e congederemo col sorriso stampato sul viso, come l'effigie di ceramica che va a sbiadire in un cimitero o in un cassetto dimenticato da tutti.
Salvati o perduti, liberi o prigionieri, assolti o condannati, premiati o puniti: cosa mai potrà importarcene se saremo atomi frenetici pronti ad essere rimescolati, ricombinati e ricostituiti in altre forme di energia e di vita.
Nulla si crea, nulla si distrugge, tutto si trasforma... Per chi ci crede ancora!

©2022 Testo di Claudio Montini   ©2014 Immagine di Augusta Belloni

domenica 16 ottobre 2022

Letti & Piaciuti: LA CURIOSA STORIA DEL TEO MORINI di Pier Emilio Castoldi - Le Mille e Una Pagina Editore (2021)

 Pier Emilio Castoldi

LA CURIOSA STORIA DEL TEO MORINI

Le Mille e Una Pagina Editore  (2021)
 

Una bella storia d'amore, morte e libertà

di Claudio Montini

Un capolavoro è tale, specialmente in letteratura, se al termine della lettura si è disposti a rileggerlo da capo e per intero, come se fosse la prima volta che si vada oltre la copertina. 
LA CURIOSA STORIA DEL TEO MORINI (Le Mille e Una Pagina Editore, 2021), composta e diretta da Pier Emilio Castoldi con rara maestria, eleganza e ciglio asciutto, è un capolavoro per un elevato numero di ragioni e tutte squisitamente letterarie: per la trama; per gli scenari tanto immaginari e così altrettanto veri; per la lingua curatissima eppure di facile ascolto; per il ritmo e il tono e lo stile della narrazione capace di essere lirica e didascalica, senza indulgere troppo nell'una o nell'altra cosa e senza perdere fascino e magia; per il profilo netto e intellegibile dei personaggi maggiori e minori che compongono il coro di questa tragedia greca e che, come quello, declamano la morale universale sottesa in tutta la storia e rivelata, solo alla fine, dall'unico personaggio davvero degno di essere definito essere umano perchè capace di amare oltre ogni apparenza, oltre ogni pregiudizio, oltre ogni ombra. 
Se ve la vendono come la storia di un pazzo che sogna di riavvolgere il tempo, convinto di trovare il punto in cui le cose hanno cominciato ad andare male, quasi sicuro di ripararle e farle andare per il verso giusto, non credeteci: Teo Morini è un sognatore ma non è un pazzo, è un'anima pura e fragile ma lucida e capace di amare il suo prossimo al punto tale da aborrire l'idea farlo soffrire in qualunque modo, uno spirito generoso e giusto e libero che la vita ha tormentato fin troppo. 
Castoldi, con LA CURIOSA STORIA DEL TEO MORINI, offre al lettore una bella storia d'amore, morte e libertà in pieno stile neorealista ma nel senso primigenio del termine, ovvero di stile opposto a quello finto e sofisticato dell'era dei telefoni bianchi, della retorica di partito e di massa dello storicismo e del narcisismo calato nella letteratura d'evasione come una cappa soffocante ogni entusiasmo per la lettura e la fantasia. 
Gli anni in cui si svolge la storia sono proprio quelli in cui nasce e si sviluppa quella corrente cinematografica e letteraria, c'è un fiume e un piccolo paese di pianura come ce ne sono tanti: ma, appunto, recuperando lo spirito degli esordi del neorealismo e saldandolo con il gusto per la musicalità intrinseca della frase scritta e detta, compiendo cioè la stessa operazione che il progressive rock ha tentato sul finire degli anni Sessanta del XX secolo, l'autore lomellino di nascita riesce a confezionare un periodare ritmico e sinfonico e armonico, mai greve e mai banale e mai noioso, capace di riconciliare con la bella letteratura italiana anche il più svogliato e recalcitrante dei lettori entusiasmando ed emozionando, allo stesso tempo, quelli più avvezzi a volare via dalle brutture della realtà quotidiana tuffandosi tra le righe di un libro. 
LA CURIOSA STORIA DEL TEO MORINI (Le Mille e Una Pagina Editore, 2021) non si può riassumere, sarebbe un delitto che non si merita: è una storia di una fluidità, una scorrevolezza, una piacevole lievità (simile alla più magistrale delle sfogliatelle o del più fragrante millesimato con bollicine) che non si può fare altro leggerla liberando la mente da qualsiasi pregiudizio, liberando il cuore da ogni stereotipo, lasciandosi cullare dalla successione dei quadri narrativi esattamente come si fa con una sinfonia: la magia della letteratura accadrà da sé e sentirete echi di Pavese, Bacchelli, Fenoglio, Piero Chiara, Guareschi, Zavattini fino ad arrivare ad Andrea Vitali, passando persino per Pasolini cui sarebbe piaciuto, forse, il soggetto per un film ma avrebbe anche applaudito il risultato raggiunto da Pier Emilio Castoldi, ovvero quello di avere reso attuale e aggiornato lo stile e i temi cari alla tragedia greca, al romanticismo di fine Ottocento, alle tensioni di tutto il Novecento in cerca di una nuova modalità di comunicazione riguardo alle due anime contrapposte nello spirito del genere umano. 
Non c'è nostalgia per il passato, non c'è giudizio, non c'è il messaggio rivoluzionario a tutti i costi: c'è l'umanità coi suoi pregi e i suoi difetti, tutti rappresentati; c'è il sogno per chi vuole sognare; ci sono lacrime di commozione per la tenerezza e il garbo e il pudore con cui si racconta l'amore, così come si racconta il dispiacere per non avere capito in tempo; c'è la consapevolezza che comunque la vita va avanti, come la strada oltre il ponte oppure oltre una curva o un punto in cui è accaduto qualcosa che ci ha fatto male: bisogna non avere paura di passare oltre e correre incontro al futuro.

