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mercoledì 3 febbraio 2021

Letti &Piaciuti: Vincenzo Maimone e "LA DISTANZA PIU' BREVE" (2020) F.lli Frilli Editore

 

Vincenzo Maimone

LA DISTANZA PIU' BREVE

Fratelli Frilli Editore (2020)

HAI MAI VISTO PIOVERE IN UN GIORNO DI SOLE?

di Claudio Montini

Spesso ammiriamo la capacità, di alcuni reduci e sopravvissuti ad eventi tragici o catastrofici o luttuosi o variamente criminali, di lasciarsi alle spalle la brutta esperienza per ricominciare a vivere senza nemmeno immaginare quanta fatica e sofferenza costi a loro. 
Pochi narratori si sono avventurati su un terreno tanto incerto e scivoloso, poiché ricco di variabili e sfumature nonché luci e ombre persino per gli specialisti indagatori dell'animo umano, quanto lo è quello del superamento di un trauma e la relativa ricostruzione esistenziale. 
Vincenzo Maimone, col pretesto del tutto apparente di rispondere alle istanze suggerite dai risvolti e dagli sviluppi della trama dell'opera immediatamente precedente (SICILIA TERRA BRUCIATA, Fratelli Frilli Editore, 2016), in LA DISTANZA PIU' BREVE (Fratelli Frilli Editore, 2020) prosegue la sua indagine autoptica sui meandri oscuri e sulle risorse razionali, istintive e animali degli esseri umani scoprendo che, tanto le une quanto le altre, si situano e si incontrano e si attivano nello scorrere implacabile della vita e dei giorni partendo dalla dimensione metafisica posta tra memoria e sentimento.  
Siete capaci di immaginare uno spazio più ristretto e intimo, un punto del cosmo in cui la materia di cui sono fatti anche i sogni sia più densa e compatta di quella di un buco nero, una distanza più breve freneticamente attraversata da lampi ad altissima energia in grado di stimolare, positivamente o negativamente, la vostra esistenza? 
Certo che lo siete e il professor Maimone, pagina dopo pagina e una riga dopo l'altra, vi indica e rivela e dimostra quale sia LA DISTANZA PIU' BREVE, non già dall'alto della cattedra di professore associato in Filosofia Politica presso l'Università di Catania, forte della sua laurea in Filosofia, ma dall'interno di tutti i suoi personaggi che smettono di essere “pupi” manovrati dall'alto in un teatrino di legno e cartapesta colorata per diventare figure terrene dotate di un mondo interiore che lui registra e rende senza sconti o giudizi. 
Un omicida seriale gode nell'assistere allo scempio provocato nella vite dei superstiti, altrettanto quanto si pasce della vista dei trofei espunti ed estorti alle proprie vittime, in quanto ciò rientra nel piano della sua vendetta; quando si rende conto di non aver affatto portato a termine la scellerata missione, annientare la felicità altrui con incubi e timori, accresce la propria acrimonia contro i presunti colpevoli del suo stato e si lancia in una impresa cui soltanto la morte può mettere fine. 
Invece, la vita o il destino o il fato hanno un peculiare senso della giustizia, diverso da quello degli esseri umani: sono ostinati ad andare avanti e superare i propri limiti in cerca di nuovi stimoli, nuovi amori, nuove mete che guariscano e chiudano le ferite del presente e i traumi del passato, senza dimenticare ma tentando nuovamente di afferrare la felicità. 
Così il Bene e il Male chiuderanno i loro conti in sospeso nel solo modo che conoscano da millenni, mentre i protagonisti chiuderanno il Finale di partita, cui ammicca il sottotitolo, con nuove consapevolezze e una salutare presa di distanza, un distacco utile a farle sedimentare e maturare. 
Non è una fuga dal dolore, non c'è consolazione che tenga, nemmeno l'oblio che si concede troppo spesso a fatti brutti di questa nostra bella penisola: è la vita che va avanti, non si distrugge né si perde, ma si trasforma anche per chi crede di disporne a suo piacimento. 
Accompagnandoci lungo LA DISTANZA PIU' BREVE (Fratelli Frilli Editore, 2020), anche la lingua e lo stile letterario di Maimone si evolvono e maturano ulteriore verosimiglianza e scioltezza, fragranza di vivere quotidiano e spessore spirituale solo dove e quando serve al tessuto narrativo, grazie all'attenzione quanto mai vigile e rigorosa ma delicata per i particolari più efficaci a illustrare un quadro intero in una o poche frasi, sebbene esso sia ricco di dettagli e implicazioni: il resto del lavoro, automaticamente, lo compie l'immaginazione del lettore proiettando sequenze e sensazioni proprio in quel teatro di posa situato tra la memoria e il cuore. 
Lì si vedrà la pioggia venire giù in una giornata di sole, esattamente come guardano al futuro e vedono la vita tutti i sopravvissuti e i reduci e gli scampati alle tragedie che l'hanno sconvolta: le vittime vivranno, come sosteneva Cicerone, nella memoria degli amici e degli amati.

©2021 Testo e immagine di Claudio Montini


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