L' ELISIR DI LUNGA VITA DELLA DOTTORESSA LANZA
Elda Lanza
LA CLIENTE SCONOSCIUTA
Salani 2015
di Claudio Montini
Invecchiare bene è il sogno di tutti quelli della mia generazione:
mente lucida, eleganza di modi, proprietà di eloquio, tanti bei
ricordi e un passatempo di successo.
Elda Lanza è un bell'esempio di questa felice combinazione di
condizioni e la prova ne sono i quattro episodi della saga che vede
protagonista Massimo Gilardi, Max per gli amici, prima commissario di
Polizia a Milano e poi avvocato penalista nel natìo foro di Napoli;
quest'ultimo gioiello confezionato dalla novantenne giornalista,
laureata alla Cattolica di Milano e alla Sorbona di Parigi (allieva,
tra l'altro, di Jean Paul Sartre), esperta nel campo della
comunicazione, docente di Storia del Costume e autrice di saggi in
materia, è un'indagine sui menadri e i contorcimenti della natura
umana in cui la verità viene alla luce solo grazie a un lungo e
minuzioso lavoro di squadra dello Studio Gilardi, il cui titolare si
trova involontariamente coinvolto in un caso di omicidio.
LA CLIENTE SCONOSCIUTA di
Elda Lanza, pubblicato per i tipi di Salani in questo 2015, è
un'opera corale e ricca di sfaccettature, elegante e curata in ogni
dettaglio dove l'ambiente cittadin partenopeo è soltanto una comoda
scenografia nella quale far agire i personaggi che, pagina dopo
pagina, svelano la propria essenza con il debito e peculiare
corollario di debolezza, immaturità, forza e dignità, sfrontatezza
e paura verso le avversità e il dolore unite al desiderio di fare
qualcosa di bello e di buono per gli altri, non foss'altro per
tacitare la coscienza e per risarcire il mondo del cinismo profuso in
gioventù.
Max Gilardi rimane un passo indietro, a fare il regista, e schiera
altri solisti in campo a caccia della verità, limitandosi a un ruolo
di coordinatore, perchè una vittima d'omicidio lo ha cercato, ha
chiesto il suo aiuto chiamandolo col nome e col numero di cellulare
che egli riserva e, dei quali, ne consente l'uso solo agli amici
personali; com'è suo costume, non si negherà e andrà fino in fondo
scoprendo che le apparenze ingannano, che fortuna e bellezza non
sempre vanno a braccetto, che la generosità qualche volta prende la
strada sbagliata e incrocia quella di un coltello da cucina: spesso,
chi varca la soglia dell'inferno o non sa come uscirne o preferisce
rimanere dove si trova stimando d'evitare guai peggiori.
Non c'è compassione, non c'è giudizio, non c'è critica sociologica
o intenzione pedagogica: c'è solo l'attenta e puntuale e serrata
cronaca di fatti e atteggiamenti e vicende umane che potrebbero
essere vere, come l'autrice stessa chiosa accomiatandosi dal romanzo
e dai lettori in sede di ringraziamenti finali, come un saluto al
pubblico sui titoli di coda prima di sfumare al nero e cedere la
linea alla rete ( Elda Lanza vanta un passato televisivo come
annunciatrice e conduttrice di rubriche nella Rai degli esordi del
servizio radiotelevisivo italiano).
Dotata
di un italiano fluente ed elegante, mai pedante o eccessivamente
sofisticato, merito della passione per la lettura instillatole dalla
nonna, l'autrice de LA CLIENTE SCONOSCIUTA riesce
a far vibrare tutte le corde dell'immaginazione del lettore
attraverso una sapiente distillazione dell'essenza del periodare, del
punteggiare e del tabulare lo scritto che ricorda UOMINI
E NO di
Elio Vittorini o NOTTURNO
di Gabriele d'Annunzio, congegnando e combinando magistralmente i
dialoghi e i silenzi e le rapide occhiate a cose, persone e costumi.
C'è solo quello che serve, un filo d'Arianna per uscire dal
labirinto delle ipotesi e delle congetture: e lo si segue volentieri
perchè non mancano mai le sorprese e i retroscena, scoperti come se
svanisse la nebbia dell'omertà per l'urgente bisogno della coscienza
di sgravarsi, ma non si perde mai la bussola dispiegandosi sapori,
colori, emozioni in un nitido disegno sotto i nostri occhi.
Dopo
NIENTE
LACRIME PER LA SIGNORINA OLGA (2012),
IL
MATTO AFFOGATO (2013),
IL
VENDITORE DI CAPPELLI (2014),
tutti editi da Salani il quale,saggiamente e opportunamente a mio
parere, riporta in coda al romanzo una breve silloge di questi
precedenti (quasi un'operazione di marketing a beneficio dei neofiti:
allora perchè non indicarne anche l'anno di pubblicazione?), Elda
Lanza con LA
CLIENTE SCONOSCIUTA centra
nuovamente l'obbiettivo di divertire e divertirsi all'alba dei
novant'anni con il garbo, l'intelligenza e il buon gusto
insoliti ed eccezionali solo per uomini distratti e superficiali:
alle compagne che li sopportano, li amano e li accudiscono basterà
un'occhiata per capirsi e per apprezzare certi dettagli spesso
impalpabili ma non effimeri.
Del resto, buon senso pratico, raziocinio e rispetto di sè e degli
altri sono, da sempre, gli ingredienti fondamentali di ogni elisir di
lunga vita: vero dottoressa Elda Lanza?
(c) 2015 testo di Claudio Montini (c) 2015 foto di Orazio Nullo