martedì 17 gennaio 2017

Letti & Piaciuti: Paolo Longarini BRANDO - 2016 Edizioni Efesto

Paolo Longarini
BRANDO
Edizioni Efesto - 2016 -

LA PORTA SEGRETA SEMPRE APERTA

di Claudio Montini


L'anticonformismo può essere una valida alternativa stilistica per emergere dalla massa di artigiani della parola; lavorare di fantasia è un esercizio lecito, innocuo e concesso a tutti e a tutte le età, tanto quanto mettere su carta i prodotti della spremuta di meningi: sarà, poi, la presa sull'uditorio o sui potenziali lettori a determinare l'efficacia e il successo del nuovo discorso confezionato con vecchi arnesi e materiali comuni, immutati e levigati dai secoli ma capaci di illustrare scenari sorprendenti e mai uguali, toccando corde recondite negli animi sensibili ai dettagli, alle sfumature della punteggiatura e della coniugazione dei verbi finalmente corretta. Con BRANDO (Edizioni Efesto 2016), Paolo Longarini realizza con successo una camminata sul filo sospeso nel vuoto e senza rete di protezione, utilizzando a piene mani tutti gli strumenti e le abilità di cui gli scrittori menan vanto senza possederne oppure sfruttano senza rendersene conto, pur prendendo le distanze da questi ultimi sin dalla prefazione e smentendosi a partire dall'introduzione: ogni capitolo, è una continua sorpresa e, perchè resti tale, non si può dire altro nè sulla trama nè sui personaggi se non che la storia segue l'ordine che deve avere, a parere dell'autore, pur nella confusione della numerazione dei capitoli. Una volta che la lettura avrà incrementato il suo abbrivio, non vi importerà un fico secco della numerazione di capitoli perchè sarete rapiti dall'elegante snellezza e agilità del periodare spinti a terminare il capitolo per capire cosa succederà nel successivo, quale nuovo personaggio o quale situazione si rappresenterà per fare luce sul reduce sconfitto dalla Storia ma baciato dalla fortuna di essere sopravvissuto a scapito di altre vite. Forse è il fu Mattia Pascal che ha letto Primo Levi o Palazzeschi o Vittorini o Moravia guardandosi intorno, più che dentro, e notando che, in fondo, settant'anni di repubblica non hanno cambiato in meglio l'Italia e neppure gli italiani: infatti in BRANDO troverete satira di costume, ironia dissacrante, pudore e poesia dei sentimenti, cattiveria divertente e divertita, momenti di neorealismo e retorica intesa nel senso migliore del termine, cioè come arte del bello scrivere e del bel parlare, brividi e tensione emotiva che, forse, spegnerà l'acida ilarità di certe pagine ma si stempererà nella magia dell'incontro col cane femmina, solitaria randagia non priva di coraggio e dignità, che verrà battezzata col titolo del libro che Paolo Longarini chiude con una rivisitazione della favola di Biancaneve e i sette nani. Ammetto d'essere rimasto perplesso da un finale di tal fatta; invece, ripensandoci e riflettendoci e anche rileggendo qua e là, BRANDO di Paolo Longarini edito da EDIZIONI EFESTO non poteva terminare altrimenti proprio per il fatto che è una navicella (si tratta di poco più di centotrenta pagine) la quale, fin dal varo, ha issato sul pennone la bandiera corsara della trasgressione elegante, intelligente, limpida e onesta vale a dire fedele al detto oraziano castigat ridendo mores e, ancora di più, a un aforisma poco conosciuto di Voltaire: "Ho deciso di fare ciò che mi piace perchè fa bene alla salute". Probabilmente, esiste davvero nell'anima degli artisti, consapevoli o incoscienti, una porta sempre aperta cui bussano le storie e le idee e i sogni che vogliono lasciarsi fissare su qualche supporto per entrare nel mondo degli esseri umani, quello che per convenzione chiamiamo realtà: BRANDO ha trovato quella di Paolo Longarini che, ha sua volta, ha trovato quella di Edizioni Efesto e troverà anche la vostra non appena varcherete la soglia di una libreria.

© 2017 Testo di Claudio Montini

© 2017 Foto di Orazio Nullo

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