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giovedì 28 gennaio 2016

Cantori ruspanti di Lomellina

Giornata nazionale del Dialetto e delle Lingue Locali


 di Claudio Montini

A Sannazzaro de' Burgondi (PV) il 29 gennaio sarà celebrata la giornata nazionale del Dialetto e delle Lingue Locali con una serata di musica e poesia, condotta dal giornalista e scrittore sannazzarese Paolo Calvi.
Alle ore 21, presso la Biblioteca Civica "C.Tacconi" andrà in scena la rassegna di poesia in dialetto sannazzarese intitolata FUMA DI VERS! che vedrà anche l'esibizione del gruppo musicale dialettale I TANTO PER che proporranno una serie di brani dal loro repertorio di canzoni prodotte musicando proprio componimenti poetici in vernacolo lomellino.
Si tratta della seconda edizione del festival realizzato grazie alla collaborazione tra Assessorato alla Cultura del Comune di Sannazzaro de' Burgondi, commissione per la Biblioteca Civica, Pro Loco di Sannazzaro e che vanta il patrocinio dell'Amministrazione Provinciale di Pavia, dell'Ecomuseo del Paesaggio Lomellino e della Unione delle Pro Loco d'Italia; i componimenti sono stati "donati" da numerosi autori (Ermanno Boverio, Rita Chiaramondia, Bassano Guaschi, Peppino Magnani, Davide Rabuffi, Letterio Risitano, Giuseppina Serafini) e saranno letti da Rosalia Carpani e Renato Murelli.
FUMA DI VERS! si potrebbe tradurre Facciamo dei versi ovvero facciamo poesie e facciamolo nella lingua che fino a quarant'anni fa si parlava abitualmente in famiglia in queste contrade dell'Alta Italia e che anche gli altri italiani, venuti su per lavoro e per fuggire la fame, pur con storpiature esilaranti quanto innocenti, si sforzavano di imparare ad usare per accelerare l'accettazione sociale, ovvero quella che oggi chiamiamo integrazione.
Poi con la diffusione delle televisioni e delle radio libere (Paolo Calvi era il capocronista di Radio Sannazzaro: scriveva e leggeva il giornale radio della piccola emittente locale, ha curato e cura la cronaca dal territorio lomellino per il quotidiano La Provincia pavese) ci hanno fatto dimenticare il dialetto e quasi vergognare coloro ai quali sfuggivano di tanto in tanto espressioni vernacolari; eppure non è mai morto il dialetto e ha sempre convissuto con la lingua nazionale arrivando anche alla produzione di un buon numero di testi teatrali e al fiorire di un certo numero non esiguo di trovatori dialettali, tanto in Pavia città che in questa parte di provincia che pareva destinata a perdere memoria delle sue tradizioni anche a causa del polo petrolchimico Eni col notevole viavai di tecnici e maestranze provenienti da ogni parte d'Italia.
Non è, a mio parere, ma nemmeno sarà un'operazione nostalgica o reazionaria: sarà un momento di spettacolo, di intrattenimento intelligente, di conoscenza attraverso lo svago della vitalità della e della musicalità della lingua.
Sarà un momento di presa di coscienza delle radici che ci hanno portato fin qui e che, in quanto tali devono affondare saldamente nel terreno: ma noi siamo i fusti e i rami e le fronde e le foglie di questa Italia non deve smettere mai di tendere al sole e al cielo che sovrasta l'Europa.
Perchè noi siamo sannazzaresi (anche solo per una sera, forse, se assisterete alla rassegna), ma siamo anche lomellini e pavesi, pure italiani ed europei con un piede nel passato e lo sguardo dritto e aperto nel futuro.

(c) 2016 Testo: Claudio Montini
(c) 2016 Foto: Paolo Calvi dal profilo/diario  facebook
 
 

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