14 ottobre 2015 da La Jena Sabauda a
Romano De Marco
Terminata la lettura, desidero elogiare
la maestria di Romano De Marco espressa dal suo ultimo (nel senso di
più recente) lavoro CITTA' DI POLVERE
, edito da Feltrinelli.
Questo romanzo si deve gustare poco alla volta, come un vasetto di
Nutella: devi assaporare ogni cucchiaiata e farla durare più a lungo
possibile, altrimenti finisce subito.
L'effetto benefico al proprio io è il medesimo della dolcezza
spalmabile alle nocciole nocciole e cacao piemontese perchè ogni
personaggio è costruito benissimo e si incastra negli altri in modo
spettacolare, facendo sì che ciascuno viva di luce propria senza
inceppare il meraviglioso meccanismo della trama.
Come Jena Sabauda, garantisco che questo romanzo va letto e poi
riletto perchè lo merita.
Io
seguo l'autore da quando ha vinto l'edizione di Lomellina
in giallo del
2012, nella chiesa sconsacrata di San Rocco in Lomello, con MILANO
A MANO ARMATA :
la cornice di una chiesa per dei romanzi gialli ha dato vita a un
contrasto molto accattivante.
Quello,
a mio parere, è stato l'inizio di una serie di romanzi noir che ti
inchiodano alle pagine: ma CITTA' DI POLVERE è
talmente bello che ti dispiace persino per i "cattivi", per
la fine che fanno.
Sono descritti con tale intensità che Romano riesce a farteli
piacere: poi, per fortuna, il bene trionfa sul male (nei libri
almeno...nella vita reale un è po' meno).
Faccio i miei saluti e ancora tanti complimenti a Romano.
Maria
Angela,
la sempre Jena Sabauda in attesa di un sequel...
(c) 2015 Testo di Jena Sabauda (revisione di Claudio Montini)
(c) 2015 Immagine: "Art work" di Orazio Nullo
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