Silvia Cattenone (1975 - 2013) |
Scherzi dal destino ne ho patiti tre di troppo,
Invano, ad occhi chiusi, ho atteso la fine dell'incubo.
Lasciate la tristezza fuori dalla porta a recriminare,
Vogliatevi bene senza domandare come andrà a finire:
Io, ora lo so e lo sento:l'amore non si perde, si trasforma.
Anche se sono fuori dalla Storia, vivo nella vostra memoria.
In cinque anni, Silvia ha sconfitto un sarcoma osseo, senza subire nessuna amputazione, e un tumore ad un polmone ma si è dovuta arrendere alla leucemia lasciando un figlio, che era la luce dei suoi occhi e la sua ragione di vita, ma anche una marea di amici che non l'hanno mai abbandonata nè si sognano di dimenticarla.
Il giorno di San Giovanni Battista c'è chi ha festeggiato il solstizio d'estate; a Lomello, a tre anni da quel triste sabato di settembre, gli amici di Silvia hanno festeggiato il ricordo dei suoi luminosi sorrisi che ha dispensato fino all'ultimo, come si vede nelle foto di copertina del libro di Elena Secchi, A CUORE APERTO ed. Selecta (2014), che racconta, più con stupore che con rassegnazione, l'epilogo della vicenda terrena di Silvia Cattenone volata a far risplendere un po' di più la seconda stella a destra.
Elena, madre a sua volta e fisioterapista, è stata molto di più per Silvia e viceversa; lo avevano scritto anche in un'altro libro, AD OCCHI CHIUSI uscito circa tre anni prima, in cui raccontavano a quattro mani le peripezie per uscire dal tunnel delle due malattie potenzialmente esiziali, ma anche della enorme risposta di solidarietà della gente che aveva avvolto e sostenuto la giovane mamma di Lomello.
(c) 2016 Testi di Claudio Montini - Foto Google Images Database
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