Paolo
Longarini
BRANDO
Edizioni
Efesto - 2016
-
LA
PORTA SEGRETA SEMPRE APERTA
di
Claudio Montini
L'anticonformismo può essere una valida alternativa stilistica per
emergere dalla massa di artigiani della parola; lavorare di fantasia
è un esercizio lecito, innocuo e concesso a tutti e a tutte le età,
tanto quanto mettere su carta i prodotti della spremuta di meningi:
sarà, poi, la presa sull'uditorio o sui potenziali lettori a
determinare l'efficacia e il successo del nuovo discorso confezionato
con vecchi arnesi e materiali comuni, immutati e levigati dai secoli
ma capaci di illustrare scenari sorprendenti e mai uguali, toccando
corde recondite negli animi sensibili ai dettagli, alle sfumature
della punteggiatura e della coniugazione dei verbi finalmente
corretta. Con BRANDO (Edizioni Efesto 2016),
Paolo Longarini realizza con successo una camminata sul filo sospeso
nel vuoto e senza rete di protezione, utilizzando a piene mani tutti
gli strumenti e le abilità di cui gli scrittori menan vanto senza
possederne oppure sfruttano senza rendersene conto, pur prendendo le
distanze da questi ultimi sin dalla prefazione e smentendosi a
partire dall'introduzione: ogni capitolo, è una continua sorpresa e,
perchè resti tale, non si può dire altro nè sulla trama nè sui
personaggi se non che la storia segue l'ordine che deve avere, a
parere dell'autore, pur nella confusione della numerazione dei
capitoli. Una volta che la lettura avrà incrementato il suo
abbrivio, non vi importerà un fico secco della numerazione di
capitoli perchè sarete rapiti dall'elegante snellezza e agilità del
periodare spinti a terminare il capitolo per capire cosa succederà
nel successivo, quale nuovo personaggio o quale situazione si
rappresenterà per fare luce sul reduce sconfitto dalla Storia ma
baciato dalla fortuna di essere sopravvissuto a scapito di altre
vite. Forse è il fu Mattia Pascal che ha letto Primo Levi o
Palazzeschi o Vittorini o Moravia guardandosi intorno, più che
dentro, e notando che, in fondo, settant'anni di repubblica non hanno
cambiato in meglio l'Italia e neppure gli italiani: infatti in BRANDO
troverete satira di costume, ironia dissacrante, pudore e
poesia dei sentimenti, cattiveria divertente e divertita, momenti di
neorealismo e retorica intesa nel senso migliore del termine, cioè
come arte del bello scrivere e del bel parlare, brividi e tensione
emotiva che, forse, spegnerà l'acida ilarità di certe pagine ma si
stempererà nella magia dell'incontro col cane femmina, solitaria
randagia non priva di coraggio e dignità, che verrà battezzata col
titolo del libro che Paolo Longarini chiude con una rivisitazione
della favola di Biancaneve e i sette nani. Ammetto d'essere rimasto
perplesso da un finale di tal fatta; invece, ripensandoci e
riflettendoci e anche rileggendo qua e là, BRANDO di
Paolo Longarini edito da EDIZIONI EFESTO non poteva
terminare altrimenti proprio per il fatto che è una navicella (si
tratta di poco più di centotrenta pagine) la quale, fin dal varo, ha
issato sul pennone la bandiera corsara della trasgressione elegante,
intelligente, limpida e onesta vale a dire fedele al detto oraziano
castigat ridendo mores e, ancora di più, a un aforisma poco
conosciuto di Voltaire: "Ho deciso di fare ciò che mi piace
perchè fa bene alla salute". Probabilmente, esiste davvero
nell'anima degli artisti, consapevoli o incoscienti, una porta sempre
aperta cui bussano le storie e le idee e i sogni che vogliono
lasciarsi fissare su qualche supporto per entrare nel mondo degli
esseri umani, quello che per convenzione chiamiamo realtà: BRANDO
ha trovato quella di Paolo Longarini che, ha sua volta, ha trovato
quella di Edizioni Efesto e troverà anche la vostra non appena
varcherete la soglia di una libreria.
©
2017 Testo di Claudio Montini
©
2017 Foto di Orazio Nullo
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