domenica 20 dicembre 2015

Dopo tutto, sarebbe Natale...

Costretti ad essere ottimisti

 

di Claudio Montini

 

Volenti o nolenti, siamo giunti all'ultimo scorcio dell'anno e sembra diventato un dovere imprescindibile per chiunque redigere un bilancio dell'anno, ovveromettere diligentmente in colonna azioni, tentativi, obbiettivi raggiunti, risultati ottenuti e tante promesse imminenti per il nuovo anno.
Fioriscono gli oroscopi e le proiezioni statistiche per irempire palinsesti radiotelevisivi e pagine di rotocalchi e giornali, si affannano le votazioni nelle sedi istituzionali affinchè si arrivi alla viglia del compleanno più importante della cristianità occidentale con la coscienza di aver fatto e disfatto tutto il possibile, cioè di aver rispettato i programmi e le scadenze imposte da questi ultimi, figli anche loro spurii di una notte insonne per una cena troppo pesante.
Persino facebook ti costringe a scegliere dieci fotografie per caratterizzare il tuo percorso lungo questi dodici mesi: ma non ti lascia mettere un commento a ciascuna per dire chiaramente cosa ti passi per la testa, forse vuole solo costringerti ad essere ottimista e rallegrarti per i "like"  che potresti suscitare tra i presunti amici; ieri, durante una trasmissione televisiva del pomeriggio, Vincenzo Salemme (commediografo e attore e regista napoletano) si domandava come mai fosse passato di moda il guardarsi negli occhi, il toccarsi, l'annusarsi, il riconoscersi sensorialmente tra le persone: quella fisicità del rapporto umano era la sola definizione di amicizia possibile e non quella di avere un elenco di nomi, veri o presunti tali o del tutto fantasiosi, cui non corrisponde nulla se non una frase o un disegno generata da un elaboratore elettronico.
Eppure, a me, questo genere di amici hanno fatto altrettanto bene quanto quelli in carne e ossa: da loro ho imparato qualcosa, ho insegnato io qualcosa, ho ricevuto e dato conforto almeno spirituale, mi sono sfogato e se sono stato giudicato uno sciocco o un poveraccio, per lo meno, hanno avuto il buon gusto di non scriverlo, di non perdere tempo e sonno e fatica nel formulare contumelie....Sicuramente avevano di meglio da fare! 
Per questo motivo, nonostante tutto, mi vedo costretto a sperare in un nuovo giorno per vedere come andrà a finire: d'altra parte tra pochi giorni è Natale e bisogna essere tutti più buoni....
Non c'è scampo, per quel giorno saremo tutti costretti ad essere ottimisti! A Santo stefano smaltiremo la sbornia giusto per esser pronti per quella di San Silvestro.

(c) 2015  testo di Claudio Montini
(c) 2015 foto Google Images Database "L'albero della vita a EXPO 2015" 

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