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giovedì 14 giugno 2018

Si impara un passo al giorno

Un ballo verticale
di Claudio Montini
Il calendario di Frate Indovino mi suggerisce, insieme a una miriade di altre notizie e aneddoti e consigli, che oggi sarebbe la Giornata Mondiale dei Donatori di Sangue. Ora mi spiego e capisco il motivo per il quale, nonostante il meteo all'insegna della variabilità, lungo la passeggiata che faccio abitualmente col mio cane, Leone, nella campagna dietro casa seguendo un tratturo che attraversa risaie e pioppeti e campi di mais che cresce in fretta come i figli e i nipoti questo strano terzo millennio, moltitudini di zanzare e moscerini e tafani imparino a volare e ad approfittare delle specie a sangue caldo che attraversano il loro spazio aereo con entusiastico sforzo di ali e proboscidi suggenti. A loro modo, partecipano alla festa dei donatori di sangue i quali gratuitamente offrono i loro globuli, rossi e bianchi più piastrine e altri componenti non altrimenti specificati, per la vita altrui. Siamo tutti anelli di una catena alimentare, dopo tutto, con la fine già scritta in quella straordinariamente lunga e dalle dimensioni altrettanto infinitesimali catena di amminoacidi custodita dalle nostre cellule: e il bello è che non lo sospettiamo affatto, anzi, ci illudiamo di essere immuni e superiori ai rovesci e ai colpi vincenti della fortuna. La vita è un ballo verticale, si impara un passo al giorno e il prezzo dei passi sbagliati è un biglietto di sola andata, senza più ritorno: così scrisse un poeta genovese che, casualmente, è anche un sopraffino musicista e compositore (Per chi non l'avesse riconosciuto, si tratta di Ivano Fossati "Io sono un uomo libero" da Lampo viaggiatore). Vedete? Non possiamo fare a meno dei poeti, così come non si può fare a meno del pane; dell'aria da respirare e della libertà di cantare e parlare; di decidere da che parte stare e di stare zitti se non si ha nulla da dire al riguardo, di ogni questione, di ogni problema, di ogni gioia e di ogni dolore. Io non ho le ricette per un mondo migliore nelle mie tasche: ho soltanto parole, briciole di sogni, chiavi di stanze immaginarie e, se non vi offendete e se vi fa piacere, ve le offro sopra un pezzo di carta, anche fatto di elettroni, di luce impalpabile come l'energia che ci danno le poesie, le canzoni, le frasi immortali che si stampano ancora oggi come seicento anni fa e ci fanno ridere, commuovere, scattare e combattere e correre verso la felicità che è sempre a portata di mano anche se non la vediamo.
© 2018 Testo di Claudio Montini
© 2017 Immagine Orazio Nullo "Bonfire burns through the night"

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