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sabato 30 settembre 2017

Tre novità nella "Bottega del parolaio"

La bottega del parolaio ha tre nuovi prodotti



VIAGGIO NELLA TESTA DELL'ARTISTA
di Claudio Montini  2017 StreetLib Ebook Epub/Mobi
GLI ATOMI - microromanzi per chi va di fretta - volume 2
disponibile su amazon e altri stores elettronici, oltre a quello di di StreetLib.

Dialogo tra amici di vecchia data, insoddisfatti del proprio destino ma ancora animati dal sacro fuoco dell'arte: in gioventù musicisti, ora poeti e blogger a tempo perso ma ancora decisi a fare qualcosa di bello per gli altri.
 



IL BOSCO E IL CAMPANILE
di Claudio Montini  2017 StreetLib Ebook Epub /Mobi
GLI ATOMI - microromanzi per chi va di fretta -volume 1
disponibile su amazon e altri stores elettronici, oltre a quello di di StreetLib.com

Una vecchia leggenda salva Sairano dalla bomba d'acqua estiva, ma a farne le spese è una pianta ultracentenaria, diventata punto di riferimento per generazioni di cartografi militari; un anziano musicista originario del posto e un giovane matematico in cerca di verità superiori ai calcoli discettano circa l'eventualità che, ciò che è accaduto, sia casualità o l'ennesimo miracolo di sant'Alessandro. 

IL GATTO E L'ASTRONAUTA
di Claudio Montini - I racconti del signor Nessuno - volume 3
2017 Amazon KDP Selfpublishing Ebook Mobi

disponibile su amazon.com per kindle e su CreateSpace.com in paperback

L'America è la terra dei sogni bizzarri e delle opportunità: possibile che un gatto circoli liberamente nelle stanze di un ospedale militare, guardando la televisione di coloro che sono prossimi al trapasso finale?
Jerry è un astronauta, malato terminale, che non crede più a nulla ma concede un'opportunità, forse l'ultima, alle sue allucinazioni: Miccium è un gatto che parla la lingua degli uomini e va matto per un music show di produzione italiana degli anni Ottanta del XX secolo...Leggere per credere!! (e non è solo una battuta!)

(c) 2017 Testo di Claudio Montini
(c) 2017 Immagini e impaginazione a cura di Orazio Nullo
(c) 2017 "GLI ATOMI - microromanzi per chi va di fretta" e "I racconti del signor Nessuno" sono un marchi di Claudio Montini 

Chi ha giudizio (e buonsenso), lo adoperi!!

