domenica 16 luglio 2017

Pensieri di luna calante

Luglio, col bene che ti voglio...

di Claudio Montini

C' è un tempo per ogni cosa, lo si trova scritto anche nella Bibbia; ci siamo abituati al presto e subito, diventando schiavi della fretta e dell'impazienza. Che belle parole, tanto inutili quanto simili a tante altre, spese senza ritegno quando si vuol riempire il vuoto e il silenzio, parimenti opprimenti per chi non ama la solitudine. Viene, dunque, il tempo anche degli esami che, com'è noto, non finiscono mai anche se cambiano denominazione o circostanze o tema. La paura no, quella non cambia mai; non è una questione di orgoglio, semmai, d'istinto di sopravvivenza: in fondo, ogni essere vivente tende alla felicità, declinandola a suo agio, così come alla pace (purché non sia quella eterna che, in ogni caso, arriva da sé). Abbiamo sempre metà delle probabilità contrarie da provare, metà delle strade che non portano a nulla davanti, metà delle risposte sbagliate a domande giuste (e viceversa) da dare: la paura di compier un passo falso è il freno a mano che per molti, me compreso, non si sblocca mai. Un errore costa sempre caro e si rammenta assai più facilmente di una prodezza o di un esito felice; l'ideale sarebbe trarre sempre insegnamenti dalle vicende vissute, al fine di compiere tutti i passi della propria esistenza con la consapevolezza dei propri mezzi, senza il timore del giudizio di chicchessia fuorché il Padre Eterno. Conosco i miei limiti, faccio il mio mestiere e lo faccio bene perché sono capace; se tu sai farlo meglio, accomodati: poi, lo insegnerai anche a me, altrimenti lasciami in pace. Eppure le prove sono necessarie, il confronto, la valutazione dell'operato, anche in un ambito squisitamente artistico, sono il metro di giudizio con cui fissare i limiti e sancire il successo. Del resto, già gli antichi greci lo sapevano, tutto passa e scorre e si fa memoria...sempre che ci sia qualcuno che lo racconti a qualcun'altro pronto ad ascoltare per raccontarlo a sua volta... Ma questa è la paura di essere dimenticati, di tornare polvere alla polvere spazzati dal vento della Storia che corre verso il futuro, verso un punto che non si vede, ripetendo gli stessi errori cui si porrà rimedio alla solita maniera.

(c) 2017 testo di Claudio Montini
(c) 2014 Immagine da Google Images Database Vincent van Gogh "Sotto il cielo stellato" 1888

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