sabato 12 marzo 2016

Keith Emerson - Honky Tonk Train Blues (remastered).flv _ See you later in paradise, mr. Emerson





See you later in paradise, mr. Emerson....
di Claudio Montini

Il treno blues si è fermato alla stazione del cielo e Keith Emerson è sceso dal palcoscenico. Qualcuno sussurra che si sia suicidato poichè non sopportava l'idea di assistere al decorso di una malattia neurologica degenerativa che, pare, lo avesse colpito proprio ai nervi delle mani. 
Nato a Tomorden, nello Yorkshire (UK) nel 1944, ha dato l'addio alle scene e alla vita nella sua villa di Santa Monica in California (USA) probabilmente nella nottata di giovedì ultimo scorso; credo che sia verosimile che abbia scoperto di avere la malattia di Parkinson e ha scelto di non assistere impotente alla fine di ciò che lui amava e sapeva fare meglio di chiunque altro: suonare il pianoforte, fare musica e divertirsi con essa facendo del bene anche al prossimo. Non credo che Colui che lassù risiede se ne risentirà, poichè gli ha dato modo di fare molto in questa valle di lacrime rivoluzionando il concetto di musica rock nel corso degli anni '70 del XX secolo: di fatto, ha inventato il Progressive Rock in compagnia di Greg Lake (basso elettrico e voce) e Carl Palmer (batteria) portando sul palcoscenico il sintetizzatore inventato da Robert Moog (monofonico prima e polifonico poi) , mandando in pensione l'organo Hammond e gli electric piano come quello che Ray Charles suona in una sequenza dei Blues Brothers (il brano è "Shake the tail feather").
Questo video, condiviso via youtube.com, riporta note in sovraimpressione in italiano (mi dispiace per i lettori che hanno poca dimestichezza con la lingua di Dante) che si rifanno alla leggenda per cui sullo spartito del brano vi siano indicazioni riguardo l'andamento della corsa del treno blues, ovverosia, l'avvio dalla stazione, la presa di velocità, l'incrocio con un altro convoglio, il passaggio sul ponte sopra un fiume, l'arrivo in stazione e la fermata: il tutto è sottolineato dagli ottoni della sezione fiati e dalla mano destra del pianista, mentre la sinistra e la batteria danno il senso del materiale rotabile nella sua corsa sui binari. 
Il brano che ho scelto mi è molto caro poichè era la sigla di un programma televisivo del 1977, un rotocalco di spettacolo e cultura che andava in onda su Rai2 (che allora si chiamava ancora Secondo Canale) in prima serata e durava un'ora e mezza: era intitolato "TG2 ODEON - Tutto quanto fa spettacolo" eandava in onda il martedì.
Me lo ricordo perchè fu il primo spettacolo che i miei genitori mi concessero di vedere dopo Carosello: era il segno che ero diventato grande perchè, normalmente, dopo la storica trasmissione di spot i bambini andavano tutti a dormire tranne il sabato...(domenica non c'era scuola e si poteva dormire....)

(c) 2016 testo di Claudio Montini

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