Un messaggio universale, eterno e santo
di Claudio Montini
Bellissima esortazione e bella foto di papa Wojtyla: entrambe riassumo il senso, lo spirito e il programma della missione terrena di Giovanni Paolo II che già nella scelta del nome aveva detto tutto.
E' ancora un messaggio del tutto valido e i frutti si vedono e si vedranno, se noi tutti sapremo farlo nostro, per dirla con San Paolo Apostolo delle Genti, spogliandoci dell'uomo vecchio e vestendoci dell'uomo nuovo: che è quello che sta in cima al pastorale cui si aggrappa il papa polacco.
Io lo considero il mio papa
perchè ricordo che assistetti alla diretta televisiva, su Rai 1, per il
tg 1 cronisti Paolo Frajese e Massimo Valentini (omonimo di quello che
ora sta su Rai Storia), alla proclamazione della sua elezione nella sera
del 16 ottobre 1978 insieme a Carletu (mio papà Carlo). Mi viene il
magone a ricordarlo ora: ma ci rimasero impresse le sue prime parole,
tanto a me quanto a lui, che raramente rimaneva a casa a vedere la tivù,
preferiva andare al bar Sport: lì poteva commentare anche in maniera, per così dire, colorita senza dare scandalo.
"I signori cardinali hanno scelto un nuovo vescovo per la città di
Roma... un vescovo venuto di molto lontano. Mi perdonerete se non mi
esprimo ancora bene nela vostra...nela nostra bela lingua italiana!...Se
mi sbaglio....se mi sbaglio, mi corrigerete!"
Con le mani appoggiate alla balaustra e le braccia tese, il grande e
luminoso sorriso, la testa che annuiva divertita e lo sguardo che si fondeva con quello della gente di Roma ha conquistato tutta Piazza San Pietro, l'Italia intera
e dù sairanei cui lacrimon a i ogg davanti a la sò prima television a culur... ( traduzione per gli extra pavesi: due abitanti di Sairano con i lacrimoni agli occhi davanti alla loro prima televisione a colori)
(c) 2015 Testo di Claudio Montini
(c) Foto di Costanza Cavallaro, condivisa dal profilo facebook
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