©2022 testo e foto di Claudio Montini 





  

venerdì 16 settembre 2022

Mi è scappata una poesia dalle dita : L'avvocato delle cause perse

 

L'avvocato delle cause perse

di Claudio Montini

Da tempo non pensavo più a te.
Guardavo al passato e non c'eri:
eppure tra tutte le cose capitate,
vittorie o sconfitte e mille mestieri,
eri l'unica a far degna d'esser vissuta
l'intera teoria d'albe e tramonti e nottate
affastellate alla rinfusa o a ragion veduta
sulle mie spalle sferzate e sgraziate.

Domani è un altro giorno, avanti Savoia!
Fai ciò che puoi senza aspettare alcuna gioia.
Dai ciò che hai senza aspettare ricompensa:
per i servi, solo briciole cadute dalla mensa.

Amare il prossimo più di me stesso,
questo il reato che mi sono contestato.
Non ho più scampo né via di fuga adesso,
fuorché il mondo fittizio che ho inventato.
Ho rubato fiumi di parole a secchiate
mescolandole a desideri e sogni bislacchi:
le ho condite, farcite, distese e tagliate,
le ho cucite con spago e carta da pacchi

Domani è un altro giorno, avanti Savoia!
Fai ciò che puoi senza aspettare alcuna gioia.
Dai ciò che hai senza aspettare ricompensa:
per i servi, solo briciole cadute dalla mensa.

Mi rimetto, contrito, alla clemenza della corte,
sebbene reputi linda e innocente la coscienza:
ho fretta, si badi, non ansia di sapere la mia sorte,
sebbene il destino non difetti affatto di pazienza.
Intanto sogno, sì, sogno sempre in grande:
Il futuro, breve o lungo, è un foglio bianco
sul quale una storia o una poesia si stende
per rifocillare e nutrire anche l'occhio stanco.

Domani è un altro giorno, avanti Savoia!
Fai ciò che puoi senza aspettare alcuna gioia.
Dai ciò che hai senza aspettare ricompensa:
per i servi, solo briciole cadute dalla mensa. 

©2022 Testo di Claudio Montini - inedito - diritti riservati all'autore
©2021 Immagine di Orazio Nullo "The key" - Collezione Atelier Des Pixels


giovedì 8 settembre 2022

Notturno, seconda stagione: puntata 1 (la prima stagione è consultabile su www.gemelli66.blogspot.com)

Antifona d'ingresso

L'amore è come l'acqua: prima o poi trova la sua strada, scavando goccia a goccia ogni roccia e stravolgendo tutto ciò che incontra sul suo cammino. 
Anche la vita degli esseri umani: soprattutto quella.
Sebbene tra di loro, vi sia ancora una considerevole minoranza che non ne ammetta oppure, del tutto, ne ignori l'esistenza.

Inizia la seconda stagione del Notturno: mettevi comodi e ne leggerete una per colore...

©2022 Testo di Claudio Montini     © 2014 Immagine di Augusta Belloni 
(La prima stagione è consultabile su www.gemelli66.blogspot.com)

martedì 6 settembre 2022

C'è del nuovo nella bottega del parolaio...