Quel che c'è nella scatola cranica...è gratis: USALO!
di Claudio Montini
  
Non c'è peggior sordo di colui che non vuol sentire! E'una tragica affermazione che attraversa i secoli intatta e si schianta sui nostri giorni: almeno lo facesse sulle zucche vuote già massaggiate dai randelli delle forze dell'ordine, forse un briciolo di buonsenso leverebbe almeno una corsa di salumi a fette saldamente posizionata sugli occhi dei facinorosi che si scagliano, a comando e non certo a gratis, contro i partecipanti alle riunioni previste dal G7 Summit per il lavoro in Torino e contro gli uomini e le donne preposti alla sicurezza. Grazie ai solerti telegiornali, impegnati a fare da megafono a tutta la sozzura più becera possibile al solo scopo di mantenere alta la tensione e la paura dei poveracci come me, ho udito di nuovo argomentazioni fumose e inconsistenti di presunti studenti e lavoratori sfruttati, probabilmente catapultati qui e ora da una macchina del tempo difettosa: erano le stesse identiche parole che, in filmati di repertorio mandati in onda da Rai Storia, udivo essere pronunciati da personaggi degli anni '70 del XX secolo, capipopolo improvvisati e raffazzonati che guidavano rivolte studentesche e operaie o redigevano deliranti tazebao di un presunto esercito di liberazione proletario. Ora, come allora, il proletario vero, l'operaio con contratto a termine, il disoccupato col mutuo o le rate della macchina da onorare, lo studente la cui famiglia sta facendo i salti mortali per assicurargli la bambagia in cui coltivare il suo sogno di laurea, non gli importa un gran che, anzi, non gliene frega un fico secco di cosa possono dirsi e concordare di scrivere sui documenti finali le varie delegazioni dei sette paesi più industrializzati: questi ultimi considerano i primi meno che carne da macello, pedine intercambiabili, percentuali di un calcolo statistico, numeri in una casella cancellabili e riscrivibili all'infinito prima di annerire un'altro zero. L'eco delle grida e dei tafferugli con altri poveri tapini, male equipaggiati, sotto pagati, mai ringraziati per il loro sacrificio non arriva e non arriverà mai a lambire le loro orecchie. Se tutti, da ambo le parti della barricata, smettessimo di fare la guerra e tornassimo a ragionare ciascuno con la propria testa, facendo fino in fondo il nostro dovere e pretendendo che anche il mio vicino lo facesse, rispettando le regole e facendole rispettare denunciando l'errore e il malaffare, senza leccare il culo al potente di turno e senza cedergli l'uso gratuito della nostra materia grigia (quella contenuta nella scatola cranica...è gratis: USALA!); se inondassimo di lettere di denuncia o di richieste di spiegazioni o di telefonate i centralini, le caselle postali, gli account di coloro i quali sono preposti a dirigere questo scellerato Paese in cui, per fortuna o per caso, siamo nati e la smettessimo una buona volta di correre in piazza a starnazzare solo perchè c'è un tale che sale su una cassetta di patate e urla "Armiamoci e partite" ed elargisce anche una mancia per farlo (nessuno mi toglie dalla testa che i teppisti da corteo lo facciano per puro orgasmo personale: sono professionisti con tanto di listino prezzi e parcella minima), risparmieremmo un sacco di mal di pancia a poliziotti, carabinieri e guardie di finanza (che potrebbero, finalmente stanare ladri e assassini in modo che nessun giudice potrebbe nemmeno pensare di rimetterli fuori dalle patrie galere per difetti procedurali), noi stessi ci risparmieremmo un sacco di botte e di tempo perso, le nostre città parrebbero persino più belle. Forse non saremmo più felici e nemmeno meno oppressi, ma sicuramente godremmo di più ordine e di maggiore giustizia: perchè se è vero che la mia libertà comincia dove termina la tua, è altrettanto vero che chi non fa fino in fondo il suo dovere, primo tra tutti il rispetto delle regole, non può permettersi di accampare diritti o sbraitare per ottenerli. Il contenuto della scatola cranica e le sue fantastiche applicazioni ci sono state date gratuitamente dal Creatore:  U S I A M O L E!!!!

(c) 2017 testo di Claudio Montini
(c) 2017 Immagine di Orazio Nullo  "Money never sleeps"

martedì 26 settembre 2017

Domandare è lecito, rispondere è cortesia

 Una domanda impertinente
di Claudio Montini
Qualcuno ha scritto, o fatto scrivere, che un popolo che dimentichi il proprio passato è destinato a riviverlo. Temo che sia quello che sta accadendo nel Vecchio Continente: siamo andati alla ricerca spasmodica del nuovo che avanza senza renderci conto che quello era già finito da un pezzo, soffocato nella culla prima che potesse avere facoltà di parola. Siamo alla pedissequa ripetizione di errori e schemi e discorsi già visti, sentiti e fatti; siamo vittime della ennesima ondata di gioiose macchine da guerra lanciate verso terre promesse inesistenti; siamo turlupinati dalle vane proposizioni esclamative e imperative assolute di improvvisati leader che, alla prova dei fatti, non saprebbero condurre nemmeno un'assemblea di condominio senza una traccia scritta, analizzata, revisionata e certificata da una misteriosa banda di consulenti aziendali. Il fascismo moderno non ha bisogno di balconi e di adunate oceaniche, manganelli oppure olio di ricino, gulag o purghe e piani quinquennali o libretti rossi e campi di rieducazione per riprendere il controllo della maggioranza silenziosa che ha come obbiettivo unico di tutta la vita tirare a campare e morire almeno dignitosamente, senza soffrire troppo. Gli basta fiutare l'odore dei soldi e seguirne le tracce, riempirsi le tasche in modo discreto, con eleganza, bei modi e belle parole con cui turare il naso e gli occhi dei poveracci che ancora coltivano illusioni e ideali; badate bene a quello che si dice nei comizi e nei battibecchi televisivi veri come le tette di Angelina Jolie, dopo che ha scoperto di essere potenzialmente destinata a morire di tumore. Non fatevi ingannare dalla tentazione di pensare che tutti quelli che ci governano, atutti i livelli, siano ladri e approfittatori: fareste soltanto il gioco dei molti disonesti che campano su questo equivoco e scoraggereste i pochi coscienziosi e leali servitori dello Stato a ritirarsi e a farsi da parte. L'unico strumento contro i ciarlatani è la semplicità di una domanda diretta: perchè quando ero nella merda, non sei sceso anche tu dal piedistallo e ti sei messo lì accanto a me a spartirla, palarla via, impedire che mi arrivasse sotto il mento? Perchè hai fatto finta di non sentire, di non avere tempo, di dovere rispondere agli ordini del capogruppo? Perchè hai seguitato a ingozzarti alla greppia dei potenti senza che ti sfiorasse nemmeno l'ombra di un rimorso, di un dubbio, di un pensiero riguardo a chi ha perso anche la dignità per poter sopravvivere? Domandare è sempre lecito, rispondere è cortesia oltre che buona educazione: mandare a quel paese è questione di un'attimo, ma solo quando la presa per il culo è palese, sfacciata e insopportabile.

