martedì 24 marzo 2015

I tempi stanno per cambiare? c'è chi dice no...

Cittadino...il sindaco è la tua voce, il municipio è la tua casa!







Quelli che vedete, nella foto di Rossi Foto Studio, sono solo alcuni dei primi cittadini che in questi giorni sono saliti agli onori delle cronache per le manovre congiunte che hanno condotto in difesa dei territori che amministrano, in nome e per conto anche di coloro che non li hanno votati.
Di solito, si usa quell'espressione riferendosi a esercitazioni militari tra forze armate di diversa nazionalità in finti teatri di guerra, in omaggio al detto cesariano si vis pacem, para bellum (se vuoi la pace prepara la guerra); in questo caso, l'unione e il cooordinamento, il contatto costante e la comunicazione reciproca hanno contribuito al fatto che hai piani alti della politica amministrativa la loro voce venisse ascoltata e gli ennesimi soprusi alle nostre terre, già marginali e ingiustamente emarginate dai grandi circuiti decisionali e produttivi dell'Italia, fossero perpetrati in un'atmosfera di ovattato e omertoso e rassegnato silenzio.
La loro ferma e civile protesta contro i tagli incomprensibili agli uffici postali nei piccoli agglomerati, prevista dal mangement di Poste Italiane e da esso considerato inderogabile, ha svegliato anche la giunta regionale lombarda la quale, appoggiando le rimostranze dei sindaci, non ha più potuto tacere e ha indotto Poste Italiane a sospendere il piano in attesa di una revisione dello stesso: attenti, però, perchè la storia insegna che è solo una apparente ritirata, in vista di un'attacco a sorpresa.
La pressochè totale opposizione al progetto dell'autostrada Broni-Mortara, i cui progettisti per poter far approvare la valutazione di impatto ambientale sarebbero pronti a togliere due caselli, tra cui proprio quello di Mortara ( ma allora a cosa serve? Tanto varrebbe non cominciarla neppure..), sta per far incassare l'ennesima bocciatura al progetto.
Il pressing continuo, stavolta con l'appoggio dell'Amministrazione Provinciale prossima all'ultimo respiro, contro il piano cave regionale e il parallelo ( ma nemmeno tanto ) piano discariche per rifiuti speciali ha raggiunto un risultato di rilievo in questi giorni quando sono riusciti a far approdare in Giunta Regionale Lombarda un documento redatto e sottoscritto da tutti loro, in cui hanno sottolineato l'urgenza di procedere alla discussione della mozione, presentata da Lega Nord; per bloccare le discarice di cemento amianto e, comunque, la loro regolamentazione secondo le nuove ( e più stringenti, immagino) norme regionali recentemente entrate in vigore.
A detta di Michele Pini, sindaco di Cava Manara, un esempio di politica che ama e ascolta il proprio territorio; io mi permetto di spingermi oltre: un bell'esempio di nuova politica, di nuovo modo di intendere la democrazia (quello più genuino), un nuovo modo di essere amministratori di un territorio e non piccoli burocrati o esecutori passivi e rassegnati di decisioni calate dall'alto, oppure miopi coltivatori della propria aiuola gaudenti del fatto che la grana sia toccata ad altri.
Da questa rinnovata sinergia tra esseri pensanti può e deve passare la ricostruzione di questo Stato, di questa Italia che tutti dicono di amare; ai piani alti della politica dovranno rendersi conto che, se non voglio essere seppelliti dalle loro stesse macerie, dovranno prendere esempio dalle proprie fondamenta che da sole stanno già rigenerandosi.


(c)  2015    Claudio Montini

Nessun commento:

Posta un commento