di Claudio Montini
Benvenuta
figlia mia!
Lunga vita e
prosperità a te, alla mamma e alla nonna: a tutte le donne speciali
che hai intorno e ti accompagneranno nutrendoti, proteggendoti,
curandoti, istruendoti e correggendoti se necessario; asciugheranno
le tue lacrime e rideranno insieme a te, canteranno vecchie canzoni e
inventeranno poesie per i tuoi compleanni.
Come fa tua
nonna, insegnandoti a fare la pastafrolla o i biscotti: le sue rime,
le sue carezze, la sua tenerezza non ti lasceranno mai come il
profumo che si spande dal forno per tutta casa quando sono pronti,
dolci o pane che siano. Un giorno lontano, come il nonno e come tutti
del resto, anche lei dovrà partire per un lungo viaggio per dimorare
in una stanza vicina dove non puoi entrare, perchè quaggiù non la
si può trovare nè vedere.
Non temere, le
sue poesie canteranno per lei ogni volta che le leggerai e tu la
potrai ancora sentire vicina, sarà lì a sfiorarti con una carezza
che non avrà più paura del tempo che passa.
Sii felice, sii
te stessa, sii sincera: la vita è una ruota di giostra che gira e ad
ogni giro insegna una nuova canzone.
Lascia che
ballino e cantino la tua canzone solo se non ti impediranno di
cantare, di vedere, di ballare, di gioire, di vivere come ti sembrerà
più giusto.
Perchè se
anche il figlio di Dio ci ha lasciati liberi di scegliere se seguirlo
o lasciarlo andare, nessun figlio dell'uomo dovrà importi niente
contro la tua volontà: nemmeno in nome dell'amore, altrimenti
sarebbe un bieco ricatto.
Nulla si crea e
nulla si distrugge, ma anche nulla si compra e nulla si possiede:
l'intelligenza di cui dovremmo essere tutti dotati ci dovrebbe
indurre a scegliere, a tollerare, a condividere e a lasciare andare
al proprio destino il sordo peggiore, quello che non vuole ascoltare.
Benvenuta
figlia mia: ti prometto soltanto di aiutarti a vivere meglio di me,
domani si vedrà insieme.
(c) 2015 Testo Claudio Montini
(c) 2015 Immagine Orazio Nullo e Augusta Belloni
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