(c) 2017 Testo di Claudio Montini
(c) 2017 Immagine di Orazio Nullo "Radioactive fallout"

domenica 24 settembre 2017

Quarantamila...G R A Z I E !!!!

Il tredici settembre duemilaquindici annunciavo il superameno di quota 10000 visualizzazioni; ieri, nonostante sia saltuariamente presente e produttivo nella redazione di articoli per il blog (per motivi familiari e personali), ho scoperto di avere superato di slancio quota 40000. Subito, vi devo un enorme GRAZIE!!! miei cari lettori e amici: lo sforzo di produrre (sì, avete letto bene: "produrre") articoli e materiale in prosa o in poesia assolutamente originale, spremendo le meningi e non copia-incollando, è stato ampiamento ripagato dalle vostre visite sebbene, dal punto di vista pubblicitario, non me ne sia venuto in tasca nemmeno un penny. Ma io sono un tipo all'antica, forse un cavaliere nato nel secolo sbagliato, forse un povero illuso: a me basta la soddisfazione di sapere che un gran numero di persone ha aperto questo insolito giornale e, liberamente, vi ha dedicato parte del suo tempo libero trovando che, in fondo, esso non è stato sprecato. Sono perfettamente cosciente di essere titolare di un microscopico blog, ma sono altrettanto cosciente del fatto che esso si rivela, ogni giorno che passa nonostante problemi tecnici e strutturali, un'ottima palestra tanto per il mio stile di scrittore quanto per quello di operatore dell'informazione. Probabilmente migrerò su un'altra piattaforma oppure creerò un sito vero e proprio: non pongo limiti alla divina provvidenza; tuttavia, rispetto a cinque anni fa, ora se sono più consapevole dei miei mezzi e della rotta che devo seguire lo devo a lui e a voi che in Italia, in Europa e in America mi seguite e mi leggete. Grazie ancora e che Dio vi benedica con giorni sereni e meno lacrime possibile, se non di gioia.
Claudio Montini 

giovedì 21 settembre 2017

Rimettiamoci la maglia (e le mutande) di ferro....

