Dovrei fare mio questo antico proverbio, ma non riesco a cedere al ricatto della realtà: vorrei poter scavare là, dove ho nascosto la moneta che mi è stata data prima di scendere in questa valle di lacrime, per impegnarla o spenderla o anche perderla prima che finiscano i giorni stabiliti per il mio cammino.
Non ho paura di chi, a suo tempo, mi chiederà conto dei frutti che ho ricavato da quanto mi è stato donato pesandoli con le lacrime, le pene e le piaghe e i sorrisi e i batticuore.
Temo piuttosto che nessuno, se dovessi cadere, si preoccupi di venirmi a sollevare per ricominciare ad andare, lasciandomi a marcire nello sgomento e nella disperazione di chi non ha più nulla, nemmeno una via d'uscita onorevole dalla vita.
Il coraggio, uno da sè, non se lo può dare anche se sognare non costa nulla.
Foto: Michele Pini per gentile concessione 2011
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