domenica 16 aprile 2017

Pensieri pasquali...

Per un augurio pieno e vero

di Claudio Montini

Scrivo a ridosso di mezzanotte e vorrei andare a dormire giusto per svegliarmi, a Dio piacendo, la mattina di Pasqua. Fin dalla più tenera età, ci hanno insegnato che è una notte speciale per noi che adoriamo il crocifisso, forse ancora più importante di quella che porta i regali e il panettone, ma ancora più misteriosa e più difficile da comprendere, da sentire sulla pelle e nelle ossa; crescendo, le abbiamo dato sempre meno importanza concentrandoci sulla concomitanza di due giorni di festa, nella bella stagione, utili a capire e provare le prospettive dell'estate che ci attende e che attendiamo da tutto l'inverno. In fondo, siamo solo esseri umani, limitati nei mezzi e legati agli istinti oppure storditi dai dogmi e dai loro erronei profeti: chiediamo miracoli così come i nostri antenati impetravano prodigi a statue antropomorfe, una per ogni specifico fenomeno altrimenti non spiegabile, imprecando e lamentandoci se la ruota della fortuna non gira dalla nostra parte. Ma la cosa peggiore è costituita dalla montagna di idee, parole, pensieri, opere e omissioni che non smettiamo di collezionare per giustificare, inquadrare, regolamentare il dono misterioso che ci è stato fatto in una notte come questa, fatta per credere ad avvenimenti tanto lontano da noi ma che ci fanno guardare al cielo con occhi diversi: eppure era stato chiarissimo e sintetico spezzando il pane con loro, in attesa del suo "passaggio", mentre festeggiavano e ricordavano quello di Mosè. Aveva dato un comandamento nuovo, unico, universale e una preghiera che era programma di comportamento e invocazione alla pace, alla giustizia, alla fratellanza: aveva donato un sogno nuovo e una nuova speranza, prima di aprire una strada nuova che avrebbe portato a una nuova valle, a una nuova terra, a una nuova vita attraversando il mare oscuro del dolore e della morte. Dobbiamo ritornare a quei giorni, ascoltare di nuovo quelle parole, portarle con noi e spenderle nel nostro tempo affinchè abbia ancora un senso augurarci Buona Pasqua, ovvero che non sia solo scaramanzia per contare su due giorni di sole da spendere in vacanza.  

(c) 2017 Testo di Claudio Montini
(c) 2016 Immagine di Orazio Nullo "Miracles and desires night" -Atelier des pixel collection

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