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martedì 19 giugno 2018

Non solo qui e non solo ora, ma nel mondo intero da anni.


L'ignoranza al potere
di Claudio Montini
Si vive di piccole soddisfazioni e risate a denti stretti; aspettiamo la sera per respirare una brezza fresca e leggera che ci porti ancora il profumo dell'acqua dei fossi, delle giunchiglie e dell'erba appena falciata; facciamo finta di non vedere le nuvole nere che sfilano sull'orizzonte: il nostro giardino è lontano da là e, forse tutto si sfogherà strada facendo; intanto, un'unghiata di luna graffia il buio che ci sovrasta appena trapuntato di spilli luminosi come i pixel che illuminano piastrelle di silicio con cui, un tempo, riuscivamo soltanto a parlare. Già, parlare: sembra semplice a dirsi come semplice è la parola che indica la conquista delle scimmie scese dagli alberi incuriosite dalla luce del fuoco che avevano smesso di temere, decine di migliaia di anni fa. Forse sono state migliaia o milioni ad averlo fatto in punti diversi di questo instabile pianeta, eccezione fra le eccezioni, stella dal cuore di metallo magnetico raffreddata in fretta ma non esplosa nemmeno quando si è arricchita d'acqua. L'acqua è la vita per gli elementi a base carbonio che chiamiamo esseri viventi: la sua ricerca è la molla che li spinge a muoversi in tutte le direzioni e in tutti i continenti, la voglia di vivere è la molla che spinge i popoli a spostarsi lungo la superficie del pianeta, i cui confini sono visibili e fissabili solo sulla carta e in certe teste di legno imbottite di ghiaia col cuore di carbone. Lo hanno sempre fatto, da quando sono scesi dalle piante per osservare il miracolo del fuoco che vince l'oscurità e il freddo fino a quando avranno strappato alla stella che hanno calpestato per millenni anche l'ultima goccia di vita: dei cataloghi, delle schede segnaletiche, delle liste alfabetiche faranno roghi e pire su cui ridurranno in cenere ogni nuovo satrapo e ogni nuovo tiranno che avrà promesso la luna, il mare, il sole, il miele, il pane, il vino per i ciechi e i sordi che si saranno buttati a corpo morto, fino al sacrificio finale, nella scia della loro delirante follia avendo in tasca nient'altro che vuote promesse. Qualcuno più grande di me, in tutti i sensi, faccia a faccia quotidianamente con il suo vissuto, ha scritto "Meditate che questo è stato" e ha restituito la vita al suo Creatore poichè aveva intuito che si era smesso di meditare e di ricordare: l'ignoranza stava già salendo al potere ed ora è al governo, non solo qui e non solo ora, nel mondo intero.

© 2018 Testo di Claudio Montini
© 2018 Immagine di Orazio Nullo "Electromagnetic interaction"

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