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giovedì 7 gennaio 2016

Il castello Malaspina è pronto ad accogliere turisti

Castello di Fenis (AO) emblema della Valle D'Aosta


 Finalmente una bella notizia


di Claudio Montini

Dopo anni di ignoranza, sdegnoso oblio e maleducazione elette a sistema, a moda e pardigma del nuovo che avanza e, per questo motivo, spacciate per trasgressione che fa o farà o potrebbe fare tendenza, una volta toccato violentemente il suolo con le terga, qualcuno si è reso conto del piccolo tesoro in un angolo negletto del cortile di casa. 
E' accaduto per il salame di Varzi entrato nell'orbita dei Grandi Salumifici Beretta S.p.a (tanto per distinguerla dalla omonima produttrice di armi leggere da guerra, da caccia e da difesa personale), è accaduto anche per il Castello Malaspina di Varzi (PV) grazie al lungimirante e brillante proprietario, conte Enrico Odetti di Marcorengo, come si evince dall'articolo pubblicato sul numero odierno del quotidiano LA PROVINCIA PAVESE a firma di Mattia Tanzi. 
Sostanzialmente, l'idea è che una dimora storica è stata ristrutturata e aperta al pubblico, già dal luglio scorso, ospitando eventi culturali in stretta collaborazione con le associazioni e le istituzioni presenti e operanti in Varzi, capoluogo della Valle Staffora da molti considerata capitale naturale dell'Oltrepò montano sud occidentale.
In realtà, è una sfida commerciale o un investimento su un territorio svuotato di gente e depresso ma pressoche intatto nelle sue potenzialità turistiche se per turismo si intende la villeggiatura intelligente, ovverosia quella che va alla ricerca della storia, della cultura gastronomica e delle tradizioni locali dei posti in cui essa si svolge.
Nelle intenzioni del conte Enrico Odetti di Marcorengo, che ha portato avanti e ultimato quanto intrapreso dal padre Fausto, vi è una strategia che si articola in due percorsi strettamente connessi tra loro: vale a dire che l'idea ultima è sì quella di creare uno spazio polifunzionale per il territorio appenninico, con la creazione di eventi culturali quali mostre e convegni, concerti e presentazioni di libri, ma anche quella di creare un indotto specializzato nella promozione di prodotti enogastronomici locali attraverso la degustazione di vini, pranzi e cene tematici, matrimoni e meeting aziendali. 
Pare che il castello a breve verrà dotato di sette camere, forse dieci, puntando così a diventare una vera e propria vetrina dei prodotti tipici della zona appenninica detta delle Quattro Province (Pavia, Piacenza, Alessandria e Genova), i cui lembi si toccano nelle anguste valli su cui svettano il Monte Penice (sede di uno dei primi ripetitori televisivi Rai, 1460 metri sul livello del mare) e il Monte Lesima (1724 metri sul livello del mare,che ospita il nuovo apparato di gestione delle telecomunicazioni messo in opera per i mondial di calcio Italia 90, il cosidetto pallone).
In collaborazione con Comune di Varzi, Comunità Montana Oltrepò Pavese, Fondazione GAL, associazione culturale Varzi Viva, Pro Loco Varzi Artemisia e Artinfiera, il Castello Malaspina si darà da fare non per attirare polli da spennare in un divertimentificio qualsiasi, ma persone attente e rispettose dell'ambiente, della natura, della storia e, perchè no?, della buona tavola desiderose di ristorarsi nel corpo e nello spirito.
Come Dio comanda e da veri signori.


(c) 2016 Testo di Claudio Montini
(c) 2011 Foto di Orazio Nullo

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