di Claudio Montini
Si fa presto a dire "Credi in quello che fai e tutto andrà per il meglio", specialmente quando a regalare banalità non si rischia di perdere nulla; si fa presto a dire che il mondo è molto più grande delle mura di casa, delle strade del tuo villaggio e non troverai mai una persona uguale all'altra: così si alimentano le illusioni che, per carità, sono importantissime e utilissime per non impazzire o meditare e progettare di togliersi la vita, giusto per cavarsi d'impaccio o semplicemente togliere il disturbo quando si avverte la sensazione di essere un'ospite ingombrante e scomodo, ma anche pilatescamente si rimanda al mittente la gestione e la soluzione del problema. Purtroppo, alcuni occulti burattinai stanno manipolando i mezzi di comunicazione di massa per convincerci che il mondo è un postaccio, marcio, lurido, laido, spietato e ingiusto, che dobbiamo armarci e loro vederci partire alla conquista di spazio vitale. Mi vengono i brividi a pensare che, fra non molto, su qualche carro agricolo addobbato con bandiere e sciarpe e felpe con nomi di città, cravatte verdi, camicie bianche (quelle nere, al primo lavaggio severo, si sono stinte: hanno provato a decorarle con cinque stelle, ma se sotto la camicia c'è un caprone ignorante e sordo...beh, quello caprone rimane con tanto di barba di tre giorni o abbronzatura di lampada fresca di centro estetico), doppiopetti o maglioni girocollo per sembrare giovanili e nascondere le cicatrici delle plastiche facciali, ritroveremo gli stessi identici somari laureati con lode che hanno continuato a danzare sulle macerie dell'Italia del secondo dopoguerra, del boom economico, degli anni di piombo e della crisi delle varie bolle speculative, i quali ci chiederanno di dare loro fiducia affinchè possano suscitare un radioso sole dell'avvenire sullo Stivale Italico con promesse di equità sociale, giustizia efficace e tempestiva, ricchi premi e applausi e fiori per chi avrà la ventura di essere nato tra Aosta e Mazara del Vallo o Vibo Valentia e Bolzano. Tutti gli altri, peschino una carta dal mazzo "Imprevisti", tirino i dadi una volta, ripassino dal "Via" senza ritirare le diecimilalire pena passare un turno in prigione o in un centro di prima accoglienza.
(c) 2017 testo di Claudio Montini
(c) 2017 Immagine di Orazio Nullo "Betraied hopes"
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