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venerdì 10 novembre 2017

Siamo in autunno: era ora!

Niente paura con la democrazia
di Claudio Montini

L'autunno, tanto agognato dalla terra e dagli animali, finalmente si è presentato in tutto lo splendore dei suoi dettagli meteorologici tanto cari a retori, poeti e scrittori di ogni epoca risma e schiatta. Per recuperare il ritardo accumulato rispetto al calendario consueto, si è dato abbondantemente da fare per rimpinguare le asfittiche risorse idriche con neve e pioggia e calo delle temperature che, zelanti pappagalli mediatici a corto di cattive notizie, hanno provveduto a montare come sufflè alle banane per tenere alta la tensione emotiva del pubblico uditorio. Niente paura con la democrazia, finchè andiamo e veniamo: tutto già visto, tutto già vissuto, tutto già dimenticato come la proroga dell'estate di cui abbiamo incautamente beneficiato, tralasciando di prepararci al peggioramento e dimenticandoci delle magagne facilmente risolvibili che si trasformano, durante l'evento infausto, in emergenze catastrofiche. A onor del vero, ammesso e non concesso che si possa ancora distinguere con manichea precisione tanto l'uno quanto l'altro (l'onore e il vero), va detto che le disgrazie non vengono mai da sole: però è ancora più vero che ignorare o tamponare o rinviare o polemizzare in cerca di effimera visibilità fa sempre rima con lascia starema chi telo fa fare?mandateli a casa che son tutti ladri (o mafiosi...a scelta)vedrai che qualche santo vorrà o verrà a provvederetanto hanno già deciso come spartirsi la torta. L'ignoranza non è una giustificazione, per carità; nascondere la testa sotto la sabbia, tapparsi le orecchie e gli occhi non risolve i problemi, il silenzio non è mai d'oro ma di piombo o di nitroglicerina: abbiamo bisogno di conoscere i fatti e le opinioni nella loro interezza e dobbiamo tornare a pensare con la nostra testa, nella quale deve esserci spazio per un comandamento soltanto: ama il prossimo tuo come te stesso, ovvero non fare agli altri ciò che non vuoi sia fatto a te.

(c) 2017 Testo di Claudio Montini
(c) 2014 Foto di Orazio Nullo

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