di Claudio Montini
Il continente che ha dato i natali a furbi contrabbandieri, conquistatori e rapinatori di terre e ricchezze altrui, corruttori e distruttori di civiltà ritenute inferiori per mandato divino, ha definitivamente esalato l'ultimo respiro con la dichiarazione d'indipendenza di una regione del Regno di Spagna. Se esistevano dubbi sulla inconsistenza delle istituzioni europee, eccezion fatta per quelle finanziarie e monetarie, il parlamento della Catalogna, con la scellerata ma scontata votazione sulla dichiarazione d'indipendenza della regione, li ha fugati tutti. A caldo, gli altri stati diranno che non la riconosceranno ma è molto probabile che finiranno per trovare una scappatoia e un'accomodamento sarà messo in atto in un tempo assai breve: l'Europa dei bottegai non si smentirà neppure questa volta, purchè i profitti rimangano invariati e le voci di dissenso seguitino a manifestarsi per dare l'illusione di una inossidabile democrazia. Certo, comunismo e fascismo sono crollati come giganti dai piedi d'argilla sotto il peso e, paradossalmente, l'inconsistenza della loro burocrazia assoluta e cieca: accadrà la stessa cosa per l'Unione Europea, strumento di canalizzazione di fiumi di denaro che altrimenti farebbero solo un po' più di fatica a spostarsi da una banca all'altra, da una tasca all'altra, per generare altro denaro e non benessere, infrastrutture, assistenza ai bisognosi e, con gli spiccioli, un po' di carità al terzo mondo. La situazione è anche peggiore di quella immaginata da Orwell in 1984 e ancora più grottesca della leggenda per cui l'orchestra seguitò a suonare durante l'affondamento del Titanic. In Italia, qualcuno fece scrivere sui muri che il popolo che dimentica di studiare la storia è destinato a riviverla: se, disgraziatamente, quel qualcuno non lo avesse fatto ma l'avesse detto qualcun'altro il cui nome ora mi sfugge...ciò non toglie che avesse ragione da vendere ma che aveva riciclato un'assunto di Giovan Battista Vico, filosofo barocco italiano, che sosteneva la ciclica ripetizione degli eventi storici quattrocento anni prima di me.
(c) 2017 testo di Claudio Montini
(c) 2017 Immagine di Orazio Nullo "Betraied hopes"
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