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lunedì 25 giugno 2018

Letti&piaciuti: Marco Buticchi LA LUCE DELL'IMPERO - ed. Longanesi - 2017

UN'OTTIMA COMPAGNIA PER IL TEMPO LIBERO
di Claudio Montini
In "Messico e nuvole" Enzo Jannacci cantava una strofa che riassumeva con crudele sinteticità, propria dei poeti spietatamente lucidi, quale fosse l'idea che l'immaginario collettivo europeo e italico aveva del paese centro-americano: "[...] la faccia triste dell'America [...] ". Marco Buticchi, invece, ne LA LUCE DELL'IMPERO edito da Longanesi nel 2017, strappa questo velo di ignoranza e di ipocrisia illuminando le origini dell'attuale Federazione degli Stati Uniti del Messico senza trascurare lo stato odierno delle cose, secondo il suo collaudato sistema narrativo basato sul triplice intreccio tra eventi storici documentati, dinamiche e temi di stretta attualità e l'eterna lotta tra bene e male col suo bagaglio di protagonisti e antagonisti e comprimari, vittime e carnefici compresi. I protagonisti sono, ancora una volta, i membri della squadra che ruota intorno a Oswald Breil che si troverà a fronteggiare i signori della droga messicani (fornitori privilegiati del mercato delle tossicodipendenze statunitensi), sebbene divideranno la scena con figure reali e fittizie appartenenti al passato, ovvero vissute oltre un secolo prima, le cui gesta finiranno per riflessi e implicazioni anche nel tempo presente. Breil risolverà il problema della dipendenza da sostanze psicotrope nè quello della corruzione esistente anche nelle stanze dei bottoni, ma impedirà che una nuova sostanza vada a peggiorare la situazione mentre il destino si incaricherà di chiudere il cerchio della maledizione legata a due ponderosi e preziosi diamanti, comunque scomparsi dalla circolazione, che hanno portato morte e sfortuna a tutti coloro i quali ne sono entrati in possesso. Ne LA LUCE DELL'IMPERO troverete tutto quello che si può desiderare da un prodotto (geniale) di intrattenimento: fantasia e realtà, storia e umanità, cattiveria e crudeltà ma anche lealtà e giustizia, sentimento e azione, meschinità e dignità così come coraggio e fortunata intuizione. Avrete tra le mani, scorrendone le righe a una velocità che vi sorprenderà piacevolmente, un film completo di effetti che coinvolgono i cinque sensi grazie a un italiano (da intendersi come lingua e stile) essenziale, asciutto, grammaticalmente e sintatticamente corretto eppure brillante e sempre efficace: ovvero capace di generare echi e riverberi e suoni limpidi con un solo tocco alle corde dell'anima. Salirete su una macchina del tempo che vi porterà dal XIX secolo al XXI che stiamo vivendo, rivalutando e una figura sfortunata e sfuocata di regnante quale quella di Massimiliano d'Asburgo, ultimo esponente della nobiltà illuminista perchè più naturalista che politico, ma avrete anche a che fare con i peccati originali e i mali endemici del cosiddetto stile di vita occidentale un tempo eurocentrico, poi, atlantico e ora del tutto mondiale prima ancora che americano, sia esso settentrionale come meridionale o centrale. LA LUCE DELL'IMPERO di Marco Buticchi, edito da Longanesi, illuminerà e riempirà i vostri momenti di riposo dalle fatiche quotidiane: ed avrà già raggiunto un notevole risultato; se, poi, vi indurrà ad approfondire le tematiche che reca in sè, sotto traccia, o soltanto a guardare alle cose del mondo con un ottica meno ristretta (a questo serve la bibliografia che trovate in fondo al volume: non all'autore per sfoggiare la sua erudizione...), in questo caso il libro stesso avrà completato con successo la sua missione mentre a Buticchi toccherà l'onere di sfornarne subito un'altro!
© 2018 Testo di Claudio Montini   
© 2018 Fotografia di Orazio Nullo

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