Digito ciò che penso
Riflessioni in presa diretta, canzoni e altri deliri grafici
domenica 23 novembre 2025
Guardare il mondo dai buchi del gruviera - Matteo Melzi (2025), nuovo singolo!
Paolo e Bruno di Andrea Stefanet : nuovo singolo per il 2025
venerdì 17 ottobre 2025
Chiamo io o chiami tu? - Storie in divenire...
di Claudio Montini
©2025 Testo di Claudio Montini
©2021 Immagine di Orazio Nullo "People in the street" - Atelier Des Pixels collection
mercoledì 15 ottobre 2025
Storie in divenire: il primo appuntamento
©2025 Testo di Claudio Montini
©2021 Immagine di Orazio Nullo "People in the street" - Atelier Des Pixels collection
sabato 13 settembre 2025
Prendendo il primo sogno che passa
Io vado avanti ancora un po'
ma un'altra mezzanotte,
credimi, non l'aspetterò
in un deserto di bottiglie rotte.
e salterò sul primo sogno che passa,
scappando da una processione
con oro, incenso e birra nella cassa.
Tu, che hai la musica tra le mani
e chi ti riempie il cuore e il domani,
voli con loro al di là dell'orizzonte
fino alle stelle e al giardino oltre il ponte,
attraversi le nuvole ad occhi aperti
e torni recando notizie e dati certi
a quelli che hanno mille apprensioni
ma cercano sempre nuove dimensioni.
“Verrà un giorno in cui avremo giustizia,
perché ci avranno ascoltato senza malizia:
seguendo la scia di una stella propizia,
balleremo e canteremo questa bella notizia
ovunque ristagni e s'annidi la mestizia.
esercitando il dialogo e la pazienza,
blandendo la naturale esuberanza
fino a volgerla in matura resilienza
che addolcisca e temperi l'esistenza.”
Io, però, sopravvivo qui adesso
intrecciando nuvole alla ringhiera,
tra un ricatto e un compromesso,
nelle notti dei leoni da tastiera.
Navigo a memoria e a vista,
una pausa effimera nel fracasso,
ogni compleanno è una conquista,
utile a non sbagliare un solo passo.
Dal passato remoto all'infinito futuro,
incontrerai sciacalli, corvi e avvoltoi
pronti a saltare sul carro più sicuro,
flagellando i rivali col senno di poi.
Quando spiccherai di nuovo il volo
pensami e augurami tanta salute:
potrei non avere più alcun ruolo
nelle trame delle lingue biforcute.
“Verrà un giorno in cui avremo giustizia,
perché ci avranno ascoltato senza malizia:
seguendo la scia di una stella propizia,
balleremo e canteremo questa bella notizia
ovunque ristagni e s'annidi la mestizia.
Ci nutriremo di luce e sapienza
esercitando il dialogo e la pazienza,
blandendo la naturale esuberanza
fino a volgerla in matura resilienza,
che addolcisca e temperi l'esistenza.”
©2025 testo di Claudio Montini – inedito
©2022 Immagine di Orazio Nullo "Against all odds" - Atelier Des Pixels Gallery
giovedì 28 agosto 2025
Letti & Piaciuti: OMICIDIO ALLA MARINA DEI CESARI Il giallo dell'estate - di Gabriele Prinelli (2025 Gemini Grafica Editrice)
di Claudio Montini
Finalmente c'è del bello e del nuovo nell'asfittico e sovraffollato panorama letterario italiano, ricco di titoli e parole e iperboli e altre stravaganze spacciate per cultura del terzo millennio: tutta roba già vista o sentita, rimasticata e di nuovo sputata malamente, riscaldata o rivisitata con abbondanti dosi di presunzione, superbia e alterigia culturale da professorini compunti, impomatati e incipriati ancora convinti di portare la luce nei campi e alle masse operaie.
OMICIDIO ALLA MARINA DEI CESARI -Il giallo dell'estate (Gemini Grafica Editrice, 2025) di Gabriele Prinelli è il piccolo gioiello che non può mancare alla vostra biblioteca, l'eccezione che conferma la regola, la storia o la fiction che stavate aspettando, il romanzo apparentemente leggero e d'evasione che invece è ricco e gustoso dal punto di vista dello stile e dei contenuti, poiché si legge senza fatica a tutti i livelli d'istruzione e si “vede” come se si fosse di fronte a uno sceneggiato televisivo che va in onda davanti ai vostri occhi parola dopo parola, riga dopo riga, pagina dopo pagina senza perdersi in voli pindarici, minuziose descrizioni ambientali o altri stravaganze sintattiche o semantiche o linguistiche.
Infatti l'autore, milanese di nascita e lomellese d'adozione per amore, della sintesi tipica dei poeti capaci di illustrare scenari immensi e complessi anche con una sola frase, del ritmo serrato proprio dei giornalisti e dei cronisti dei tempi andati (vale a dire quelli in cui quella professione era ancora una cosa seria), della cura e della precisione linguistica e grammaticale intesa come scelta artistica di esprimersi nel miglior italiano possibile, riesce a fare di tutto ciò i propri punti di forza e a suscitare fascino, attenzione e interesse crescenti verso l'opera sua, pur maneggiando temi ed elementi e “materie prime” tipiche e peculiari del romanzo “noir” e dell'intera letteratura “gialla” presente, passata e mondiale che, infine, risulta essere protagonista occulta o “spalla” ispiratrice del personaggio principale.
