venerdì 4 settembre 2015

Impressioni di settembre volate via in una settimana

Scampoli di felicità a buon mercato



 di Claudio Montini


Settembre ha già speso la sua prima settimana, ma io non ho ancora girato la pagina del calendario: sono fermo ad Agosto ma solo per pigrizia.
Formalmente, siamo ancora in estate e fino al 21 del mese nessuno può dire il contrario: tanto è vero che da una settimana addietro e per le prossime due, in Lomellina cioè la parte della provincia di Pavia che confina con il Piemonte a ovest e a sud e a nord-nordovest, è un susseguirsi e accavallarsi di sagre e feste e fiere; tanto per dire, quest'anno contemporaneamente, a Sartirana Lomellina andrà in onda la ultraquarantennale Sagra della Rana cucinata in vari modi (fritta, in umido, con il risotto) mentre a Valle Lomellina, negli stessi giorni dal 4 al 6 settembre, si risponderà con la sagra della lumaca preparata in vari modi con la novità della lumaca fritta da passeggio (lumaca take away pareva troppo esterofilo...).
Ci sono state la sagra della cozza e dei frutti di mare a Castelnovetto, un posto che il mare se lo sognano di notte e di girno lo vedrebbero se spianassero il Turchino e soffiasse il mistral a spazzare l'orizzonte dalla foschia e dallo smog di Genova che, comunque, da lì dista un duecento chilometri sani....
Non più pervenute, dall'estinzione del partito e del giornale, le feste de l'Unità e dell'amicizia, in compenso sono spuntate feste della birra e sagre dello stufato d'asino, della cipolla o rossa o bionda o a strisce, dell'aglio (a Castelnuovo Scrivia, ma qui siamo in Piemonte provincia di Alessandria: però tanto vicini da sembrare vogheresi o lomellini a seconda degli umori degli uni e degli altri, comunque ottimi produttori di generi ortofrutticoli), feste del raviolo e trionfi di polentate e, udite udite, festa del gorgonzola (a Lomello, l'ultimo fine settimana di agosto; per la precisione festa dal strachìn che, per il resto del mondo è il formaggio superfresco altrimenti detto crescenza): tutte rigorosamente innaffiate da generose libagioni di vini rossi e bianchi e a strisce quando non boccali di birra "perchè tanto non è alcolicamente forte, è fresca, va giù bene e favorisce la gara dell'eruttazione rumorosa.
Curiosamente, si cucina anche molto riso in tutte le sue varianti: anzi sembra che ci sia una vera e propria riscoperta dei risotti fatti come una volta, con conseguente calo di richieste di pastasciutta: forse perchè il riso, comunque cucinato, conserva le sue qualità igroscopiche e mantiene la sbroza entro limiti accettabili mentre lo spaghetto e il maccherone tendono a galleggiare....leggenda metropolitana di (poco) santi bevitori padani!
L'ultima nota, è proprio il caso di dirlo, tutte le feste basate sul servizio ristorante non possono esimersi dal corredarsi di apposita colonna sonora a base di musica agricola ovvero una miscela di brani di liscio tradizionale e da sala, ballabili revival anni '60 italiani e internazionali, ritmi caraibici e sudamericani per accompagnare il desco e far sudare, quanto basta a far calare il tenore etilico, arzilli vecchietti e giovani alternativi.
Scampoli di allegria a buon mercato per salutare l'estate e prepararsi al sonno della mente, poichè subito dopo la metà di settembre ripartono tutte le trasmissioni e le serie televisive di successo; iniziano le brume autunnali e la sarabanda di scadenze fiscali che si mangeranno, ancora prima di incassarla (sempre che non si sia nell'inferno della disoccupazione e nel limbo degli ammortizzatori sociali), la cosiddetta gratifica natalizia o tredicesima.
Io comincio a già sperare nel nuovo anno: no, non quello che parte a gennaio 2016....ma quello che comincerà nel 2018, se sarò ancora qui a raccontarlo...ma, questa è un'altra storia.

Claudio Montini


(c) 2015 testo: Claudio Montini 
(c) 2015  Foto di Orazio Nullo - Cantina di Casa Roncalli - Sotto Il Monte Roncalli (BG) 

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