 

Claudio Montini

ILLUSIONI A STELLE E STRISCE

ebook  disponibile su www.kobo.com

2022



C'è un filo rosso che lega queste tre storie: sono ambientate, almeno in linea di principio, negli Stati Uniti d'America perchè essi rappresentano, per la mia generazione nata nella seconda parte del secolo breve, cioè il XX, il mito della terra dove tutto è possibile sebbene, effimero e finto e ingenuo fin che si vuole, esso non sia nato lì ma appartenga al repertorio culturale europeo almeno dai tempi di Omero. Dunque, sotto qualunque meridiano o parallelo vivano e si agitino, i sogni e le paure come le ambizioni e le angosce oppure i sentimenti degli esseri umani sono i medesimi, simili in tutto e per tutto a quelli di chi è già andato e a quelli di chi deve ancora arrivare in questa valle di lacrime. Nel primo “capitolo” troverete una storia di amicizia tra uomini provati dalla vita e temprati dalla sorte; nel secondo “capitolo” andrete ai confini della realtà, come accadeva con quella serie di film per la tv prodotta da CBS tra gli anni '50 e '60 del XX secolo; nel terzo e ultimo “capitolo”, scoprirete che ci sono molte più cose tra cielo e terra di quante ogni filosofia possa spiegarne e quanto la saggezza antica non sia affatto desueta.

Dettagli e-book
Data di uscita: 8 agosto 2022
ISBN: 1230005705634
Lingua: Italiano
Opzioni di download: EPUB 2 (Adobe DRM)
©2022 testo di Claudio Montini
©2022 immagine di Orazio Nullo
(Immagine in copertina "Eagle on the moon" di Orazio Nullo - 2019)

Accadrà a Lomello (PV), il 10 settembre 2022. Una proposta per un viaggio nel passato

  

BENVENUTA TEODOLINDA

di Claudio Montini

Bentornata in questo cuneo di terra, incomprensibile come il tassello che si fa all’anguria per capire se sia buona o ti abbiano rifilato una “saponetta” insipida: alla fine lo capisci solo al primo boccone della prima fetta.
E’ una terra strana, che tutti bramano ma nessuno ama; dove la Storia passa ed è passata ogni giorno, ma non si è mai fermata; è una terra senza memoria e senza cuore perché l’unico valore che non scade è aver pance e borse piene, il resto del mondo vada pure in malora.
Voi, regina Teodolinda, lo sapete bene, l’avevate già capito quando avete seppellito i vostri mariti; voi, costretta a scappare persino dalla capitale del regno, avete accettato un altro guerriero nel letto matrimoniale ancora tiepido affinché quel popolo, che era diventato il vostro amato popolo, non avesse a patire lutti e pene d’una guerra di successione: soltanto a Lomello non hanno mai smesso di ricordare le nozze col duca di Torino, momento unico in cui la Storia si è fermata a riposarsi in riva all’Agogna per ricominciare.
Bentornata in questa terra illusa e avvelenata dal commercio e dal progresso, dove non si semina più grano ma cemento armato, dove si strappano ghiaia e sabbie dal suo ventre per riempirlo di rifiuti e fanghi industriali, dove nessuno si vuole sporcare né le vesti né le mani: ci piace far fortuna senza muovere un dito, magari accodandoci ai furbi e ai vincenti, sicuramente invidiandoli a morte.
Pavia sapeva, faceva, ascoltava e curava: Pavia ha smesso anche di ricordare perché il passato è solo vecchio ciarpame da buttare.
I vecchi, inascoltati, si vendicano pretendendo silenzio anche da chi ha ancora tutta la vita da campare.
Benvenuta, Teodolinda signora di Pavia e di Longobardia.

© 2011 Testo di Claudio Montini
©2022 Immagine dal web/ Pro Loco Lomello Facebook profile


sabato 19 marzo 2022

Contro la guerra, ovunque essa sia


 Hang on it there! di Orazio Nullo (2022) è dedicato a tutti i caduti, militari e civili, adulti e infanti, periti nella più stupida e priva di scrupoli e agghiacciante guerra del terzo millennio.
Non abbiamo altro da aggiungere, se non preghiere silenziose. 
Claudio Montini & Orazio Nullo 

© 2022 Claudio Montini e Orazio Nullo diritti riservati 

giovedì 3 marzo 2022

Un libro per la Giornata Internazionale della Donna: con Officina delle Buone Idee di Cigognola e le autrici

  