 ...Finalmente siamo in autunno!
di Claudio Montini
Ora non abbiamo più alibi, o ripensamenti dell'ultimo minuto, oppure occasioni per tergiversare: l'estate è terminata, finita, chiusa per ferie e per quest'anno. Era ora! Finalmente siamo in autunno, ora più ora meno, equinozio più equinozio meno, rimettiamoci la maglia (di lana fuori e cotone sulla pelle) che i tempi stanno per cambiare anche se a Beethoven e Sinatra preferisco l'insalata (di quarta gamma, pastorizzata, a lunga scadenza, biologica e "ogm free"), a Vivaldi l'uva passa che mi da più calorie. Alice non guarda più i gatti ma le macerie del suo paese dopo il terremoto di un mese, di un anno, di una vita fa: esse sono ancora là dove la terra che ha ballato e tremato le ha accolte insieme alla polvere e ai resti di chi non è riuscito a scappare; il vento caldo dell'estate ha portato la neve dell'inverno e la pioggia di marzo e di nuovo l'estate, ma non le casette di legno o i container o le roulotte per tutti, per non fare scappare chi aveva poco o niente che l'obbligasse a restare; chi è rimasto lo ha fatto perchè non aveva altro da fare che ricominciare a sperare in una annata migliore, le lacrime erano finite da un pezzo e le chiacchiere di promesse all'infinito futuro mettevano la nausea (la rabbia è un lusso che chi deve ricostruire tutta la sua vita non si può permettere), così come i cortei di impomatati e azzimati "potenti" scortati in ipocriti pellegrinaggi ad osservare il faticoso mestiere di vivere della gente comune, come se andassero al giardino zoologico. Intanto, il resto dello stivale si arrangia come può, anestetizzato dai soliti programmi televisivi, dai soliti film tristi e mal recitati, dalle canzonette ricopiate e riarrangiate con marchingegni elettronici come le foto ritoccate dei cosidetti "vip". Per non dire dei postalmarket della paura, dell'orrore e dell'ansia (nemmeno da prestazione) che sono i telegiornali, persino quelli locali: se non c'è una strage, uno stupro, un incidente stradale, una slavina o un'alluvione che conti almeno una decina di dispersi....non c'è notizia! I mezzi busti sembrano addirittura delusi. E' autunno, santo Iddio, fra quaranta giorni è il giorno dei morti, dobbiamo prepararci adeguatamente, abbiamo parlato sempre e solo di manovre finanziarie, di piccola ripresa, di decimali guadagnati sulla disoccupazione (peccato che poi certi posti vadano a farsi benedire nel giro di un paio di mesi)...No, gli esodati, come i terremotati del passato, i mafiosi e i camorristi ormai sono robetta da notiziario regionale, i cinquantenni che non riescono a rientrare nel mondo del lavoro o settantenni in preda alla demenza senile che vorrebbero uscirne...non interessano a nessuno! Forse nemmeno al nuovo parlamento che la nuova legge elettorale, maggioritaria ma non troppo e proporzionale senza esagerare con sbarramento dettato dai calcoli dell'oroscopo di Paolo Fox per il 2020, dovrebbe partorire ed essere rapito verso l'alto dei cieli prima che il mostro di Bruxelles o quello di Strasbourg possano infierire su di lui e mangiarselo.

(c) 2017 testo di Claudio Montini
(c) 2016 foto di Orazio Nullo

mercoledì 20 settembre 2017

Letti & Piaciuti: Alessandro Reali IL DIAVOLO DEL TICINO e altri racconti - Libreria Ticinum Editore 2017

GUARDARSI INDIETRO
CON GLI OCCHI BENE APERTI

Alessandro Reali
Il diavolo del Ticino e altri racconti
Libreria Ticinum Editore
(2017)
  di Claudio Montini
Credo che la missione della mia generazione sia quella di sbugiardare i luoghi comuni cari ai nostalgici, revisionisti e revanscisti, dei bei tempi andati rustici e rurali ovvero dell'Italietta che, per fortuna, non c'è più. Si stava meglio quando si stava peggio è un proverbio che non ha diritto di cittadinanza presso gli ultimi baby boomers, poichè siamo pienamente consapevoli di essere venuti su in periodo storico che ha sconfitto parecchi spettri atavici (quali povertà, fame, superstizione) sebbene li abbia sostituiti con altri incubi non meno terrificanti. Con Alessandro Reali, autore di IL DIAVOLO DEL TICINO e altri racconti (Libreria Ticinum Editore – 2017), ho in comune alcune cose tra le quali l'anno di nascita (1966: ma è più "vecchio" rispetto a me di due anni e due giorni), la passione per la lettura e la lucida follia di scrivere libri di narrativa per analizzare, fustigare se necessario ma cercare pervicacemente di comprendere le logiche sempre più sfuggenti e oniriche e iperboliche, quando non diaboliche, del mondo che ci circonda.
Autore prolifico e mai banale o ripetitivo di romanzi gialli e noir (Fitte Nebbie [2012], La morte scherza sul Ticino [2013], Risaia crudele [2014], Sambuco e il segreto di viale Loreto [2014], Ritorno a Pavia [2016], La bestia di Sannazzaro [2016], Ultima notte in Oltrepò [2016], tutti editi da Fratelli Frilli Editori) per i tipi della Libreria Ticinum Editore si cimenta con la forma narrativa del racconto breve confezionando una accattivante e scorrevolissima antologia di novelle gotiche, nel senso più anglosassone del termine, che sarebbero piaciute tanto a sir Horace Whalpole che a Oscar Wilde, Edgar Allan Poe o Lee Masters, John Steinbeck o Giovanni Verga, Beppe Fenoglio o Curzio Malaparte Se è vero, come Reali stesso afferma nella prefazione con la falsa modestia degli artigiani geniali della parola e del linguaggio, che egli si senta debitore verso i nonni per quanto riguarda l'ispirazione creativa delle storie incluse ne IL DIAVOLO DEL TICINO e altri racconti, è altrettanto vero che tutto il resto di ciò che rende questo libro una piacevole e utile passatempo, ovvero il registro linguistico e stilistico asciutto, diretto e mai compiaciuto o compiacente, è opera del suo ingegno e del suo gusto in misura esclusiva, esaustiva e anche magistrale poichè si sente l'eco di tutte le buone letture fatte da Alessandro Reali. Non grido al capolavoro, ma quando mi trovo di fronte a un lavoro di eccellente fattura, di eleganza discreta e affascinante, misura e godibilità impeccabili non posso fare altro che levarmi il cappello, alzarmi in piedi ed applaudire soddisfatto all'autore e all'editore che ha vestito con eleganza e gusto sartoriale i suoi sogni; la scelta, quanto mai azzeccata per cromatismo e linea stilistica, di un dipinto di Vittorio Reali, che ai più distratti rammenterà una copertina di un disco di Bob Dylan e rimanderà la mente dei più attenti a certi dettagli ad alcuni lavori di Carlo Carrà o Giorgio Fattori, il buon gusto non si compra al mercato e la classe non è acqua.

