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lunedì 22 aprile 2019

Non sono più solo trenta denari...


In conto proprio

di Claudio Montini
Troppo facile indignarsi e scrollare le spalle, o peggio voltarle, di fronte a certe sfrontate violazioni del buon senso ovvero di tutto quello che dovrebbe distinguerci dagli altri animali: a parole siamo tutti eroi e leoni e paladini della giustizia e dell'equità sociale. In realtà ci basta una spinta di polpastrello sul pulsante giusto e passiamo oltre, o cambiamo canale, con la rapidità di uno starnuto o di un peto che tormenta l'epitelio intestinale facendoci sudare d'imbarazzo, prima di trovare da sé la via d'uscita in atmosfera. Soltanto la morbosa attenzione alla contabilità dei cadaveri e alla fiera del dolore esibito senza vergogna né pietà, per chi soffre e per chi assiste, dai mezzi di comunicazione e confusione e mistificazione di massa ci costringe a ringraziare il cielo per lo scampato pericolo, così come a interessarci di uno scampolo di mondo in cui probabilmente non metteremo mai piede e non vorremmo vedere approdare alle nostre latitudini. Eppure, quella gente esiste e tira a campare e fa figli e li manda a scuola e prova a tirarli su, con la speranza che possano avere qualcosa di meglio e di pulito e di sano, chi se ne importa quale Dio si debba poi omaggiare o ringraziare, basta che ci sia cibo e soldi per tutti e per ogni alba e ogni tramonto che si inseguono fin dalla notte dei tempi, basta che non ci sia la guerra e la paura che è figlia sua e della morte che ci accompagna fin dal primo vagito che strilliamo al cielo da cui siamo stati espulsi. La Storia si ripete, cambia soltanto teatro, ma si ripete uguale a se stessa: in Sri Lanka come in Italia, in Ukraina come in Venezuela, in Sudan quanto in Nigeria o Libia o Palestina: non è mai stato Amore che muove il sole e le altre stelle, mio buon messer Alighieri da Firenze, bensì il denaro che muove gli ingranaggi dell'ingiusto meccanismo complesso che ci ostiniamo a chiamare vita, in occidente e nel vecchio continente che ancora si illude di dettare regole di civile comportamento. La religione è un diversivo assai efficace, moltiplica gli obbiettivi potenziali, rinforza la volontà con balsami e fragranze immateriali ma gli scopi rimangono solo quelli di mettere le mani sul malloppo monetario o impedire che venga distribuito, perchè le tasche piene riempiono la pancia che permette alla testa di pensare, di nuovo, per conto proprio. 
©2019 testo di Claudio Montini
©2018 Immagine di Orazio Nullo "Bitter goblet" Atelier des pixels collection

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