Una piccola preziosa bussola per il viaggio verso l'armonia

di Claudio Montini

Un antico adagio latino ammoniva che le parole volano, le cose scritte restano e quelle esemplari trascinano, smuovono, spingono all'azione.
Quale migliore definizione, per indicare un libro e i suoi contenuti? Affinché non rimanga un coacervo di lettere morte, esso va mostrato al mondo, va fatto conoscere e, non da ultimo, va letto e interpretato alla luce della propria esperienza personale.
L'Associazione Culturale "L'Officina delle Buone Idee" di Cigognola (PV) ha raccolto la sfida al torpore delle coscienze globalizzate scegliendo di celebrare la Giornata Internazionale della Donna in un giorno di festa, domenica 6 marzo 2022, con un evento presso la sala espositiva della frazione Valle Cima nel comune di Cigognola: infatti, lì alle ore 17, verrà presentato il volume edito da Guardamagna editori in Varzi La bellezza attraverso la felicità scritto, composto e diretto da Anna Maria Veronesi, medico specialista di medicina estetica, e Raffaella Costa, giornalista e scrittrice.
Un libro non mangia, non beve, non fa rumori molesti eppure è sufficiente andare oltre la copertina e scorrere la prima riga del testo per venire trasportati in un universo parallelo, liberi dai vincoli della quotidianità e del pensiero a cervelli unificati: infatti stimola fortemente la razionalità, il pensiero, la sensibilità verso ciò che ci circonda, la voglia di conoscere cause e ragioni, la voglia di essere felici e di eliminare tutto ciò che ci impedisce di esserlo.
Per questo bisogna andare a Cigognola, domenica 6 marzo: non solo per farsi un giretto tra belle colline già famose per ottimi nettari di Bacco, abili cantinieri e valenti ristoratori.
Le donne, come Anna Maria e Raffaella, lo sanno da sempre e non se lo dimenticano mai, come spesso accade ai signori uomini, che siamo venuti al mondo per essere felici e che, per ogni istante speso su questa terra, abbiamo un disperato bisogno di esserlo per la nostra salute fisica (intesa nel senso greco antico del termine, cioè coniugando natura e psiche), per chi ci vive accanto o condivide la tavola e il tetto, per la nostra autostima.
Ma non solo per questo, sarebbe una buona idea essere a Cigognola, o meglio a Valle Cima di Cigognola, a celebrare con due giorni di anticipo sulla data canonica la Giornata Internazionale della Donna, all'ora del tè, a incontrare due splendide donne che parlano di un libro che può migliorare la vita o, almeno, renderla più accettabile percorrendo piani tematici differenti ma più intrecciati e correlati di quanto normalmente si pensi.
L'estetica e la psicologia, il racconto di vita vissuta e gli strumenti della medicina, la forza interiore, la volontà, la fierezza di chi ha raggiunto il culmine della collina e guarda il baratro da cui è scampato, la narrazione di tutto ciò con le parole della lingua più bella e ricca del mondo come solo la sensibilità e la grazia e l'arguzia muliebri sanno mettere in fila, riga dopo riga, per suggerire il rispetto, il nutrimento, la cura della propria bellezza interiore ed esteriore la quale è la matrice e sorgente della felicità.
Ecco cosa troverete nel libro di Anna Maria Veronesi e Raffaella Costa, se non potrete partecipare alla presentazione di Cigognola (domenica 6 Marzo 2022 alle ore 17 presso la Sala Esposizioni di Valle Cima): la felicità esiste e non è una semplice gioia effimera ma è un percorso, interiore ed esteriore, da compiere con l'aiuto anche dei medici e della narrazione dell'esperienza altrui perchè, lo ripeto volentieri, la felicità esiste e, per di più, è tanto il carburante quanto l'energia per affrontare le prove dolorose della vita. La bellezza attraverso la felicità, pubblicato per i tipi di Guardamagna Editori in Varzi (2021), è un invito a conoscersi, ad amarsi e farsi del bene, anche ricorrendo alla scienza ma senza trascurare una accurata indagine del proprio mondo interiore, cosa che nessun radiologo o chirurgo o patologo generale potrà mai fare; è un invito ad accettare la nostra natura umana che, tutto sommato, è l'universo più inesplorato e, come canta Luciano Ligabue, le donne lo sanno da sempre.
Facendolo vostro, sfogliandolo, compulsandolo, leggendolo avrete finalmente per le mani una piccola preziosa bussola nel viaggio verso l'armonia tra ciò che si è e quel che si vorrebbe essere: probabilmente la felicità è proprio lì che vi sta aspettando.

©2022 testo di Claudio Montini - immagine da Google Images Database

domenica 27 febbraio 2022

Parole colorate e colori che parlano: a Pavia si può!