© 2017 testo di Claudio Montini
© 2017 fotografia di Orazio Nullo/Libreria Ticinum Editore

sabato 16 settembre 2017

Costituzione della Repubblica Italiana - Articolo 24

ARTICOLO 24


Tutti possono agire in giudizio per la tutela dei propri diritti e interessi legittimi.
La difesa è un diritto inviolabile di ogni stato e grado del procedimento.
Sono assicurati ai non abbienti, con appositi istituti, i mezzi per agire e difendersi davanti ad ogni giurisdizione.
La legge determina le condizioni e i modi per la riparazione degli errori giudiziari.

Testo tratto da "Costituzione della Repubblica Italiana" ed. 2011 distribuita da "La Provincia pavese" con il numero del 17 marzo 2011 festa dell'unità nazionale, della costituzione, dell'inno e della bandiera.
(c) 2017 immagine di Orazio Nullo "Boomerang" - Atelier des pixels collection 

venerdì 8 settembre 2017

La brace dei rifiuti e i suoi veleni

ITALIANI BRAVA GENTE? PER NIENTE!
di Claudio Montini 
La domanda è semplice: che cosa ci caratterizza come "italiani"? La risposta è tutt'altro che semplice e banale, anzi, sono convinto che in pochi sapremmo proporre una ragionata e fondata replica. In realtà, nemmeno noi che siamo nati e cresciuti sul suolo della penisola italiana sappiamo bene cosa significhi sentirsi italiani. Per buttarla sul ridere, si potrebbe parlare di calcio e buona tavola: ma anche lì, siamo capaci di fare grande confusione, baraonda, polemica sterile, tragedie greche e ogni sorta di polemica sterile e a distanza, salvo poi scendere a patti e compromessi quando nessuno ci vede o ci sente più. Purtroppo il caso, il fato o il destino o chi per tutti e tre, come san Giovanni che fa scoprir gli inganni, puntualmente ci presentano il conto da pagare per tutto il nostro rimandare, sottovalutare, nicchiare, nascondere la polvere e le magagne sotto il tappeto o una mano di calce o di vernice, scaricare su spalle altrui fardelli di cui non ci sivuole fare carico. Prendiamo, ad esempio, la gestione dei rifiuti e dei processi che dovrebbero portare al loro corretto smaltimento: avendo lavorato nel settore in una azienda molto chiacchierata ma che seguiva alla lettera le disposizioni di legge, posso tranquillamente dire che l'errore umano genera disastri ambientali come quello che sta andando in onda a Mortara (provincia di Pavia, Italy) e non il dolo, vero o presunto, di scampare una verifica da parte degli organi preposti i quali, va detto, data l'esiguità di uomini e mezzi e la moltitudine di competenze cui devono far fronte, si sarebbero comunque limitati a un controllo di carte e registri e una ammenda per il disastroso modo in cui era gestito lo stoccaggio. Le immagini parlano chiaro, tanto quelle di Mortara quanto quelle di Roma: un ammasso alla rinfusa di materiali eterogenei in strutture a malapena buone per stoccare inerti o laterizi è una discarica incontrollata in cui una qualsiasi banale operazione, quale accendere le luci del capannone, potrebbe generare l'innesco per un incendio di materiale figlio di idrocarburi o sporco di essi, dal momento che si tratta di rottami di macchine e macchianri e scarti di lavorazione vari.
A pensar male si fa peccato, ma ci si azzecca...ricordava spesso il presidente Andreotti: il business dei rifiuti, dopo gli stupefacenti e prima della prostituzione, è una voce molto importante nel bilancio della malavita organizzata e anche in quel settore lì, la concorrenza è spietata e la lotta senza quartiere è all'ordine del giorno. Chi non si piega o non paga, viene addomesticato o ridotto all'obbedienza prima col fuoco e poi, eventualmente col ferro...e non c'è bisogno di scomodarsi a procurare taniche di benzina o polvere per bombe carta: l'immondizia, come i boschi, bruciano che è una bellezza e, colpendone uno ne educano (o avvelenano) decine di migliaia d'altri...compresi quelli che ancora devono venire al mondo.
A Mortara, come a Boscoreale, come a Palermo, come a Napoli e in tutte le terre dei fuochi di cui è infestata l'Italia, purtroppo, saranno i figli e i nipoti di quelli che hanno fatto foto e video e messo mi piace o sutato sentenze sui social network: chi poteva fermare lo scempio del Bel Paese dove il sì suona , come lo definiva Dante Alighieri, insieme a chi non doveva farlo sarà ben lontano e ben protetto nei propri salubri salotti a darsi battaglia davanti a una telecamera per incamerare qualche voto in più.