C'è un omicidio, quello di una giovane donna rinvenuta cadavere a bordo di natante di lusso alla fonda presso il porto di una cittadina adriatica e marchigiana; lo yacht in questione appartiene a un facoltoso industriale e uomo d'affari, a sua volta, amicissimo di un esponente politico nazionale già catapultato dal proprio partito in quella regione e da quel collegio elettorale “miracolosamente” approdato al parlamento della Repubblica Italiana.
C'è la presunta quiete della provincia italiana che viene, dunque, messa seriamente in discussione e l'avvio delle inchieste, giudiziarie e giornalistiche, interessate più al ripristino del quieto vivere o alla condanna morale preventiva tanto di vittima quanto dell'ignoto carnefice che alla ricerca di una qualche verità, legale o fattuale.
Quest'ultima, per altro, come tessere di un mosaico divelte e portate a spasso dalle correnti del Mare Adriatico, si muove alla deriva lambendo altri territori d'indagine e di scandalo rispetto all'evento delittuoso accaduto alla Marina dei Cesari di Fano (PU), per farvi ritorno grazie a un disinteressato ma attento osservatore, un “umarell” da cantiere squisitamente letterario, poiché già bibliotecario ma ora in pensione, il quale, forte delle sue letture e degli insegnamenti che ha ricavato da esse oltre a una serie di capoversi notevoli che si è appuntato mentalmente e fisicamente, unisce i puntini del disegno cifrato e risolve il rebus mettendo in fila dati, eventi ed ipotesi.
Come Agatha Christie docet nel finale di Dieci Piccoli Indiani, egli affida la dimostrazione della propria tesi sulla dinamica del delitto a una lettera anonima, che il direttore de Il Resto del Carlino non leggerà mai ma che aiuterà le forze dell'ordine a risolvere il caso, limitando i danni collaterali per i sopravvissuti e una sorta di giustizia tardiva per la vittima.
Insomma, tutti guadagneranno più di quel che rischiavano di perdere e il quieto vivere stabilmente tornerà a dominare la Marina dei Cesari in Fano (PU).
Dunque, in OMICIDIO ALLA MARINA DEI CESARI -Il giallo dell'estate (Gemini Grafica Editrice, 2025) di Gabriele Prinelli, gli ingredienti per un buon giallo leggibile e godibile in tutte le stagioni ci sono tutti: ciò che lo rende una meravigliosa, piacevole e divertente novità è la sua scorrevolezza narrativa schietta, misurata, elegante e chiarissima, mai banale né scontata e neppure stravagante a titolo gratuito, che non distrae il lettore ma lo invoglia a non staccarsi dalle pagine.
Inoltre è notevole e deliziosa la precisione chirurgica con cui mette in mostra l'ipocrisia manichea, la superficialità, il cinismo imbarazzante congeniti nella società italiana, a partire soprattutto dai livelli intermedi e andando a salire a quelli dirigenti, cui non si oppone ma si adegua il mondo dell'informazione ormai troppo più attento al contenitore che ai contenuti e, di conseguenza, meno che mai alla verità nella ricostruzione delle dinamiche dei fatti.
Vale a dire che le domande da porsi sono evidenti e qualcuno ci prova a interrogarsi e interrogare ma, per evitare di calpestare calli importanti o avventurarsi in un campo minato senza mappa o per altri interessi o tornaconti personali, non si sforza di aspettare risposte o di andarle a cercare come invece insegnano, a modo loro, tutti i capolavori della letteratura del passato e i loro personaggi di punta che Prinelli, lettore a sua volta, adopera con garbo e maestria per spalleggiare i ragionamenti del suo antieroe e solutore più che abile di enigmi.
Il lavoro che l'autore ha fatto sull'idea, prima, sulla sceneggiatura, poi, sul testo, infine, è opera di cesello da orafo geniale alla Benvenuto Cellini, di sottrazione e condensazione e distillazione di essenza rara da raffinato e abile profumiere d'altri tempi: esso dona ritmo serrato e corpo e spessore di tipo teatrale a tutto l'impianto narrativo e ai personaggi, minori e maggiori, senza stravaganze né espedienti retorici o eccessi descrittivi.
In ultima analisi, OMICIDIO ALLA MARINA DEI CESARI -Il giallo dell'estate (Gemini Grafica Editrice, 2025) è un romanzo che si legge con piacevole agilità e si “vede” nella mente con netta immediatezza sin dalle prime battute grazie alle parole scelte con cura dall'autore, Gabriele Prinelli, per sentirsi accanto a lui dietro la macchina da presa o presso una quinta del palcoscenico sul quale ha allestito questo giallo dell'estate, buono da leggere e gustare in tutte le stagioni dell'anno poiché capace, come pochi ultimamente, di materializzarsi nel lettore senza ansia e senza sforzo e senza altre noie ad ogni volgere di pagina lasciando soddisfatti e sazi come solo le belle storie sanno fare.
©2025 Testo e immagine di Claudio Montini
sabato 5 luglio 2025
Sentenze notturne - episodio 1
Eternamente irraggiungibile...
©2021 immagine di Orazio Nullo "Partnership" da Atelier Des Pixels gallery



