lunedì 1 settembre 2014

Settembre saluta l'estate che non si è vista

Ci siamo lasciati alle spalle anche il mese di agosto, dunque; secondo i meteorologi oggi inizia l'autunno, ma io preferisco pensare all'antica e mi ostino ad essere convinto che la stagione delle foglie morte e dei crisantemi non cominci che fra venti giorni, come ci insegnavano alle scuole elementari.
Ora, con tutte le cervellotiche riforme che ci sono state negli ultimi trent'anni, non sono nemmeno sicuro che ai bimbi queste elementari nozioni di buon senso pratico siano più proposte; oso sperare che trovino spazio tra l'informatica, l'inglese e la meccanica quantistica, perchè se i soloni che scaldano poltrone vellutate nella città eterna sono stati capaci di stravolgere e cancellare nomi che duravano da millenni in nome di una modernità oscena e vacua ( come si fa a sostenere che è meglio genitore 1 e genitore 2 in luogo di padre/madre o chi ne fa le veci??? ), chissà cosa caveranno fuori dai cilindri che calcano sulle loro zucche vuote in luogo di leggere, scrivere e far di conto.
Così ci ritroveremo con onorevoli che non sanno far di conto, ammiragli che non sanno dare ordini e primi ministri che, per tenersi in tasca i soldi di un'azienda di elicotteri, condannano al carcere senza processo in terra straniera chi, per campare la famiglia, ha giurato fedeltà e onore a una patria forte coi deboli e debole coi forti, che ogni giorno di più non merita il sacrificio loro e di quanti non si arrendono all'idea di emigrare.
Così non si può più andare avanti, ma io non so proprio come fare altrimenti.

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