(c) 2017 testo di Claudio Montini
(c) 2016 immagine di Orazio Nullo "Waste kills the ocean" -Atelier des pixels collection

martedì 5 settembre 2017

Neanche a Cernobbio, il denaro riposa...

Il denaro non dorme mai....nemmeno in riva al lago
 di Claudio Montini
Sul lago di Como, a Cernobbio entro le mura eleganti e sicure di Villa d'Este, si è tenuto un curioso conclave laico che ai comuni mortali non ha certo turbato il sonno ma che ai politici in cerca di legittimazione e agganci e fondi solidi ha fatto molto comodo. Si tratta del workshop organizzato dal Forum Ambrosetti che va in onda in due puntate, una a primavera e una alle porte dell'autunno; un momento che cos'è un workshop? Chi è Ambrosetti e di cosa si occupa? Andiamo con ordine: un workshop è un seminario di studi o anche un corso di specializzazione durante il quale, attraverso conferenze e relazioni di ricerche statistiche e/o scientifiche, si analizza la realtà corrente in un dato settore dell'esistenza umana e mondiale per giugnere alla elaborazione di strategie per controllare tanto lo sviluppo del progresso quanto la gestione delle crisi, congiunturali e non, così come alla soluzione dei problemi che impediscono la crescita armonica di profitto e benessere. Questo è quello che dovrebbe essere il workshop di Cernobbio ma, guarda caso, è anche quello che The European House Ambrosetti fa dal 1965 ovvero fornire consulenti alle aziende, non ai governi ma alle aziende, affinchè implementino e sviluppino ciascuna i propri processi di generazione di valore, iniettando le conoscenze dei professionisti associati in The European House, nei gangli critici di ogni azienda quali l'ideazione, la progettazione, la realizzazione e la valorizzazione ovvero la generazione di profitto. In termini più terra terra, gli Ambrosetti non sono la Croce Rossa nè Madre Teresa di Calcutta: insegnano ai padroni, se preferite agli imprenditori, o meglio ai ricchi ad essere e diventare ancora più ricchi evitando di preoccuparsi troppo dei sottoposti, pezzenti a reddito fisso che i pagamenti rateali e la previdenza sociale hanno illuso di essere diventati benestanti. Questi ultimi, anche sul sito di Ambrosetti e nessuno dei partecipanti lo ammetterà mai, sono pedine intercambiabili e facilmente sostituibili data la mole di disoccupati e altri disperati che si affacciano ai cancelli, di là dal lago di Como, presso le loro aziende. Poichè è un corso di studi liofilizzato cui si è ammessi solo ad invito, le riunioni sono tutte a porte chiuse e ai mezzi di informazione vengono riservate poche e selezionate notizie che trapelano in conferenze stampa finte come le attuali tette di Angelina Jolie (che, poverina, si è sottoposta a una doppia mastectomia preventiva nel tentativo di scampare al tumore che ha mietuto più d'una vittima nella sua famiglia): ma le conseguenze di quanto i commis d'etat, i capitani d'industria e i politici hanno appreso le proveremo sulla nostra pelle e nelle nostre tasche nei mesi a venire. 

(c) 2017 testo di Claudio Montini
(c) 2017 immagine di Orazio Nullo "Money never sleeps"