venerdì 11 settembre 2015

Lo conosco da una vita - da Briciole di sogni nello sguardo 2013 Youcanprint

Lo conosco da una vita 


di Orazio Nullo

 

Lo conosco da una vita, ma riesce sempre a stupirmi tanto per le vette che il suo entusiasmo è capace di conquistare, quanto per gli oscuri abissi in cui precipita la sua anima offesa da un torto, da un'errore madornale, da un'assenza di fortuna.
Anche quella ci vuole, in questo ballo verticale che si impara un passo al giorno, dove non c'è rimedio ad ogni passo sbagliato ma un biglietto senza ritorno: come quelli che abbiamo dato alle persone sbagliate rimpiangendo, poi, le ore e i giorni in cui non le abbiamo generosamente amate pur avendole vicine così tanto da poterle sfiorare con le labbra, con le dita, coi pensieri.
Lui ha avuto la sua parte di fortuna, giusta appena per cadere in piedi e potere raccontare di persona come è andata, ma non ha mai venduto la dignità per un posto al sole e un nome che si fa ricordare.
E' convinto, ultimo di una stirpe infelice, che ciascuno nasca con capacità specifiche e speciali.
E' certo che, volenti o nolenti, positive o negative che siano, il destino riesca a cavarle fuori facendole fruttare, costingendoti a goderne tutte le conseguenze.
" Affiora sempre la crema nel latte; ci vuole pazienza, ma affiora e con quella ci si fa il burro: il siero che resta è buono solo per il pastone dei maiali. "
Così l'ammonì la vecchia bidella delle medie, dopo l'esame di licenza, mentre aspettava che gli altri compagni finissero la loro prova orale, per tornare in bicicletta tutti insieme al paese.
Al principio, pensò che fosse un pensiero a voce alta sfuggito di bocca a quell'attempata signora, cui la fine dell'estate avrebbe portato la pensione e a lui una lunga carriera di studi in città; poi, quasi subito a dire il vero, intuì la portata di quelle parole e lasciò che prendessero posto in un cantuccio della memoria.
La stessa cosa fece coi rari consigli, asciutti come un proverbio e inesorabili come una sentenza consegnata agli annali della Storia, che suo padre gli lasciò quando il suo cuore si arrese alla malattia.
E' capitato e capiterà ancora che vecchi auspici e secolari proverbi aderiscano alla realtà del tempo che scorre imperterrito.
Tuttavia, talvolta gli è parso di dare la caccia a farfalle immaginarie, sprecandolo nello sforzo lasciare una buona opinione di sè al prossimo suo.
Ma, nel lampo d'uno scongiuro che mette in fuga un pensiero fosco, in una battuta ironica che lo fa ridere da solo, in uno schizzo di fantasia sulle pareti dell'anima che disegna altre quinte e altri fondali per altre storie da raccontare, lui trova canestri colmi di parole per darsi il coraggio, la pazienza e la speranza che non ha.
Lo conosco bene, da una vita: e lui lo sa.
Sono lo specchio alla sua faccia.
Sono l'ombra nascosta nello sguardo.
Sono il sogno frustrato e abortito.
Sono una via di fuga che scarterà,
perchè lo conosco da una vita: e lui lo sa!


(c) 2013 Testo e fotografia di Orazio Nullo

Nessun commento:

Posta un commento