martedì 21 luglio 2015

Lomello, se ci sei, batti un colpo...

Il castello di Lomello è in vendita: è la volta buona per riscattarci dall'ignavia!

di Claudio Montini

 

Il castello Crivelli, sede del municipio di Lomello (PV) è da tempo stato posto in vendita da parte dei curatori fallimentari del Gerontocomio Lomellino, altra istituzione nata e morta nel paese che vide le nozze di Teodolinda, regina dei Longobardi, e il suo battesimo nella fede cattolica romana che portò i sudditi ad abbandonare l'arianesimo.
Stiamo parlando, anzi, sto parlando di quello che rappresenta il nucleo storico di un paese, di un villaggio, di una località che altrimenti non sarebbe che un puntino su di una qualsiasi carta geografica le cui vicende, al massimo, potrebbero essere ospitate dalle colonne di qualche quotidiano o settimanale locale; così è stato anche per questa vicenda, quella della vendita di questo immobile vetusto e onusto di gloria e di storia ben lontana e alle spalle di coloro che ora vivono in quelle contrade.
A molti potrebbe un'atto di scellerato coraggio quello portato avanti dall'attuale amministrazione locale, cioè di acquistare il castello per renderlo a titolo definitivo sede del municipio e quindi casa dei lomellesi, così come dovrebbero esserlo tutte le sedi del governo e delle istituzioni per gli italiani e per coloro che intendono vivere in questa repubblica rispettandone le leggi, gli usi e i costumi.
Nel mio piccolo, di cittadino di Lomello in provincia di Pavia, sono orgoglioso e felice che la signora sindaco Silvia Ruggia e tutta la sua giunta abbiano optato per questa soluzione di questa annosa faccenda; anzi: sono qui a spronare i miei e suoi concittadini a non voltare le spalle, a non chiudere gli occhi e le orecchie, non nascondersi nell'ombra a borbottare come hanno fatto innumerevoli altre volte.
Questo atteggiamento ha provocato e agevolato il crac del Gerontocomio Lomellino, che è proprietario del castello stesso e dal 1948 ha concesso i locali all'amministrazione comunale con una convenzione tuttora valida (secondo il municipio, ma non secondo i curatori fallimentari che, dovendo realizzare liquidità, devono mandare all'incanto i beni posseduti dal fallito: l'asta si svolgerà nelle prossime settimane e stasera il consiglio comunale voterà per la partecipazione); non è stata soltanto cattiva o distratta o fantasiosa o dilettantesca o fraudolenta amministrazione di un'ente preposto a donare un sereno congedo dalla vita ai cittadini di Lomello: il tracollo economico, la perdita di posti di lavoro e di denaro spettante a chi lavorato lì dentro è stato anche colpa delle chiacchiere da bar, dei pettegolezzi all'ombra dei portoni e delle persiane, dei salamelecchi e dei sorrisi quando si sarebbe dovuto fare domande, avanzare richieste, pretendere chiarezza da chi manovrava soldi e salute e benessere dei nostri cari.
Certo, io sono un oriundo, uno capitato per caso a Lomello, un forestiero che dovrebbe avere il buon gusto di non mettersi in cattedra a dare lezioni ignorando i retroscena; anche io, avendo magari un parente lì ricoverato, avrei taciuto per non subire ritorsioni quali l'allontanamento...ma tutti gli altri?
Ora abbiamo una nuova opportunità di riscatto.
Il Gerontocomio è fallito e, con gli attuali chiari di luna, non si può pretendere che rinasca dalle sue ceneri; il castello, invece, può e deve essere salvato, può e deve diventare di tutti noi lomellesi, può e deve essere l'emblema del rinascimento lomellino così come lo è il Teatro Besostri a Mede, che ospiterà addirittura un concorso lirico oltre a una intelligente e gradevole stagione teatrale, per molti versi migliore di quella del Cagnoni a Vigevano o del Fraschini a Pavia.
Allora, SVEGLIA GENTE DI LOMELLO!! Lo stato centrale è sordo e distante ma il municipio, la giunta, il sindaco sono vivi e vegeti e pronti alla bisogna: non possono fare molto, ma ciò che possono lo fanno col cuore e con la testa; le cifre riportate dagli organi di stampa parlano di una stima dell'immobile vicina al milione di euro, la base d'asta sarebbe 780 mila ma un'accordo extragiudiziale potrebbe assegnarlo al Comune per 480 mila: il possesso consentirebbe di accedere a fondi previsti e stanziati per le ristrutturazioni di immobili pubblici e/o storici ma di interesse pubblico.
Forza gente, ci siamo fatti sentire e vedere per cause perse in partenza, è giunto il momento di farci vedere compatti e decisi e vivi per un progetto che può essere vincente e benefico per le generazioni a venire.
Così Lomello non sarà mai un dormitorio, una pattumiera di fanghi, un'albergo per clandestini o profughi: sarà, finalmente, il paese più bello del mondo!



(c) 2015 Testo di Claudio Montini
(c) 2015 Foto di Orazio Nullo   
dipinto di Mario Maioli c/o Villa Nigra - Sartirana Lomellina (PV)

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