di Jena
Sabauda
Come dolce conclusione di un pasto o come merenda golosa
e genuina oppure a colazione, una fetta di torta ci sta sempre bene
perchè è, quanto meno, un premio che diamo a noi stessi e che ci
tira su il morale, anche alla faccia dei salutisti ad ogni costo e ai
maniaci del controllo delle calorie.
Fatevi del bene e procuratevi quanto segue:
- 300 grammi di burro morbido (poi vi spiego...)
- 200 grammi di zucchero semolato bianco
- 100 grammi di zucchero a velo
- 4 uova di gallina
- 150 grammi di fecola di patate
- 150 grammi di farina bianca di grano tenero 00
- 1 bustina di lievito per dolci
- 1 pizzico di sale (andate a occhio, suvvia...)
- 2 o 3 mele dolci (quelle gialle per intenderci, vanno bene)
- 1 limone con una bella scorza da grattugiare
Il burro morbido non si trova al supermercato nè in una
fattoria guatemalteca: si tratta del comune burro di latte di mucca
mucca che avrete tirato fuori molte ore prima dal frigorifero, per
portarlo alla temperatura ambiente, o al limite fategli fare un giro
da qualche decina di secondi nel microonde da renderlo simile a
pomata.
Nel mentre, rompete le uova separando tuorli e albumi in
distinte ciotole; setacciate la farina con il lievito; quindi montate
a neve gli albumi.
Ora, con le fruste (elettriche o manuali a vostro
piacimento) lavorate il burro e la miscela di zucchero (a velo e
semolato insieme) fino ad ottenere una crema cui unirete i tuorli e
la scorza di limone grattugiata; seguitando a mescolare aggiungete la
farina di grano tenero e la fecola di patate: ottenuto un composto
omogeneo, incorporatevi gli albumi montati a neve cui avrete aggiunto
un pizzico di sale e amalgamate con gioiosa perseveranza.
Quando il composto vi sembra aver raggiunto un
bell'aspetto, vi riposate sbucciando e tagliando le mele a pezzetti
molto piccoli: non state a dannarvi l'anima sulla geometria di questi
ultimi, sappiate che più son piccoli e meglio è, ma che non siano
poltiglia invisibile affinchè che facciano bella mostra di sè nella
fetta; a questo punto li aggiungete al composto ottenuto con gli
altri ingredienti e versate tutto in una tortiera imburrata (o
foderata di carta forno) e infornate a 170° C per 40 minuti circa:
vale sempre la regola per cui ognuno conosce le caratteristiche del
proprio forno e si regola di conseguenza, così come quella del
controllo a vista e il sondaggio con uno stuzzicadenti.
Tolta dal forno, lasciate che si raffreddi e poi
spolveratela di zucchero a velo.
A
merenda o a colazione
La
sabbiosa della Jena con le mele
Fa più
che bene: fa benone!
Assaggiala e riparti a gonfie vele.
Parola di Jena Sabauda. Prosit!
©
2016 Testo di Jena Sabauda
© 2015 Immagine di Orazio Nullo "Carnival " (revisione testo
Claudio Montini)
Prosit!
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