di Claudio Montini
Alla fiera dei sogni tutti gli stalli sono già occupati e i banditori fanno a gara nel vantare meraviglie dei propri prodotti: Lucio Dalla è, fortuna loro, già passato a miglior vita altrimenti dovrebbero ingaggiare una serrata lotta giudiziaria per la liquidazione dei diritti d'autore dal momento che, con le debite proporzioni, L'anno che verrà (1979) conteneva già tutti i temi che stanno "infiammando" la corrente campagna elettorale lungo lo Stivale dove il si suona. Harry Potter si è già chiamato fuori dalla possibile candidatura alla poltrona ancora occupata da Paolo Gentiloni che, pur essendo un comunista in giacca e cravatta, ha rivelato essere dotato di stoffa e statura di valente statista, non certo del livello di Fanfani o Craxi o Andreotti o De Gasperi, ma sicuramente superiore a colui che lo ha preceduto e a quelli che si sono succeduti nell'ultimo quarto di secolo: Berlusconi ora è in ambasce perchè, se per sbaglio, la sua armata Brancaleone vincesse le elezioni gli toccherebbe davvero vedere Salvini a Palazzo Chigi e la Isoardi a fare la premier dame, non a sostituire (finalmente) Antonella Clerici al timone de La Prova del Cuoco su Rai 1. Infatti, almeno questo va riconosciuto al satiro di Arcore: ha capito perfettamente che, per cavare dagli impicci l'Italietta stracciona che si dà arie da gran dama, ci vuole la bacchetta di un mago davvero potente altrimenti non basterebbero le lacrime e il sangue che sir Winston Churchill preconizzò ai sudditi di Sua Maestà Britannica per vincere la guerra contro i nazisti (e tenere a bada i bolscevichi di Stalin). Non cadete nel tranello, seducente ma pernicioso quanto un sindaco telecomandato in una capitale dalla storia bimillenaria, che sono tutti uguali e che non vale la pena andare a mettere una croce su un pezzo di carta colorata con una matita copiativa: intanto ci sono vari livelli di nefandezza, come le sfumature di una scottatura...ognuno ha la sua e, con tutte quelle che abbiamo già rimediato, si può già fare una prima scrematura; inoltre, il materiale che viene prodotto per una consultazione elettorale e il personale che viene mobilitato è pagato con soldi che sono stati prelevati, consapevolmente o inconsapevolmente, dalle nostre tasche sia che siamo disoccupati (come me), invalidi (come la Jena Sabauda dopo l'ictus di quasi due anni fa), liberi professionisti, operai o contadini: ricordatevi che se non andrete volontariamente a votare, avrete gettato al vento o regalato a coloro che disprezzate un'altra cospicua manciata di soldi vostri ma ricordate anche che gli unici con l'assenza giustificata saranno proprio gli invalidi e tutti i disabili (a vario titolo o ragione) che sono, tra gli ultimi della nostra società, quelli ad essere dimenticati quando non considerati addirittura impresentabili! Altro che massoni, indagati, in attesa di giudizio o condannati in primo grado....
©2017 Immagine di Orazio Nullo "Slabs on hell's way" - Atelier des Pixels Collection
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