lunedì 12 febbraio 2018

Coriandoli e stelle filanti, tra il serio e il faceto


Scherzo di carnevale
di Claudio Montini
Sembra che domani sia l'ultimo giorno di carnevale, ma in giro non vedo mascherine nè coriandoli e nemmeno stelle filanti; c'è poca voglia di scherzare, ce n'è troppa di menare le mani e far volare proiettili e coltelli. Non per qualche giusta ragione o torto subito, ma soltanto per finire davanti a una qualche telecamera affinchè qualche altro stupido monti polemiche e finti reportage per alimentare la paura e l'odio, così che il suo padrone possa fare bella figura e riesca a far dimenticare le smargiassate e le figure di merda che ha fatto fare al Paese ignorante su cui vorrebbe tornare a signoreggiare. Il problema è che non è il solo; c'è un tale che di mestiere, una volta, cercava di fare almeno sorridere la gente stigmatizzandone i difetti: ora si crede il messia del terzo millennio e, come i fascisti veri, quelli che occuparono la stanza dei bottoni dello Stivale Italico nel secondo millennio, si picca di riscrivere la Storia e la Filosofia occidentale: Immanuel Kant è troppo gentiluomo per tornare dall'aldilà per prenderlo a calci nel sedere, presumo che sappia già che non ne vale la pena. Poi ci sono i rivoluzionari coi soldi e il sedere degli altri, quelli che pugnalano (solo per metafora) alle spalle i colleghi di partito segandogli le gambe della sedia: la vendetta è un piatto che va consumato freddo, se solo si fosse capaci di confezionarlo, ma una giustizia universale esiste e accade che chi doveva essere solo una soluzione tampone, provvisoria, telecomandabile riveli una statura e una condotta da statista ben superiore alle aspettative e ai dettagli del curriculum politico. Non sarà facile scegliere da chi farsi rovinare gli anni che mi restano da spendere in questa valle di lacrime: vorrei solo che lo facesse evitando di prendermi per il naso, promettendomi mari e monti mentre sto camminando bendato sul bordo di un letamaio; mi accontenterei di un sostegno al reddito superiore per l'invalidità di mia moglie (se non la pensione anticipata senza salassi e orpelli, dato che sono per quasi quarant'anni ha versato contributi nelle casse dell'INPS) e magari un modesto impiego statale, anche a tempo parziale, per potermene occupare serenamente finchè morte non ci separi. Lo so, è ancora carnevale...e, a carnevale, ogni scherzo vale.


©2018 testo di Claudio Montini
©2015 immagine di Orazio Nullo "Carnival"

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