C'è vita nell'universo? 

di Claudio Montini

La risposta è affermativa anche quando si tratti soltanto dell'universo culturale di una città affatto grande, come estensione e popolazione, ma con una storia bimillenaria e una solida ultracentenaria tradizione universitaria.
Dunque, anche a Pavia, da troppi considerata periferia dell'impero succube della rutilante Milano, c'è vita e colore e luce e calore.
Tra pochissimi giorni si esaurisce l'opportunità per scrittori e poeti di aderire alla Decima edizione de "Il mio verso libero", domenica 20 marzo 2022 dalle ore 16 alle ore 18, presso l'Urban Center di Palazzo del Broletto, in piazza della Vittoria nella ex capitale del regno longobardo. Premesso che la partecipazione è gratuita, va detto che le iscrizioni si chiudono con la fine del mese di febbraio e i posti sono una decina per poeti e/o scrittori che desiderino leggere o fare leggere dai soci dell'associazione culturale "Arte 17", organizzatrice dell'evento, una delle proprie composizioni: quindi siamo agli sgoccioli col tempo... Per completezza di informazione, va anche sottolineato che l'evento celebra in anticipo la giornata mondiale della poesia (21 marzo), ma è inserito in una mostra che apre i battenti il giorno 11 marzo 2022, è aperta sino al 24 marzo 2022  ed è intitolata I POETI DEL COLORE  dedicata a illustratori, pittori e grafici.
Maggiori informazioni si possono richiedere a arte17.pavia@gmail.com .
Tuttavia, l'associazione culturale Arte 17 offre ai narratori e ai poeti l'opportunità di consegnarle, in conto vendita, copie delle proprie opere per eventuali richieste da parte dei visitatori della mostra che, dall'11 al 24 marzo, sarà aperta quotidianamente: in pratica un servizio di esposizione e marketing senza precedenti per opere letterarie, al costo dei soli diritti di segreteria (tra l'altro, per quindici giorni, estremamente contenuti) e senza nulla dovere all'associazione stessa. 
Ma dove la trovate una piccola "bookmesse", in una location storica, unica (il cuore del centro storico di Pavia) e circondata dalla bellezza dell'arte vissuta con passione?
A Pavia, signore e signori, a Pavia.... C'è vita nell'universo!!

©2022 Testo di Claudio Montini

©2016 Immagine di Orazio Nullo "From bridge to bridge" 

sabato 26 febbraio 2022

Utopia o premonizione? da "L'EREDITA' DI ZOSYMER" (2021) di Claudio Montini - Serie "Le scintille" volume 3

 

Il diario del combattente

estratto da "L'eredità di Zosymer" (2021) 
Le scintille: tracce per sogni elettrici - volume 3

