martedì 4 luglio 2017

In loving memory of Charles Gard

Salutaci il paradiso...se esiste!
di Claudio Montini

I ricordi più belli non soffrono di rimpianti e non patiscono rimorsi: hanno un posto speciale in quell'universo invisibile che celiamo nei quattro angoli del cuore, facendoli correre e riposare tra le volute delle sinapsi e i bauli della memoria. Un vescovo vestito di bianco, un vescovo di Roma appena fatto santo, venuto da molto lontano ha lasciato detto ai giovani che molto amava: "Prendete la vostra vita e fatene qualcosa di grande". Cosa c'è di più grande dell'amore che si fa vita e chiede, senza parlare, di essere aiutato nella sua missione che altro non è che proseguire la vita e generarla a sua volta? Ma....purtroppo, come in tutte le più belle cose, c'è un "ma": un'avversativa, una opposizione, una contrarietà, un'accidente che butta all'aria le carte e le pedine disposte sul tavolo, come una manata di un prepotente invidioso dell'altrui felicità che porta scompiglio, pena, afflizione e confusione. Attenti! Non cadete nel tranello di chi gode di queste cose, così come gode del baccano inutile, dello starnazzare senza riflessione, della prosopopea di improvvisati censori da tastiera: piaccia o meno, c'è un disegno prestabilito prima della nostra nascita, o meglio, della nascita di ciascuno, per il quale non facciamo nè faremo alcun passo in più del necessario verso il nostro destino; anche la sofferenza come la gioia, la malattia come il vigore, la noia come l'euforia non saranno altro che tappe o strumenti che dovremo, gioco forza, imbracciare e abbracciare e sfruttare lungo questo sentiero sconosciuto. L'unico vantaggio che abbiamo ce lo fornisce la fede in un qualunque Dio e l'amore che nutriamo per noi stessi e per il nostro prossimo, sia esso nostro figlio o uno sconosciuto, il quale non merita di condurre un'esistenza da cavia attaccato a macchinari sempre più sofisticati: le macchine dimostrano soltanto l'efficacia del loro funzionamento in merito allo status quo e non sono in grado di guarirlo, di restituirci quest'altro essere umano in una condizione di vita normale e pertanto palesano il loro limite e il nostro fallimento nella lotta contro la morte che è e sarà parte integrante della vita. Resterà solo il ricordo della lotta per sopravvivere e dell'affetto, della solidarietà, della comprensione e del compatimento necessari a chi si trova coinvolto in vicende simili per non impazzire di dolore. Tutti coloro che ora fanno a gara per accaparrarsi la ribalta mediatica e una cavia a buon mercato, cioè con grande ritorno economico e di immagine, dovrebbero fare come predicava il falegname di Palestina, morto crocifisso da innocente per calunnie infondate e un giudice che se ne è lavato le mani, riguardo allo scandalo procurato ai più piccoli: legarsi una pietra da macina e gettarsi nel più profondo dei mari. Se davvero accadesse, il livello degli oceani si alzerebbe a dismisura. Arrivederci Charles e salutaci il paradiso...se esiste.

(c) 2017 Testo di Claudio Montini
(c) 2017 Immagine di Orazio Nullo "Boomerang" 

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