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venerdì 6 aprile 2018

L'oppio dei popoli? Consigli per gli acquisti!

Sull'altare del profitto
di Claudio Montini

Guardo sempre con malcelata nostalgia vecchi documentari e film della prima parte della seconda metà del secolo breve, quello in cui sono nato: sono un uomo di ormai mezzo secolo di età, troppo vecchio per sperare di trovare un'occupazione remunerata e troppo giovane per andare in pensione, con valigie gonfie di rimorsi e di occasioni perdute così come di sogni impossibili e velleità evaporate al pari degli ardori giovanili. Mi stupisco, ogni volta, del rigore stilistico e della cura per i dettagli tanto quanto per la semplicità e la povertà dei mezzi utilizzati con sapiente e professionale maestria al punto che, nonostante il lessico e i toni a volte obsoleti, essi risultino ancora più vivaci e freschi e probanti (oggi diremmo performanti) di quanto attualmente passa il convento televisivo attraverso i moderni e sofisticati supporti tecnologici. Non ho la benchè minima idea di come funzioni negli altri paesi dell'orbe terracqueo, nè ho la presunzione di avere in tasca la ricetta ideale per l'intrattenitore per immagini da piccolo o grande schermo: sono soltanto un sognatore che si crede abile ad intrecciare parole per ammaliare curiosi sfaccendati in cerca di facile evasione. Eppure vedo, mio malgrado, che lo sforzo di innovare e trasgredire e svecchiare il linguaggio che dovrebbe descrivere la realtà, sopratutto quella irraggiungibile perchè lontanissima dallo spettatore, ampliando (solo a parole) l'offerta di svago intelligente e scevro da effetti collaterali, si infrange e si immola e si consuma sull'altare del dio denaro, dove sacerdoti e chierichetti del profitto si vendono l'anima per gli inserzionisti cui interessa soltanto la visibilità del proprio prodotto a scapito del messaggio cui si legano. Non ha più importanza il contenuto e neppure la forma ma neppure l'influenza che potrebbe avere sulla coscienza collettiva o sulla logica e il buon senso di massa: conta il numero di sguardi che si riesce a catturare, di attenzioni che si distolgono dai bisogni reali, di reazioni ed istinti che si vanno ad eccitare e suscitare i quali si tradurranno in azioni d'acquisto o di appropriazione. Il fine educativo, pedagogico, formativo e informativo dei mass media è andato a farsi benedire da tempo: se Karl Marx vivesse oggi, sarebbe un ricco ed astuto pubblicitario e non attribuirebbe alla religione il compito d'essere l'oppio dei popoli, lo assegnerebbe ai consigli per gli acquisti.
© 2018 Testo di Claudio Montini
©2017 Immagine di Orazio Nullo "Money never sleeps"

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