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martedì 28 luglio 2015

Letti&Piaciuti - LA CLIENTE SCONOSCIUTA di Elda Lanza (Salani, 2015)

L' ELISIR DI LUNGA VITA DELLA DOTTORESSA LANZA

 

 Elda Lanza
LA CLIENTE SCONOSCIUTA
Salani    2015

 

di Claudio Montini

 



Invecchiare bene è il sogno di tutti quelli della mia generazione: mente lucida, eleganza di modi, proprietà di eloquio, tanti bei ricordi e un passatempo di successo.
Elda Lanza è un bell'esempio di questa felice combinazione di condizioni e la prova ne sono i quattro episodi della saga che vede protagonista Massimo Gilardi, Max per gli amici, prima commissario di Polizia a Milano e poi avvocato penalista nel natìo foro di Napoli; quest'ultimo gioiello confezionato dalla novantenne giornalista, laureata alla Cattolica di Milano e alla Sorbona di Parigi (allieva, tra l'altro, di Jean Paul Sartre), esperta nel campo della comunicazione, docente di Storia del Costume e autrice di saggi in materia, è un'indagine sui menadri e i contorcimenti della natura umana in cui la verità viene alla luce solo grazie a un lungo e minuzioso lavoro di squadra dello Studio Gilardi, il cui titolare si trova involontariamente coinvolto in un caso di omicidio.
LA CLIENTE SCONOSCIUTA di Elda Lanza, pubblicato per i tipi di Salani in questo 2015, è un'opera corale e ricca di sfaccettature, elegante e curata in ogni dettaglio dove l'ambiente cittadin partenopeo è soltanto una comoda scenografia nella quale far agire i personaggi che, pagina dopo pagina, svelano la propria essenza con il debito e peculiare corollario di debolezza, immaturità, forza e dignità, sfrontatezza e paura verso le avversità e il dolore unite al desiderio di fare qualcosa di bello e di buono per gli altri, non foss'altro per tacitare la coscienza e per risarcire il mondo del cinismo profuso in gioventù.
Max Gilardi rimane un passo indietro, a fare il regista, e schiera altri solisti in campo a caccia della verità, limitandosi a un ruolo di coordinatore, perchè una vittima d'omicidio lo ha cercato, ha chiesto il suo aiuto chiamandolo col nome e col numero di cellulare che egli riserva e, dei quali, ne consente l'uso solo agli amici personali; com'è suo costume, non si negherà e andrà fino in fondo scoprendo che le apparenze ingannano, che fortuna e bellezza non sempre vanno a braccetto, che la generosità qualche volta prende la strada sbagliata e incrocia quella di un coltello da cucina: spesso, chi varca la soglia dell'inferno o non sa come uscirne o preferisce rimanere dove si trova stimando d'evitare guai peggiori.
Non c'è compassione, non c'è giudizio, non c'è critica sociologica o intenzione pedagogica: c'è solo l'attenta e puntuale e serrata cronaca di fatti e atteggiamenti e vicende umane che potrebbero essere vere, come l'autrice stessa chiosa accomiatandosi dal romanzo e dai lettori in sede di ringraziamenti finali, come un saluto al pubblico sui titoli di coda prima di sfumare al nero e cedere la linea alla rete ( Elda Lanza vanta un passato televisivo come annunciatrice e conduttrice di rubriche nella Rai degli esordi del servizio radiotelevisivo italiano).
Dotata di un italiano fluente ed elegante, mai pedante o eccessivamente sofisticato, merito della passione per la lettura instillatole dalla nonna, l'autrice de LA CLIENTE SCONOSCIUTA riesce a far vibrare tutte le corde dell'immaginazione del lettore attraverso una sapiente distillazione dell'essenza del periodare, del punteggiare e del tabulare lo scritto che ricorda UOMINI E NO di Elio Vittorini o NOTTURNO di Gabriele d'Annunzio, congegnando e combinando magistralmente i dialoghi e i silenzi e le rapide occhiate a cose, persone e costumi.
C'è solo quello che serve, un filo d'Arianna per uscire dal labirinto delle ipotesi e delle congetture: e lo si segue volentieri perchè non mancano mai le sorprese e i retroscena, scoperti come se svanisse la nebbia dell'omertà per l'urgente bisogno della coscienza di sgravarsi, ma non si perde mai la bussola dispiegandosi sapori, colori, emozioni in un nitido disegno sotto i nostri occhi.
Dopo NIENTE LACRIME PER LA SIGNORINA OLGA (2012), IL MATTO AFFOGATO (2013), IL VENDITORE DI CAPPELLI (2014), tutti editi da Salani il quale,saggiamente e opportunamente a mio parere, riporta in coda al romanzo una breve silloge di questi precedenti (quasi un'operazione di marketing a beneficio dei neofiti: allora perchè non indicarne anche l'anno di pubblicazione?), Elda Lanza con LA CLIENTE SCONOSCIUTA centra nuovamente l'obbiettivo di divertire e divertirsi all'alba dei novant'anni con il garbo, l'intelligenza e il buon gusto insoliti ed eccezionali solo per uomini distratti e superficiali: alle compagne che li sopportano, li amano e li accudiscono basterà un'occhiata per capirsi e per apprezzare certi dettagli spesso impalpabili ma non effimeri.
Del resto, buon senso pratico, raziocinio e rispetto di sè e degli altri sono, da sempre, gli ingredienti fondamentali di ogni elisir di lunga vita: vero dottoressa Elda Lanza?


(c) 2015 testo di Claudio Montini    (c) 2015 foto di Orazio Nullo

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