di Jena Sabauda
Avendo voglia di
grissini casalinghi, rustici e abbondanti ma anche gustosi e
soddisfacenti, potreste provare a mettere in cantiere (e in forno)
questa ricetta per un pane a forma di bastone simile ai corti e tozzi
ciocchetti che si usano per avviare il camino o la stufa.
La dose che ho
pensato dovrebbe darvi quindici "bastoncini" belli
cicciotti; dunque, ecco la lista della spesa:
- 500 grammi di farina di semola rimacinata di grano duro
- 15 grammi di lievito di birra; in altenativa, se ne l'avete pronto, potete usare 150 grammi di lievito madre
- 200 millilitri (ml) di acqua a temperatura ambiente
- 100 millilitri (ml) di olio di oliva extra vergine
- 2 cucchiai da caffè (o da the: insomma, piccoli) di sale fino
- 2 cucchiai da the (o caffè: vale a dire piccoli) di zucchero
- 2 uova di gallina
- Semi di sesamo o origano quanto basta a piacere
In una ciotola
capiente, setacciate la farina quindi unite l'acqua, il sale, lo
zucchero, l'olio e infine il lievito: ora cominciate ad amalgamare
gli ingredienti impastandoli fino ad ottenere una palla omogenea e
compatta che lascerete a lievitare per mezza giornata.
Trascorso questo
tempo, essa si sarà espansa fino al doppio del volume originario:
siete pronti per staccarne dei pezzetti che stitrerete con le mani
facendoli rotolare sul tagliere, o sul tavolo, ben infarinato finchè
non otterrete dei piccoli bastoni di pasta (approssimativamente
quindici centimetri di lunghezza per due/tre di larghezza: quasi dei
sigaroni di pasta); ne otterrete circa una quindicina, come ho già
scritto, e li lascerete lievitare per altri quindici minuti.
Nel frattempo,
rompete le uova in una ciotolina o in un piatto fondo e sbattetele
con una forchetta; il risultato lo spennellerete sui bastoncini che
cospargerete, poi, di origano o di semi di sesamo a seconda del gusto
e della disponibilità (potete anche farne ameno: vengono buoni
ugualmente!).
Siete, dunque
pronti per metterli in forno a 200 °C per 20 minuti; dopodichè
abbassate la temperatura a 150°C e proseguite per altri 15 minuti
controllandone la doratura e, se vi pare, fermandovi o un po' prima o
un po' dopo.
Una fragrante alternativa al
pane, in cassetta o in michetta: ma anche un sano spuntino fuori
pasto quando si è assaliti da un languorino garibaldino.
Buon appetito da
La Jena Sabauda.
(c)2015 ricetta
rielaborata da La Jena Sabauda – collaborazione al testo: Claudio
Montini
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