sabato 5 luglio 2014

Radio Patela News

Stavolta il nuovo avanza davvero!

Silenziosa come una foresta che cresce, la rivoluzione giovanile delle amministrazioni comunali uscite dalle
urne della recente consultazione elettorale muove i suoi primi passi in una direzione, non nuova certo, ma spesso tentata e abortita sul nascere.
Questa mattina, presso il municipio di Cava Manara, dopo l'exploit della loro missione in Regione Lombardia a Milano avvenuto subito dopo la nomina e ancora prima del formale insediamento, i sindaci di Sommo, San Martino Siccomario, Carbonara, Zinasco, Travacò Siccomario, Mezzana Rabattone e Villanova d'Ardenghi sono stati ospiti per un coffe break del sindaco Michele Pini: li potete vedere nella foto di gruppo qui a lato.
Allora erano andati per ribadire ai burocrati e alle istituzioni regionali che non sarebbero stati spettatori o attori passivi delle scelte e dei progetti che avrebbero coinvolto i territori da loro amministrati, sottolineando la sinergia e lo spirito di collaborazione che avrebbero messo in campo per tutelare gli oltre ventimila cittadini, non sudditi verrebbe da aggiungere, loro affidati dal voto democratico.
Oggi si sono dati appuntamento per un vertice nel quale ribadire la volontà di operare, di concerto gli uni con gli altri, sostanzialmente per migliorare la qualità della vita dei rispettivi paesi discutendo di temi quali l'autostrada Broni-Mortara e della discarica di cemento amianto ( ribadendo una ferma opposizione a entrambi i progetti ), sicurezza e trasporto pubblico ( settori sofferenti e carenti in tutto il bacino del Siccomario, dove insistono i comuni partecipanti al summit ), viabilità (altra nota dolentissima di tutta la zona) e della necessità di stipulare convenzioni che possano ampliare l'offerta di servizi ai propri concittadini.
Michele Pini, dandone notizia su Facebook ( a lui si deve, tra l'altro, la foto che correda questo post ) ha sottolineato che l'entusiasmo, lo spirito costruttivo e le idee non mancano e non mancherà l'impegno per dare loro concretezza.
Io, che non ho votato per nessuno di loro, ci credo e credo che riusciranno a rianimare questa asfittica coscienza popolare e civica che ci ritroviamo, dopo decenni di politici che hanno usato le nostre terre come serbatoi di voti o, al più, come trampolini di lancio per carriere più o meno limpide e lunghe nelle stanze dei bottoni romane o milanesi che fossero.
Riuscissero anche solamente a farci comprendere che non siamo più sudditi del primo linguacciuto che appare in televisione o a un balcone, ma cittadini che sono le ossa e i nervi e i muscoli di questo Stato che chiamiamo Italia ( come indirettamente ha detto il sindaco di Zinasco, Massimo Nascimbene, nel suo discorso di insediamento ), ebbene avrebbero compiuto la più grande rivoluzione di velluto dal 1946.
Stavolta, forse, il nuovo avanza davvero!

Foto : Michele Pini    Testo: Claudio Montini 


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