di Claudio Montini
Mi hanno invitato a partecipare alla notte del lavoro raccontato: ma che cosa ci vado a dire, se sono disoccupato da quattro anni e non riesco a trovare uno straccio di lavoro???? Potrei raccontare che mi sento come il professore della novella di Luigi Pirandello "L'eresia catara", dal finale terrificante e amarissimo e così tremendamente attuale nonostante sia stata scritta oltre ottant'anni fa; frequentavo la prima liceo scientifico, a Pavia in via Mascheroni, scuola intitolata a un geologo ed ottimo matematico che dimostrò la correttezza della teoria della deriva dei continenti a suon di logaritmi e derivate (mi pare che abbia preso il Nobel un paio d'anni prima di Camillo Golgi), quando mi toccò di leggermela per preparare un'interrogazione d'italiano: giurai a me stesso che, sebbene già allora volessi fare lo scrittore o al più il giornalista, non mi sarei mai trovato in una situazione come quella descritta nella novella. Era il 1981 e già si sentiva parlare di gente, lavoratori e lavoratici, troppo giovani per andare in pensione e troppo vecchi per essere assunti dalle aziende: e parimenti giurai a me stesso che avrei fatto di tutto perchè non mi accadesse mai di trovarmi in un mare di guano simile. Il destino mi ha ricorso e oggi nel 2016, disoccupato dal 2012, mi ritrovo a vivere entrambe le situazioni con un mutuo da pagare: meno male che mia moglie, nonostante l'intervento al cuore, lavora... Raccontatelo pure e tenetevelo stretto il lavoro; ammiratelo e abbiatene cura, ma non contate su di me: non saprei cosa dirvi.
(c) 2016 testo di Claudio Montini
(c) 2016 foto di Tina Magenta dal profilo facebook
per informazioni: www.lanottedellavoronarrato.org anche su facebook e twitter
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