mercoledì 13 aprile 2016

Voce di uno che grida nel deserto, abitualmente fuori dal coro.

Arrivederci, cittadino Casaleggio...benvenuto spirito Gianroberto

di Claudio Montini

 
Cordoglio unanime, si dice in questi casi; per fortuna, aggiungo io, che non abbiamo ancora del tutto perso il rispetto per i morti. Ma la cronaca, si sa, dura quanto la vita della drosofila, una mosca microscopica della frutta che vive un giorno terrestre soltanto: la notizia che oggi suscita emozioni e sensazioni, magari contrastanti, domani è già stantia, rafferma, scaduta tanto da essere dimenticata in fretta. Qualche volta addirittura non arriva a sera, se si tratta di un poveraccio qualsiasi; se il nome è di maggiore risonanza mediatica o di maggiore peso pubblico, forse, riesce a spuntare anche qualche giorno in più di presenza su quotidiani e rotocalchi, magarianche un servizio speciale in televisione o alla radio.
Anche a Gianroberto Casaleggio, temuto e vilipeso ideologo e fondatore del Movimento Cinque Stelle, accadrà la stessa cosa o meglio accadrà alla notizia della sua morte dovuta alle complicanze di una lunga malattia; scandaglieranno il suo passato, le sue idee troveranno nuove interpretazioni, si proverà a disegnare scenari futuri tanto per il movimento che per i personaggi che esso ha portato alla ribalta.
Per la gente comune, della quale faccio parte anche io, non cambierà un beneamato alcunchè (locuzione a piacere sostituibile con con quella paroletta italiana con due zeta che identifica l'arnese maschile per signora, talvolta prediletto anche da signori piuttosto particolari...).
Noi resteremo con il dispiacere, ovvio e naturale, per un sessantenne che si congeda dalla vita in un letto d'ospedale imbottito di pillole, cannule e sedativi; ma coloro che nemmeno provano simpatia per le pagliacciate dei burattini a cinque stelle, pardon, cittadini a cinque stelle, artisti più ancora di chi li ha preceduti nell'affabulare, sbraitare, proclamare e gettare la spugna con indifferenza, specialmente se i riflettori sono spenti, eppure lesti ad intascare stipendi e gettoni di presenza così come recalcitranti a dare seguito alle promesse di rinuncia e restituzione delle stesse prebende (la campagna elettorale è una cosa, la legislatura è un'altra...), avendo ben altre gatte da pelare, non si crucceranno più di tanto del fatto che il movimento di Grillo e del defunto possa sopravvivere orfano di chi, almeno, aveva una mezza idea nuova. Già, mezza idea: perchè l'altra metà, scesa coi piedi a terra, dispersa verso le proprie case la folla osannante al grido di vaffanculo a questo e a quello, messa di fronte alle istanze e alle esigenze della vita che scorre comunque lontano da mouse e schermo o microfono e megafono, ha dimostrato la sua inconsistenza e la sua farraginosità dove non ha mostrato la sua vera faccia, quella da squadrista in camicia bianca e stalinista informatico, con le espulsioni di chi non si mostrava allineato e coperto.
Le idee di cui ora si attribuisce la paternità a Gianroberto Casaleggio e la diffusione a Beppe Grillo non hanno affatto inciso o agevolato o cambiato la vita degli italiani; il loro scopo è sempre stato quello di scardinare, rovesciare, spalancare i palazzi dei poteri forti senza però dire mai una sola volta cosa avrebbero fatto al posto loro, cosa avrebbero costruito una volta spazzate via le macerie, come si sarebbero mossi o comportati una volta cacciati i mercanti dal tempio del popolo: intanto cominciamo ad andare là noi che siamo orgogliosi della nostra diversità, poi si vedrà.
E' morto Casaleggio, viva Casaleggio: adesso tutto ritorna nella normalità, come quando si è fucilato Mussolini per far capire ad eventuali nostalgici che la festa era finita e la musica era cambiata insieme all'orchestra; il movimento continuerà ad esistere e ad esibirsi a Montecitorio e nei vari consigli comunali e regionali e persino a Bruxelles, non temete: si adeguerà al modello correntizio e proporzionale che dal 2 giugno 1946 fa dell'Italia il paese dei campanelli, dei balocchi e degli Alì Baba e i quaranta ladroni...pardon, faccendieri, deputati e senatori.


(c) 2016 testo di Claudio Montini
(c) 2014 foto di Orazio Nullo "Sunset silouhette"

2 commenti:

  1. Selfish point of view, but i am realizing that my dream of retiring in Italy is going out the window. There is no longer any place to escape to . is there?

    RispondiElimina
  2. Escaping from our destiny, it were impossible for the palestine joiner too, when he defeated death giving back us eternal life and forgiving our sins; anyway, I think there are a lot of small towns and villages where you could live a golden retirement. You've only to stay at large from big towns and politicians...as well as you are still doing in Usa!!

    RispondiElimina