BRICIOLE DI SOGNI NELLO SGUARDO racconti di Claudio Montini ed. Youcanprint 2013 Foto Orazio Nullo (c) 2013 |
NOTTE
D'AGOSTO
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In amore, vince chi fugge >> disse la televisione, ma le carte
sul tavolo la ignorarono.
La
notte restava appesa al cielo fuori dalla finestra, il mare baciava
con noncuranza la spiaggia e gli scogli indifferenti a tanto
affetto.
Con
il sonno che tardava ad arrivare, i pensieri prendevano volentieri
la strada che si era lasciata alle spalle, spronata dall'entusiasmo
delle ferie e dalla voglia di rivedere il mare: la lingua batte dove
il dente duole e la testa e il cuore non sono certo da meno.
Il
solitario, ormai, si era arenato nell'ennesimo impasse: allora, con
gesti che sapevano di sconfitta e rassegnazione, ammucchiò le carte
con una mano e spense il televisore con l'altra risolvendosi a
seguire la mamma che, già da un po', faceva legna nel bosco.
Non
che russasse forte, no: semmai sobbolliva come la salsa di pomodoro
per il ragù prima di metterla nei vasetti per l'inverno col basilico
che, però, lei preferiva coi pinoli, con il pecorino o col
parmigiano, con l'olio di riviera pestato nel mortaio di pietra,
come usava fare la nonna.
Coricandosi,
sorrise alla pruriginosa malizia che le attraversò il cuore quando,
sospirando in silenzio, si lasciò cullare dal pensiero che, se lui
fosse stato lì al posto della mamma, dormire sarebbe stato
sicuramente l'ultimo dei loro problemi: forse, solo l'alba li avrebbe
colti a recuperare le forze candidamente abbracciati a Morfeo,
teneramente accucciati nel suo regno dei sogni.
Ecco
dove erano andati a finire i pensieri con tutta la testa; da laggiù
reclamavano anche l'attenzione dell'anima e del cuore ma l'istinto e
il buonsenso, questa volta, non volevano cedere al ricatto delle
solite questioni irrisolte, per avvelenarsi i giorni di vacanza.
Certo,
a quell'ora della notte, lui era sdraiato accanto alla moglie, ignara
della fortuna di avere tanto pane, perché i denti li aveva dismessi
o non li aveva mai avuti.
Nell'inconsapevolezza
del sonno, quella manifestava tutta la sua insofferenza verso
l'intruso indeciso ad andarsene, invitandolo a girarsi per smettere
di russare, sebbene non avesse ancora nemmeno posato la testa sul
cuscino.
Ma,
se davvero stavano così le cose, perchè non prendeva l'automobile
e correva giù a Bordighera, tanto per cominciare?
Il
resto sarebbe venuto di conseguenza......
Complice
il buio, le palpebre si erano fatte un poco più pesanti e impedirono
alle piccole lacrime di ruzzolare per le guance.
Tuttavia,
il sonno stava concludendo la sua conquista, ma nulla potè contro
quel gran sospiro che le usci dal cuore e che mamma, nel dormiveglia,
scambiò per un augurio di buonanotte, che ricambiò chiamandola col
nome di suo padre.
Sorrise
pensando a domani, che per l'orologio era già oggi: sarebbe stato
un'altro giorno ma di vacanza, con tanti amici che aspettavano da
un'anno di rivederla, con il sole e la spiaggia e il profumo del mare
che stemperava le tensioni e restaurava l'energia per correre
incontro alla vita e a un altr'anno in quella galera di pianura
umida, malsana e inquinata.
Per
l'amore c'è tutto il tempo che si vuole quando non hai nient'altro a
cui pensare, pensò prima di varcare la soglia del regno dei sogni.
Ferie,
vacanze, villeggiatura, per lei, significavano immergersi in
un'ambiente assolutamente diverso e lontano dal proprio, bevendone e
assaporandone ogni singola goccia e ogni singolo istante come se non
ci fosse mai stato altro che quello, prima e dopo.
Così
si ricaricava per affrontare l'autunno e l'inverno, sosteneva: ma
quello era un'alibi perfetto per una fuga.
Invece,
in tutte le cose della vita, tra cui l'amore, fugge solo chi ha paura
di non essere in grado di svelare la propria umanità senza
reticenze coi suoi limiti,con le sue doti con le sue emozioni.
Ignorava
tutto ciò, nelle ore che crescevano fino a farsi alba di un sole
appoggiato sul filo che cuce il cielo al mare; aveva ritrovato
l'amore senza pensarci troppo e non sapeva più farne a meno: il buon
giorno sarebbe apparso sul cellulare, suonando campanelle nel cuore.
Quanto
sarebbe durato e dove l'avrebbe portata, non lo sapeva dire: la notte
d'agosto non le suggerì previsioni nè consigli.
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