 di Claudio Montini

Caro diario,

oggi è il 28 Febbraio 2048 ed è un giorno diverso da tutti gli altri che mi perseguitano con la loro solita routine. 
E' un giorno speciale... 
Ora che ci penso, è da poco più di trent'anni che non è più così, perchè allora in questo giorno è scoppiata la guerra in tutto il mondo. 
Quella che Einstein, Fermi e Oppenheimer si rifiutarono di immaginare, pur sapendo bene a cosa avessero dato vita coi loro studi e i loro esperimenti. 
Mi ricordo ancora tutto, come se fosse successo ieri: avevo solo sedici anni ed ero un normale studente, come tanti altri. 
Era il periodo delle elezioni, c'era ancora la democrazia e chi credeva che con una croce su un pezzo di carta si potesse migliorare le cose; le televisioni parlavano solo di quella stramaledetta politica: di tutti quei politici mangia soldi, di Berlusconi, di Bersani, del succhia sangue Monti e non bastava! 
C'era anche un comico che aveva smesso di fare il suo mestiere, cioè fare ridere, che sbraitava di una rivoluzione immaginaria e viva solo nella forfora della massa di barba e capelli che gli incorniciavano la faccia. Inoltre c'era anche la crisi economica che gravava ormai su ogni angolo del pianeta, accompagnata dalla corruzione, dalla prostituzione, dall'illegalità e dal più semplice, occulto e geniale sistema schiavistico: il signoraggio bancario. 
Il denaro era sovrano e giudice ultimo di vita e di morte; chi custodiva, muoveva e faceva crescere il denaro, a seconda della convenienza del momento, poteva elevare agli altari una nazione o un continente intero e, nello stesso tempo e con lo stesso tratto di penna o click di mouse, strangolarne nel fango della miseria un altro senza la minima pietà verso donne, vecchi e bambini, senza consumare munizioni. Le banche erano le padrone del mondo e i banchieri i nuovi dittatori, in giacca e cravatta e scarpe lucide, affabili come un coccodrillo che fa finta di aver già fatto colazione mentre calcola quanto ci metterà a digerirti, pensando a una tana tranquilla dove farlo. 
Gli altri intanto avevano già i prosciutti davanti agli occhi, il telefonino sempre acceso e appiccicato all'orecchio e il telecomando in mano, erano sempre più ignoranti e sempre più bestie. Nessuno vedeva lo scempio, nessuno lo riconosceva: alle persone interessava solo avere cibo, acqua, casa e, proprio come le bestie, fare sesso solo per volgarità, e quei pochi curiosi che indagavano sul sistema sociale, sparivano misteriosamente. Per distrarre l'attenzione del mondo, sorgevano contrasti e conflitti locali che si sopivano solo con la minaccia di ricorrere agli arsenali nucleari, sempre efficienti e mai smantellati. 
Pochi mesi, forse un anno, dopo quel periodo d'instabilità, finalmente i partiti fecero pace, gli Stati evitarono di farsi la guerra e le religioni trovarono persino il modo di convivere, ma era solo un'illusione, la bella copertina di quello che sarebbe capitato in seguito.... 
Lo stesso giorno di tre anni dopo, gli ex paesi socialisti dichiararono guerra agli USA e agli alleati UE. Fu una guerra tremenda, anche se di appena cinque anni, che privò la terra delle sue risorse, i cittadini della pace e della poca ricchezza per regalargli il terrore. 
Furono molti a morire in nome del proprio ideale e, come me, non ci eravamo resi conto che ancora una volta eravamo dei burattini in un piano già organizzato. 
Passai ben quattro anni della mia giovane vita a marciare, strisciare, sparare e sopportare quel freddo, quel freddo che ti perseguita mentre aspetti di uccidere o di essere ucciso. Quella esperienza mi segnò molto.... 
Vedere i corpi, gli arti dei compagni colpiti che saltavano in una rossa nube; interi battaglioni cadere come mosche irrorate di insetticida e la paura di ogni giorno che superava il dolore del mio naso rosso sulla faccia bianca dal gelo. 
Quella era la missione, ultima e unica, non detta e indicibile: sopravvivere per essere pronti alla battaglia successiva; dopo molto sangue, la guerra finì solo in apparenza: i due schieramenti si concessero una tregua, l'uno all'insaputa dell'altro. Pochi si illusero che, come settant'anni prima, i politici superstiti avviassero serrate trattative per spartirsi il mondo: ogni Paese era ormai senza forze e per assicurarsi un minimo di vittoria, gli USA e la nuova URSS, la cui rifondazione aveva rianimato il bellicoso orgoglio slavo e orientale, lanciarono reciproci attacchi nucleari in tutto il mondo e, quello che accadde in seguito, fu nulla a confronto di quanto avevo già vissuto. 
Era il 15 Luglio 2022. 
Quella mattina stavamo occupando il centro di Mosca e allestivamo basi di controllo e posti di medicazione da campo; eravamo prossimi alla conquista della centrale informativa e strategica degli orientali: il cervello delle truppe avversarie e la stanza dei bottoni atomici. Ci avevano detto che la sua conquista avrebbe evitato che qualche dito troppo nervoso pigiasse il bottone sbagliato, da entrambe le parti: l'allarme di attacco nucleare in corso lacerò l'aria, raggelando il sangue nelle vene a tutti perchè, ancora una volta, i politici ci avevano preso in giro. 
In quel momento i rumori di spari, granate, esplosioni e morte cessarono coagulandosi in un silenzio assordante e ogni uomo, soldato o civile che fosse, fu preda dell'istinto di conservazione e mostrò la sua natura bestiale. 
Cessarono i combattimenti, si gettarono armi e munizioni ingombranti, mentre ogni uomo ancora valido cercava di salvarsi cercando rifugio nella metropolitana moscovita. 
Nessuno guardava all'altro e nemmeno si curava del suo prossimo, amico o nemico che fosse; solo poche centinaia di unità umane riuscirono a ripararsi, prima che il giudizio universale si imponesse sul teatro delle operazioni. 
Ebbi fortuna, molta fortuna; fui proprio uno degli ultimi a varcare la soglia mentre l'adrenalina si sostituiva alla ragione: forse per questo sono ancora vivo. 
Dopo che si chiuse l'imponente porta, l'esplosione fece il resto e, per mezzo secondo soltanto, si sentirono le urla bruciate dal dolore: poi fu solo silenzio. 
Noi pochi superstiti, intrappolati nel sottosuolo ma al riparo dalle radiazioni, ci guardammo negli occhi impauriti e potevamo solo aiutarci a vicenda perchè eravamo nella stessa trincea, con una sola ultima e sempre uguale missione possibile: sopravvivere. 
A distanza di oltre venticinque anni, una generazione si sarebbe detto cent'anni fa, questa metropolitana è diventata la nostra casa, una casa infestata da attraenti e mortali anomalie, da mutanti incredibili e feroci, figli infelici dei radionuclidi infiltrati dall'acqua e dalle nevi che hanno sferzato la terra contaminata sopra le nostre teste. 
Ma non tutti gli isotopi radioattivi, evidentemente, vengono per nuocere: oltre ai mostri, essi hanno dato vita agli Stalker. 
Con questo termine si definiscono coloro che viaggiano nella metro e si avventurano là fuori, sulla superficie, sfidando alti livelli di contaminazione e i mostri perchè nel loro organismo si è alzato il livello di tolleranza alle radiazioni e si sono sviluppate capacità extrasensoriali, tattiche e fisiche superiori ai migliori uomini che ebbi sotto il mio comando. Sono guerrieri solitari e nomadi che vanno a caccia di tesori, ovvero tutto quello che si può recuperare dal mondo devastato per agevolare la sopravvivenza nella metropolitana; poi barattano ciò che trovano con l'ospitalità per qualche notte, cibo e una donna che non vada troppo per il sottile, ma non si legano a nessuno: la mala pianta dell'egoismo ha, di nuovo, attecchito formando fazioni che ancora una volta muoiono scannandosi fra di loro per opposte ideologie. 
Dopo tutte queste esperienze sono molto cambiato, ma sono fiero dei miei cinquantuno anni: sono durato più a lungo di tanti altri, anche se non ho più nulla da perdere. 
Oggi appartengo alla fazione dei banditi, bastardi che rubano al primo che incrocia la loro strada, solo per sopravvivere fino al giorno successivo, senza costruire nulla per il futuro... 
Sono diventato un bastardo senza gloria, una bestia proprio come tutti gli altri. 
La mia sola fortuna, oltre a quella di essere sopravvissuto alla bomba, è stata quella di avere incontrato quello strano Stalker che sembrava fosse in grado di leggermi dentro la testa e che mi ha levato da guai molto grossi, quanto un Tetraklyon assetato del mio sangue e della mia materia cerebrale, quando ero a terra e senza munizioni aspettando il colpo finale. 
Mi ha rimesso in sesto, rattoppato e istruito su come cavarmela da solo quando se ne sarebbe andato, perchè doveva fare ancora molta strada per raggiungere un posto dall'altra parte del mondo. 
Anche se non voleva compagnia, l'ho seguito per aver l'occasione di sdebitarmi ma il destino o non so cos'altro, forse un effetto secondario della bomba che ha generato l'inferno in cui mi muovo, ha provocato un terremoto che ha fatto crollare un palazzo con una enorme parabola sul tetto. 
Rimase schiacciato da quella che sembrava essere la sua ultima speranza di lanciare un messaggio a chissà chi nel cielo, a volte grigio a volte violaceo, che stava immobile sopra le nostre teste. 
Non so come, nè dove, abbia trovato la forza per cavare fuori questo aggeggio e regalarmelo, raccomandandomi di farne buon uso e scrivere tutti i giorni come mi aveva insegnato, con grande pazienza; gliene sono grato perchè ho capito che è l'unico momento della giornata in cui smetto di pensare solo a sopravvivere e ritrovo un barlume di civiltà, quella che non riuscivo ad apprezzare fino in fondo quando ero soltanto uno studente imbevuto di idee altrui e illuso di poter cambiare il mondo con un fucile in una mano e un computer palmare nell'altra. 
Non guardo più davanti a me e neppure dietro; ogni giorno ha la sua pena e la sua preda da catturare per sopravvivere, perchè questa è la sola missione che mi sia rimasta da portare a termine sebbene non sia più certo che alla fine della marcia, della battaglia, della guerra ci possa essere ancora qualcosa in piedi da conquistare.

©2021 Testo di Claudio Montini da un soggetto di Gabriele Balzano 

©2021 Immagine di Orazio Nullo

No war in Ukraine!

 

Non fate l'onda
(la Storia si ripete)


Si trasmette da lontano
sa di polvere e di fumo
come il tempo scorso invano
aspettando un eroe o una mano
che vinca o inventi un piano
o che sollevi il mento dal guano.

Ne abbiamo visti così tanti
vestiti a festa e ignoranti,
carichi di promesse roboanti,
incendiare animi impazienti
addebitando colpe inesistenti
a chi è senza pane e senza denti.

Ma anche quelli onesti e bravi
sono stanchi d'esser schiavi
dei tempi cari solo propri avi,
del purgatorio scampato se pagavi,
se del filo spinato non ti curavi,
se d'obbedire solo ti preoccupavi.

Non tuffatevi a bomba
che poi fate l'onda
siamo dentro fino al collo
nel letame e sale il livello.
Non è mica sempre festa:
qui ci giochiamo la testa.

Tutti vogliono la mucca e il vitello,
non si spezza un sogno sul più bello,
ma a fine mese è vuoto il borsello.
Giriamo il mondo a volo d'uccello
contorcendo i pollici sullo sgabello:
Sul palcoscenico c'è il nuovo modello.

Punta il dito all'orizzonte
dove non si vede niente,
né oceano, né continente.
Promette nuove stelle da oriente,
mentre si avvelena l'occidente
quando gira la testa indifferente.

Ecco per voi il sovrano della paura:
l'amore esiste ma non dura;
la cultura è noiosa e non fattura;
che l'errore sia altrui, è cosa sicura;
confidiamo anche nella magistratura,
per liberarci dell'opposta sozzura.

Non tuffatevi a bomba,
che poi fate l'onda;
siamo dentro fino al collo
nel letame e sale il livello.
Non è mica sempre festa:
qui ci giochiamo la testa.

©2021 Testo di Claudio Montini
©2017 Imagine di Orazio Nullo "Boomerang" - Atelier Des Pixels collection

domenica 30 gennaio 2022

LE SCINTILLE: tracce per sogni elettrici - Volume 5 - PIANTAVA FIORI AI PIEDI DI UNA CIMA INNEVATA

 Claudio Montini


Piantava fiori ai piedi di una cima innevata

LE SCINTILLE: tracce per sogni elettrici
Volume 5
(2022)

ISBN 1230005382644 Rakuten/Kobo (epub2 DRM Adobe)
ASIN B09QVSF95K kdp.amazon.com e .it (MOBI per Kindle)

Chi sceglie il mestiere delle armi, teme più i vivi che i morti e, in fondo, anela all'oblio in modo tale che nessuno serbi rancore e Colui Che Lassù Risiede sia ben disposto ad accordargli uno sconto di pena. I filosofi antichi sostenevano che l'uomo non sapeva vivere se non in una città, in una comunità: dunque, l'eremitaggio in altitudine, cioè la solitudine più vicina al cielo, praticata per spendere gli ultimi giorni, forse mesi oppure anni, non è una brillante domanda di clemenza, una originale prova di pentimento, una punizione inflitta da sé per le numerose vite spezzate e tolte per guadagnarsi il pane, salvare la pelle e difendere l'onore di re e principesse? L'ultimo incarico di un cavaliere soldato di ventura, in uno dei secoli andati alle porte dell'età moderna, lo costringe a un bilancio impietoso della propria vita che lo porterà ad attenderne la fine ai piedi di una cima innevata, piantando fiori per farsi amiche le api onde godere di miele e cera ma anche praticando quella che oggi si definisce agricoltura eroica, cioè coltivando e allevando quel che si può in alta quota. Giorno dopo giorno, i ricordi gli faranno visita nei momenti di quiete, persino le leggende e le dicerie ascoltate da ragazzino, scoprendo che la più folle e pure più inverosimile di tutte è l'unica vera sebbene sia mai stata asseverata da alcuna anima viva.
A modo suo, è una favola per grandi e non per fanciulli, perchè loro non hanno bisogno di essere rincuorati: per loro, il giorno dopo è sempre un nuovo giorno e non una pietra da rotolare in salita cercando di non farsi schiacciare la testa o le dita. Eppure, sono convinto che farebbe piacere anche ai ragazzini: li aiuterebbe a capire quanto sono complicati gli adulti e quanto sia facile inventare storie incredibili per ingannare il tempo, lo spazio e la realtà circostante.
Ovvero quanto sia facile, anche soltanto con le parole, sognare senza per forza dormire.

©2022 Testo di Claudio Montini
©2022 Immagine di Orazio Nullo c/o  Atelier Des Pixels

sabato 8 gennaio 2022

Never as good as the first time...

 

Claudio Montini
THE LAST LESSON OF A MEDICINE MAN
Rakuten/Kobo -2021
Claudio Montini Selfpublisher / fuori contesto series
ISBN 1230005319909 
(epub2 format now available, soon mobi format too)

I have published it before Christmas 2021 to give myself a little gift as story teller: I thought it, I imagined it, I wrote it indeed only in English and not in Italian to translate into English, as I did with Welcome Theudelinde , The gentle rabbit taleMidsummer night in Lomello (amazonKDP 2015) or  Let the blues be with you (amazon KDP 2016).
What you can read below, it's the core of the lesson of a magic and brave Navajo medicine man taught to an american girl waiting for her lucky and looking for the real herself.   
“[...] You are living the age of wind, even if you think to be in the age of progress and technology because you can lean on a lot of machines that help you to save sounds, images, stories and all the kind of knowledge.
Are you sure those machines will be able to read the messages incoming from immaterial worlds?
Someone, who lived before us, wrote there are many more things between heaven and ground than our philosophy could comprehend: Spirit of The Wind knows it well.
They are The Rules of Balance, engine and fuel of the whole universe: all the Seven Spirits know them because they belong to the Spirit of Justice, often, you call God. [...]”
She understood everything, in the end: you can do the same buying this e-book and reading it several times!

©2022 text by Claudio Montini
©2021 Image by Orazio Nullo featuring Atelier Des Pixels Studio